In provincia di Rimini, esiste un piccolo borgo che è stato custode di un vero (e grandissimo) amore: è Montefiore Conca, e a visitarlo si percepisce tutto il romanticismo che qui si respira.
Ci troviamo in un paesaggio fatto di colline, di boschi e di campagne, col mare che si vede in lontananza e con i resti d’un passato glorioso e di un amore che riecheggia ancora oggi nei luoghi che formano il suo centro storico. Scopriamo questo tesoro nascosto dell’entroterra riminese, con una storia curiosa da raccontare.
Indice
Cosa vedere a Montefiore Conca: i luoghi legati alla sua lunga storia
Era una roccaforte dei Malatesta, Montefiore Conca, ma le sue origini son ben più antiche: secondo le tradizioni, il borgo sarebbe sorto oltre tremila anni fa sulle ceneri di Crustumium. Battezzato Montefiorito nel 1863, nel 1917 cambiò il suo nome in Montefiore. Tuttavia fu proprio coi Malatesta, tra il Medioevo e il Rinascimento, che visse il suo periodo più florido.
A dominare Montefiore Conca è, per l’appunto, la sua rocca. Una fortezza, detta Rocca Malatestiana, che è datata XIV secolo ma che fu costruita su di un complesso esistente già nell’XI secolo. Piccolo gioiello architettonico, rimase nelle mani dei Malatesta fino al 1458, quando la famiglia fu cacciata dai Montefeltro di Urbino: occupata da Federico di Montefeltro, diventò una proprietà della chiesa e ospitò Cesare Borgia per poi finire ai Veneziani. Successivamente, fu concessa in feudo dal papa al principe macedone Costantino Comneno, a Piero de’ Medici e poi ancora a Comneno.
E se la rocca da visitare è imperdibile, anche per i suoi panorami che spaziano dalla riviera a Rimini e sino a San Marino, tutto il borgo di Montefiore Conca merita una visita. Dal Teatro Malatesta alla chiesa di San Paolo – in cui ammirare la pala della Madonna della Misericordia di Luzio Dolci e la Madonna con bambino e angelo di Bernardino Dolci -, dalla chiesa dell’Ospedale della Misericordia al Santuario di Bonora con la miracolosa immagine della Madonna del Latte, tanti sono i monumenti degni di nota.
L’amore impossibile che ebbe luogo a Montefiore Conca
Ma è ai Malatesta, che si deve tutto il suo fascino. La Rocca Malatestiana fu infatti teatro d’un incredibile amore, che molto ricorda quello tra Paolo e Francesca: Costanza, figlia di Ungaro signore di Montefiore, rimase vedova giovanissima e s’innamorò del lanciere tedesco Ormanno. Il prozio di Costanza, Galeotto, si oppose fortemente a quell’amore. Non ottenendo l’interruzione della storia, mandò un sicario ad assassinare i due amanti.
E così, oggi, si racconta che tra le stanze del castello si aggirino i loro fantasmi. È talmente affascinante la loro storia che, raccontata nel libro Il Biancospino di Nadia Fabbri, è rievocata da diversi eventi.
Cosa vedere nei dintorni
E, se ci si volesse immergere poi nella natura, Montefiore Conca è il punto di partenza ideale per escursioni naturalistiche alla scoperta di alcuni dei luoghi più straordinari d’Italia. Un esempio è rappresentato dalle Grotte di Onferno, appartenenti alla Riserva Naturale Orientata di Onferno (Patrimonio mondiale Unesco) nella quale avventurarsi in escursioni e gite in bici o a cavallo. A circa 40 minuti in auto si può raggiungere anche il Parco Naturale di San Bartolo, affacciato alla costa adriatica e rientrante nella regione Marche, in provincia di Pesaro e Urbino.