Ad ammirar le stelle nel mare

La superficie dell'acqua, durante le ore notturne, si tinge di luci e colori dando vita a quello che è conosciuto come il fenomeno della bioluminescenza marina

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Pubblicato: 13 Gennaio 2022 11:35

Alcune cose costruite dall’uomo sono spettacolari. Edifici, sculture e opere d’arte che con il tempo sono diventate col tempo un prezioso patrimonio per l’umanità intera e che ogni giorno danno vita a delle vere e proprie migrazioni umane per contemplare tanta bellezza.

Ma c’è qualcosa di ancora più sublime dell’estro creativo, visionario e geniale dell’uomo, e riguarda tutte le cose che esistono in natura e che rendono il mondo che abitiamo un luogo bellissimo da esplorare e da proteggere. È questo il caso della bioluminescenza in mare, considerato uno dei fenomeni più straordinari del globo. Un’esperienza da fare e da vivere almeno una volta nella vita.

Bioluminescenza marina: quando il mare diventa un cielo stellato

Succede che in alcuni periodi dell’anno, e da qualche parte nel mondo, le acque del mare e degli oceani rubino il posto al cielo e lascino brillare le loro stelle. La superficie dello specchio d’acqua, durante le ore notturne, si tinge di luci e colori dando vita a quello che è conosciuto come il fenomeno della bioluminescenza marina.

Il blu è l’assoluto protagonista di questa visione magica e surreale che si manifesta agli occhi degli spettatori più spesso di quanto si possa credere. Il fenomeno, infatti, è abbastanza diffuso nei mari tropicali e in quelli equatoriali grazie alle condizioni meteorologiche e marine.

Ed ecco che appare, quello scintillio fuori dall’ordinario che illumina le acque di bianco e di blu e che trasforma il mare in un cielo stellato. Forse il più bello che abbiamo mai visto.

Ma non si tratta di magia. A mettere in scena lo spettacolo è Madre Natura attraverso l’azione dei micro organismi che prendono il nome di fitoplancton. Questi piccoli esseri viventi, che si trovano sotto la superficie del mare, emettono una luce abbagliante se disturbati o stimolati. La presenza massiccia di questi organismi dà vita a spettacoli maestosi e di grande portata, illuminando in alcuni casi anche vaste aree di mare o di oceano.

Non sono gli unici, però, a garantire questo spettacolo. In altre parti del mondo, infatti, a trasformare il mare in un cielo stellato ci pensa la noctiluca scintillans, una microalga nota principalmente per la sua caratteristica bioluminescenza.

Bioluminescenza marina: quando e dove osservarla

La visione del fenomeno della bioluminescenza marina è una vera e propria esperienza che tutti dobbiamo fare almeno una volta nella vita. Appare agli occhi come una visione eterea e surreale grazie al quel colore straordinariamente intenso.

Non capita tutti i giorni di poter vedere questo spettacolo, ma sono diversi i luoghi in cui possiamo recarci per ammirarlo, compreso il BelPaese. Nel nostro mare il fenomeno si verifica soprattutto durante la stagione più calda ed è ben visibile nelle acque che bagnano Filicudi, la splendida isola della Sicilia, e più precisamente all’interno della Grotta del Bue Marino.

A illuminare lo sguardo dei viaggiatori e dei cittadini di tutto il mondo sono anche le acque incandescenti di San Diego che brillano più volte durante l’anno abbagliando tutti i passanti. Il fenomeno è dovuto alla fioritura dei dinoflagellati, plancton marini, che crea visioni strepitose che si estendono per chilometri.

Anche nelle Isole Matsu, la bioluminescenza marina è piuttosto frequente in estate. Nell’arcipelago situato nello stretto di Taiwan, a creare la magia è un’alga incandescente che ha dato vita al fenomeno Blue Tears che attira ogni anno migliaia di visitatori in tutto il mondo.

Si aggiungono alla lista dei luoghi dove ammirare il mare stellato anche Bali, grazie alla presenza dei plancton, la Thailandia e Mosquito Bay, una baia dell’isola di Vieques in cui il fenomeno fu avvistato per la prima volta. Quando accadde, nel XVII secolo i colonizzatori spagnoli attribuirono quella luce all’opera del diavolo.