Ovindoli, un angolo d’Abruzzo dove il tempo si ferma

Alla scoperta del piccolo borgo di Ovindoli, nel cuore dei monti d'Abruzzo, dove il tempo sembra fermarsi in un paesaggio naturale unico.

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Giuseppe Amato

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Viaggiatore appassionato, laureato in management e comunicazione. Freelance e nomade digitale, vive il sogno di viaggiare e lavorare, condividendo le sue passioni.

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Nel cuore dell’Abruzzo, a circa 1300 metri di altitudine, si trova un piccolo borgo incastonato nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino. Si tratta di Ovindoli, un luogo che chiede di essere visitato con un ritmo lento, ascoltato con rispetto e, soprattutto, vissuto con lentezza.

Qui, le montagne sembrano quasi abbracciare il piccolo borgo di Ovindoli, in ogni stagione, trasformandolo da verde rifugio, nei mesi estivi, a bianca regina, nei mesi più freddi.

Dove si trova il borgo di Ovindoli?

Per la precisione, Ovindoli si trova in provincia dell’Aquila ed è facilmente raggiungibile da Roma, per un viaggio in auto che dura meno di due ore, oppure dalla costa Adriatica dell’Italia. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Celano-Ovindoli, da cui è possibile proseguire verso il borgo anche in autobus.

È una delle mete più amate di tutto l’Appennino abruzzese, non solo per la possibilità di praticare sport invernali nelle sue vicinanze, ma anche per il suo antico fascino rustico e sincero, in grado di parlare ai viaggiatori in cerca di autenticità, silenzi, natura e tradizioni ancora intatte.

Il borgo e i suoi dintorni: ecco cosa vedere a Ovindoli

Una delle cose che sicuramente si ama di Ovindoli, sono le vie suggestive del borgo antico. Passeggiare qui, infatti, è come sfogliare le pagine di un libro antico, lasciandosi trasportare in un ambiente fatto di pietra e vento, tra le case storiche in pietra calcarea, portali scolpiti a mano e viuzze strette, che salgono e scendono e creano una mappa intima e intricata.

Tra le cose da vedere a Ovindoli, merita assolutamente una visita la Chiesa di San Sebastiano, storica struttura risalente addirittura al diciassettesimo secolo, così come i resti dell’antico castello medievale che domina dall’alto il borgo. Non lontano da qui, si trova anche il Monastero di Santa Maria in Valle Porclaneta, uno dei gioielli romanici dell’intera regione, immerso nel cuore di un paesaggio pastorale di rara bellezza.

I dintorni di Ovindoli, poi, offrono panorami mozzafiato. Dalle Gole di Celano, luogo suggestivo e dove ammirare le sue vertiginose fenditure scavate nella roccia durante i secoli, ai grandi altopiani del Parco Sirente-Velino, dove i visitatori possono passeggiare tra i sentieri, habitat di cervi, lupi, aquile reali e faggi secolari. Gli amanti della natura non rimarranno assolutamente delusi da questi luoghi.

Cosa fare a Ovindoli in estate: natura, trekking e aria buona

L’estate trasforma Ovindoli in un paradiso verde. Quando la neve si ritira, infatti, lascia spazio a grandi prati fioriti e pascoli, ma anche numerosi sentieri che si perdono tra le montagne del Parco Naturale e una natura che invita a rallentare e godersi ogni momento della giornata.

L’estate è la stagione del trekking, delle escursioni in mountain bike e delle lunghe passeggiate nei boschi. Qui, infatti, sono presenti diversi percorsi escursionistici nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, ben segnalati e per tutti i livelli. Si va dai sentieri adatti a famiglie e principianti, come il Cammino dei Briganti, ai tracciati più impegnativi che conducono verso il Monte Magnola o le creste del Sirente. Oppure, per chi preferisce scoprire questi luoghi da un punto di vista diverso, se così si può definire, è possibile anche fare escursioni a cavallo: un’esperienza da provare per entrare in contatto con il paesaggio in modo autentico e rispettoso. In estate, inoltre, gli amanti degli sport outdoor e dell’adrenalina, possono praticare anche arrampicata sportiva e parapendio.

