La Calabria incanta Forbes: Cirò è la nuova “star” del turismo enogastronomico

Tra vigneti millenari, eventi di prestigio e sapori autentici, Cirò è la rivelazione italiana segnalata da Forbes per un turismo esperienziale, sostenibile e profondamente radicato

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Angelica Losi

Content writer & Travel Expert

Per lavoro è Content writer, per diletto viaggia. Appassionata di turismo enogastronomico, fotografa tutto per inscatolare i ricordi e poi li racconta online.

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Forbes l’ha detto chiaro e tondo: la prossima destinazione enogastronomica da tenere d’occhio è Cirò, perla nascosta della Calabria. Non si parla più solo di Toscana o Piemonte: oggi i riflettori internazionali si accendono sul profondo Sud italiano, tra il blu dello Ionio e le colline dove nascono vini dalla storia millenaria. Per anni questa terra è rimasta fuori dai radar del turismo globale ma ora le cose stanno cambiando, e a dirlo è uno dei più autorevoli giornali del panorama economico e culturale mondiale.

Dove si trova e come arrivare a Cirò

Cirò si trova lungo la costa ionica della Calabria e fa parte della provincia di Crotone. Si divide tra Cirò Marina e il borgo storico Cirò Superiore. Con collegamenti comodi da Crotone o Lamezia Terme, e nuove attenzioni mediatiche da tutto il mondo, Cirò si prepara a diventare una destinazione simbolo per chi cerca autenticità, qualità e identità. Una scoperta che sa di riscatto e di cui Forbes ha scritto il primo capitolo.

Cosa fare a Cirò

Cirò è un territorio che non ha bisogno di filtri e che ha saputo incantare gli Stati Uniti grazie al suo fascino autentico tanto che Forbes gli ha dedicato un intero approfondimento.

Cirò Marina

Cirò Marina è una zona balneare molto amata della Calabria e tra le zone più ambite c’è la frazione di Punta Alice dove è possibile visitare, sul relativo promontorio, gliantichi mercati saraceni settecenteschi e godersi una vista incantevole sul litorale. Da non perdere la strada lungomare per Torre Melissa che si inerpica ma dà modo di visitare la costruzione aragonese che dà il nome alla località.

Cirò Superiore

Più in alto, Cirò Superiore custodisce borghi antichi, castelli e musei dedicati a un passato che risale all’epoca greca. Qui, ogni calice racconta una storia: il terreno, il vento dal mare, i vitigni autoctoni coltivati con pazienza. Il vitigno Gaglioppo risale all’epoca della Magna Grecia: un patrimonio custodito da generazioni di vignaioli che oggi uniscono innovazione e tradizione.

Con le sue piazze raccolte, le serate a base di musica e vino, i ristoranti dove la cucina calabrese trova la sua espressione più autentica; da provare i peperoni dolci in olio, le sardelle piccanti e i vini rossi che sanno di terra e vento.

A sancire questo momento d’oro è stato il debutto del Merano WineFestival Calabria, versione meridionale dello storico evento enologico altoatesino. Un segnale forte: la Calabria non vuole solo restare al passo, ma guidare un nuovo corso del turismo del vino, lontano dalle rotte scontate.

Tra i protagonisti, produttori che servono i vini DOC sotto tettoie di canne di bambù, accanto a salumi artigianali e formaggi locali. Il tutto con lo Ionio a pochi passi e un clima che per quattro mesi resta stabile, fresco, perfetto per le vigne.

Scoprire le strade del vino di Cirò
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Cirò, il borgo calabrese conosciuto per la produzione vinicola

Saverona

Per chi vuole vivere l’esperienza fino in fondo, c’è Saverona: un antico paese trasformato in hotel diffuso con camere eleganti immerse nel silenzio delle campagne. Un’esperienza immersiva tra piscine, uliveti e vigneti che fa ritrovare pace e benessere anche solo in pochi giorni.

Le strade dei vini

Percorrendo una straordinaria strada panoramica si passa dal mare cristallino di Punta Alice, ideale per un tuffo o un pranzo di pesce crudo, alle colline ricoperte di vigne. Le strade sono tranquille, i panorami cambiano in continuazione.

Le cantine locali hanno a cuore il benessere del territorio e stanno provando a valorizzare la sua biodiversità viticola con ricerca e cura; basti pensare che in questa zona crescono oltre 200 varietà autoctone alcune coltivate in un vigneto a spirale. 

Perché Forbes consiglia proprio Cirò

Forbes ha scelto di puntare i riflettori su Cirò perché incarna una delle tendenze più attuali del turismo: l’autenticità. Lontana dall’overtourism italiano, questa zona della Calabria dimostra essere una perla rara lontana dal turismo di massa. Il vino è un pilastro culturale, basti pensare che la tradizione viene tramandata di generazione in generazione risalendo all’epoca della Magna Grecia.

A colpire Forbes è stata la combinazione vincente tra tradizione e rinascita: un territorio che valorizza il proprio passato con eventi di respiro internazionale, come il Merano WineFestival Calabria, ma che guarda avanti con ospitalità diffusa, cantine innovative e un’identità forte.