Tutti si innamorano di Napoli prima o poi, ma in pochissimi sanno definire questo sentimento così forte e intenso nei confronti della città. In tanti hanno provato a descrivere il capoluogo campano attraverso le parole, la musica e i più svariati ritratti, ma questa città non può essere raccontata, solo vissuta.
Perché lei, la Napoli dai mille colori cantata da Pino Daniele, è composta da tutte quelle sfaccettature diverse, alcune di queste invisibili, altre indescrivibili, a volte irrazionali e al di fuori di ogni logica umana: tratteggiare il volto completo di questa città diventa quasi impossibile.
C’è la Napoli di Caravaggio e quella di Gomorra, quella dei luoghi comuni e dei cliché, quella del “stai attento che ti rubano l’orologio, o il portafoglio”. E poi c’è quella del giallo di Napoli, il colore che ha saputo conquistare Paul Cézanne e molti altri artisti, nascosto tra i vicoli e le case scarrupate.
E come non menzionare la Napoli di Özpetek? Quella che racconta un luogo di cultura abitato da persone curiose, una città vivace che accoglie tutti i suoi contrasti nella maniera più autentica e disarmante che possa esistere.
Aforismi, film, poesie, canzoni e parole che potremmo racchiudere in un’unica e significativa citazione, l’emblematica “Vedi Napoli e poi muori” di Goethe, lo scrittore che ha scelto di celebrare così la città che ha conquistato e rapito il suo cuore.
Perché Napoli è un’esperienza da vivere con tutti i 5 sensi: ha il sapore della pizza e il profumo di caffè, il suono del traffico e dei saluti in strada. Ha una doppia anima, popolare e regale, quella di Pulcinella da una parte e dei Borboni dall’altra.
Ci sono le atmosfere dinamiche di una città contemporanea che però nasconde riti antichissimi. Ci sono angoli che brillano alla luce del sole e altri nascosti all’ombra dei palazzi storici, c’è Spaccanapoli, il decumano inferiore che taglia il centro della città e la metropolitana, quella più bella del mondo.
C’è la Napoli antica e borghese, quella che si estende tra vico San Geronimo e piazza San Domenico e poi c’è la street art, spettacolare e unica che arricchisce le facciate dei palazzi antichi.
Napoli è una città piena di segreti e misteri, ricca di storia, arte e cultura. È generosa perché si racconta senza veli, ma sa prendersi un pezzo di cuore, come poche città al mondo sanno fare. Ecco perché non dovreste andare a Napoli se non volete innamorarvi.