Chi, invece, è alla ricerca di un’esperienza più rilassante e all’insegna del riposo più totale, allora è possibile partire alla scoperta dei sapori locali presso le attività delle aziende agricole locali, tra degustazioni di formaggi, miele e vini abruzzesi. Il borgo organizza sagre, eventi culturali e concerti all’aperto, perfetti per godersi le fresche serate di montagna.

Cosa fare a Ovindoli in inverno: neve, sci e calore d’altri tempi

Con l’arrivo dell’inverno, il borgo di Ovindoli si trasforma in una delle località sciistiche più rinomate del Centro Italia. Fa parte del Comprensorio Sciistico Monte Magnola Impianti, che offre oltre trenta chilometri di piste perfettamente battute, adatte sia a sciatori esperti sia a principianti, con panorami mozzafiato e unici sulle vicine vette abruzzesi.

A Ovindoli si può praticare sci alpino, snowboard, sci di fondo e anche ciaspolate tra i boschi, che è sicuramente fra le esperienze più suggestive da vivere quando la neve ricopre tutto e l’atmosfera diventa rilassante, con il suo silenzio ovattato. Sono presenti anche diversi rifugi in quota, come il Rifugio Anfiteatro, dove trovare ristoro e, tra una discesa e l’altra, assaggiare piatti tipici della tradizione abruzzese, come arrosticini, polenta, zuppe di legumi e formaggi locali, accompagnati da un buon vino locale, come il Montepulciano d’Abruzzo.

Nel periodo di Natale, inoltre, l’atmosfera natalizia è particolarmente magica. Il borgo si illumina con luci soffuse, caminetti accesi e mercatini vari, che trasformano Ovindoli in un borgo fatato, un vero luogo da cartolina. Anche chi non scia trova momenti di relax tra passeggiate nella neve, spa e giornate lente in uno dei tanti agriturismi di charme presenti a Ovindoli e dintorni.

Croce presente sulla vetta innevata del Monte Magnola, nei pressi di Ovindoli
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Tutta la bellezza della vetta del Monte Magnola in inverno

Gastronomia e ospitalità: l’anima abruzzese a tavola

Bisogna anche sapere che Ovindoli è profondamente legala alle sue tradizioni pastorali e montane e questo si può vedere anche sulla sua identità culinaria. Tra le cose assolutamente da provare, per scoprire davvero tutta la tradizione del posto, ci sono diversi piatti che raccontano la sua storia. Ad esempio, la pecora alla cottora, un piatto che racconta della lunga transumanza di bestiame che i pastori dovevano affrontare in passato, lungo il percorso che andava dai monti dell’Abruzzo fino al Tavoliere delle Puglie, oppure le zuppe di farro e lenticchie, i formaggi di capra, il cacio fiore aquilano, i salumi stagionati in alta quota: ogni piatto racconta una storia fatta di lavoro, stagionalità e rispetto per la terra.

Molti ristoranti e rifugi propongono menù stagionali con prodotti a chilometro zero: perché non lasciarsi rapire da tutte queste prelibatezze? In fondo per scoprire appieno un luogo è importante conoscere anche le sue tradizioni enogastronomiche.

Ovindoli è uno di quei luoghi che non hanno bisogno di effetti speciali per farsi amare. Non è una destinazione da turismo mordi e fuggi, ma il rifugio adatto per chi cerca il contatto con la natura, il silenzio delle montagne e il calore delle piccole cose. Ogni stagione ha il suo incanto. In estate ci si perde tra le cime verdi e i tramonti infuocati, mentre in inverno si vive la magia della neve, tra sport, relax e atmosfere da fiaba. Pronti? Si Viaggia!