Le ricette tipiche della tradizione rumena, quali assaggiare

Apprezzata anche a livello internazionale, la cucina tradizionale rumena è molto varia e con ricette che variano da regione a regione, spesso a base di carne

Foto di Marialuisa Urbano

Marialuisa Urbano

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista, autrice, conduttrice radiofonica, Blogger e SMM. Ama i viaggi zaino in spalla, la vita all’aria aperta, gli animali e lo sport.

La cucina tradizionale rumena è varia e comprende innumerevoli piatti, abitudini alimentari e tradizioni. Spesso i piatti rumeni, soprattutto quelli preparati nei giorni di festa, sono a base di carne. Tuttavia, nella cucina rumena non mancano verdure, cereali, oli vegetali, latte e latticini. E per non dimenticare la parte migliore, nella maggior parte delle case rumene troverete dolci fatti in casa.
Sempre più apprezzata anche a livello internazionale, quella rumena è una cucina molto varia e con tradizioni, come in Italia d’altronde, che cambiano da regione a regione. Di base però, il menù di un pasto si compone di un antipasto a base di verdure, carne e formaggi, una minestra, e un secondo di carne o pesce con contorno. In genere, il dolce non manca mai.

mititei rumeni
Fonte: iStock
Una ricetta tra le più amate, i Mititei

La ricette della tradizione rumena

La storia del Paese ha naturalmente avuto grande influenza sulle sue tradizioni culinarie, così come quelle dei Paesi con cui la Romania ha sempre avuto rapporti molto stretti: Russia, Turchia e i Balcani soprattutto. La carne è uno degli elementi principali della cucina rumena tradizionale, di base in tutti i piatti preparati nei giorni di festa. Naturalmente, c’è una ragione per questa tendenza, e in particolare per la preferenza verso la carne di maiale. Durante la dominazione ottomana, quella di pecore e vitelli veniva portata a Costantinopoli mentre quella di maiale, che i musulmani non mangiano, rimaneva sul territorio. Non mancano però verdure, cereali e latticini, mentre il pesce non è uno degli ingredienti più usati. In ogni caso, tutti i piatti risultano piuttosto ricchi e saporiti.

Uno dei cibi più popolari in Romania sono i Mititei, detti anche Mici. Si tratta di uno street food da consumare nei mercati cittadini di Bucarest e non solo, un misto di carne speziata alla griglia, per lo più maiale, con l’aggiunta di pecora o vitello. I rumeni ci aggiungono un bel po’ di mostarda e accompagnano il tutto con grandi boccali di birra fredda. Non ti sarà difficile provarli durante un tour di Bucarest.

In tutte le zone della Romania si trova la Tochitura. È un piatto unico, molto ricco e abbondante, composto da diversi tipi di carni (stufato di maiale, pancetta e salsiccia) cucinate nello strutto. Il tutto viene accompagnato da uova fritte, formaggio, sottaceti e dall’immancabile polenta. Più che un piatto unico, un intero menù!

Le ricette a base di pesce trovano spazio in particolare nella Dobrogea, la regione bagnata dal Danubio e dal Mar Nero. Tra i piatti tipici puoi trovare crema di uova di luccio, filetto di storione affumicato, acciughe fritte, zupper di pesce, carpa in salamoia, pesce siluro grigliato, rombo servito con salsa di aglio e pomodoro.

Non potrai mai dire di aver provato la cucina rumena se non hai assaggiato la Ciorba, uno dei piatti principali dell’alimentazione tradizionale, d’origine contadina. Si può cucinare in tanti modi diversi, sia a casa che al ristorante, ed è una ricca e saporita minestra servita nel pane. Le versioni più popolari della Ciorba contengono carne di vario tipo e verdure, in genere funghi e patate. Si trova anche nella versione per vegetariani ed è indubbiamente una delle ricette più apprezzate sia da chi visita la capitale, Bucarest, che da chi allarga il proprio tour al resto della Romania.

I piatti vegetariani nella cucina rumena

Per chi predilige le ricette senza carne, la tradizione culinaria rumena offre alcune opzioni, come la salata de vinete, una crema di melanzane da spalmare sul pane o sui crostini, la fasole batuta, un’altra crema a base di fagioli, aglio e cipolla, e la zacusca, un misto di verdure e ortaggi a base, generalmente, di melanzane, funghi e fagioli. Nonostante la carne sia uno degli ingredienti principali della cucina rumena, tra i piatti più tipici e popolari della tradizione povera contadina, c’è l’Hribi cu mamalinga, in realtà nient’altro che polenta con funghi porcini. Questi ultimi, deliziosi, sono particolarmente abbondanti nelle zone di montagna e si trovano a prezzi ben più abbordabili che in Italia. Da provare assolutamente, anche la versione vegetariana di un altro piatto tipico e tradizionale della Romania, il Sarmale. È una delle portate principali di eventi importanti come il pranzo di Natale o di feste e matrimoni. Involtini di riso, funghi, verdure e spezie, avvolti in foglie di verza o in quelle della vite, il tutto abbinato alla polenta. Nella versione originale per onnivori, trovi la carne macinata al posto dei funghi. Avendo tempi di cottura molto lunghi, è un piatto che però può risultare difficile trovare servito al ristorante.

Sarmale rumeno
Fonte: iStock
Il tradizionale Sarmale in foglia di vite

Assaggiare i dolci rumeni

Il Sarmale si può trovare anche nella versione dolce, con la pasta fillo avvolta intorno a un ripieno di noci tritate. E, a proposito di dolci, uno di quelli che riporta in mente le tradizioni domestiche e le ricette delle nonne è il Poale-n Brau. Sono deliziosi fagottini ripieni di formaggio, tipici della regione della Moldova.

Un pasto completo non può terminare se non si mangia il dolce. Quello probabilmente più tipico del Paese è il Papanasi. Si tratta di una specie di krapfen fritto, con all’interno formaggio fresco, e ricoperto poi da panna acida e marmellata, in genere di frutti di bosco. Viene servito in porzioni piuttosto abbondanti, perfette per essere divise in due.

Un altro dolce tipico della Romania è il Kürtőskalács o Cozonac secuiesc, originario della Transilvania. Si presenta con un impasto avvolto su un cilindo di legno, coperto di zucchero, che viene cotto sulla brace fino a quando lo zucchero non si caramella. A cottura quasi ultimata vengono aggiunte le noci. La sua popolarità è tale che lo si trova spesso nei mercatini di Natale di diversi Paesi dell’Est Europa, con alcune piccole varianti locali.