E se fosse questa l’evoluzione del glamping?

Bello e scintillante, questo alloggio non ha nulla da invidiare alle camere degli hotel a 5 stelle. E affaccia, direttamente, su panorami incredibili

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Negli ultimi anni, la volontà di trascorrere più tempo nella natura e la consapevolezza di tutti i benefici che questa apporta, per il corpo e per la mente, ci ha fatti avvicinare ad esperienze sempre più autentiche, primordiali e naturali, appunto. Dal campeggio, alle passeggiate nei parchi urbani, passando per gli alloggi nelle foreste e per le case sugli alberi.

Tra tutte le tendenze sviluppate negli ultimi anni, una tra tutte ha raccolto gli entusiasmi degli esploratori, ed è quella del glamping, un evoluzione del campeggio che unisce quel contatto con la natura, tanto ricercato, ai comfort che ambiamo ogni qualvolta optiamo per un alloggio o un hotel.

Tende, yurte e logge affacciate su laghi, montagne e paesaggi incontaminati, questo è il glamping. Un nuovo modo di viaggiare che offre la libertà del campeggio e la comodità e il benessere di una casa. Eppure questa modalità, così cara agli avventurieri di tutto il mondo, sembra stia per subire un’altra evoluzione nata dall’avvento di quelli che sono conosciuti come Airstream.

Chiamarli camper o caravan sarebbe riduttivo ma a guardarli è inevitabile il collegamento con il mezzo di trasporto che da anni ci consente di viaggiare il lungo e il largo. Questa roulotte americana, con il tempo, è diventata una vera e propria icona di viaggio nonché desiderio di molti viaggiatori al punto tale che in Europa, e in Italia, non hanno tardato a diffondersi i cosiddetti Airstream Park.

Sono bellissimi e scintillanti e i loro interni sono paragonabili solo agli alloggi di prima classe. La prima Airstram fu prodotta nel 1931 da Wally Byam con l’obiettivo di realizzare un caravan leggero per viaggiare, così da essere trascinato da un’auto, ma così confortevole da non sentirsi secondo neanche nei confronti delle camere degli hotel di lusso.

Un’idea geniale e evidentemente riuscita dato che il presidente JFK utilizzò un Airstream come ufficio mobile e la first lady Laura Bush lo utilizzò nel suo viaggio del 2008 in visita alle truppe in Afghanistan. Un mezzo di trasporto che con gli anni è diventato una vera e propria celebrità, al punto tale che anche molte star di Hollywood, tra cui Matthew McConaghey, Sean Penn e Denzel Washington, ne possiedono uno.

Anche la Nasa ha utilizzato il motorhome Airstream, soprannominato Astrovan, per trasportare fino al Kennedy Space Center gli astronauti in partenza per la missione del 1983.

E se è vero che molti di questi Airstream girano ancora oggi per gli Stati Uniti, è vero anche che non tutti hanno le risorse o la volontà di acquistarne uno, anche se il desiderio di dormirci dentro, almeno una volta nella vita, è comune a molti viaggiatori. Un sogno che può essere realizzato grazie ai Park Aistream che si stanno diffondendo in Europa e in Italia e alla possibilità di prenotare queste roulotte alla stregua di un alloggio con vista.

Basta dare un’occhiata sui siti più famosi di prenotazione alloggi, tra questi anche Airbnb per vedere come, questo alloggio che sembra il degno erede del glamping, sta spopolando rispondendo alle esigenze dei viaggiatori, sempre più radicate, di voler vivere esperienze uniche nella natura.

Airstream
Fonte: iStock/batdelfuego99
Dormire in un airstream: l’evoluzione del glamping