Fontana di Trevi, a chi vanno le monete gettate in acqua?

Migliaia e migliaia di viaggiatori, ogni giorno, gettano una moneta nell'acqua del monumento romano, esprimendo un desiderio: dove finiscono questi soldi?

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Giuseppe Amato

Content Writer

Viaggiatore appassionato, laureato in management e comunicazione. Freelance e nomade digitale, vive il sogno di viaggiare e lavorare, condividendo le sue passioni.

Pubblicato: 10 Ottobre 2024 08:00

La Fontana di Trevi è uno dei monumenti più iconici al mondo per la sua bellezza artistica, simbolo dell’italianità nel mondo grazie a diversi e famosi film cinematografici americani, ma anche per le sue tradizioni antiche. Migliaia di turisti passeggiano per le vie di Roma ogni anno e si fermano davanti a questa maestosa opera per fotografarla, ma anche per compiere un gesto che ha radici storiche: il lancio della moneta. Questo semplice gesto ha un significato simbolico che negli anni ha contribuito a creare leggende e miti che affascinano i visitatori della capitale.

Dopo il lancio della moneta, però, sorge spontanea una domanda che molti visitatori della Fontana di Trevi si pongono: dove finiscono tutte le monete all’interno della fontana e a cosa servono?

L’antica tradizione del lancio della moneta

Il primo passo è capire da dove questo gesto prende le sue origini. Lanciare una moneta nella Fontana di Trevi risale ad un’antica credenza secondo cui, chi compie questa azione, si assicura il proprio ritorno a Roma. Per seguire correttamente il rito, bisogna stare di spalle alla fontana e lanciare la moneta con la mano destra, ma sopra la spalla sinistra. Si dice che ogni moneta lanciata abbia anche un significato ben preciso. La prima moneta lanciata garantisce, quindi, il ritorno nella città di Roma, la seconda moneta favorisce l’incontro con il grande amore della propria vita, mentre la terza moneta significherebbe la realizzazione del desiderio di matrimonio.

Insomma, il lancio della moneta, per chi crede e segue correttamente questo rito, è un gesto che per molti potrebbe risultare decisamente importante per il futuro. Le monete accumulate nella fontana, grazie a questa tradizione, raggiungono ogni anno cifre impressionanti.

Quanto valgono le monete gettate nella fontana?

Secondo le stime più recenti, la somma delle monete gettate in acqua nella Fontana di Trevi ogni anno è in media di 1,5 milioni di euro. Una cifra che sembra aumentare col passare degli anni, grazie anche all’incremento di turismo in Italia e nella capitale.

Nel 2023 è stato anche confermato un dato importante per il turismo di Roma: le monete rinvenute della Fontana di Trevi avevano una diversa valuta: euro, dollari, yen, rubli e valute meno comuni come le rupie o i pesos. Ogni moneta, per ovvi motivi, viene convertita in euro, e ciò permette di massimizzare il valore complessivo raccolta dalle acque del monumento.

Le operazioni di raccolta avvengono ogni settimana da parte degli addetti ai lavori, momento in cui il monumento viene chiuso temporaneamente per consentirne lo svuotamento.

A chi sono destinate le monete gettate in acqua?

Una domanda che molti turisti si sono sicuramente posti negli ultimi anni, ovvero conoscere la destinazione delle monete gettate nelle acque della Fontana di Trevi. Da diversi anni tutto l’ammontare raccolto dal monumento viene donato in beneficienza alla Caritas di Roma, ovvero un’associazione cattolica che si occupa di sostenere i meno fortunati. In particolar modo, il denaro raccolto viene utilizzato per portare avanti progetti di assistenza ai poveri, per l’acquisto di pasti caldi, il supporto sanitario e la realizzazione di programmi di inclusione sociale.

Si tratta di un contributo estremamente importante da parte del comune di Roma, che permette all’associazione di sostenere migliaia di persone in difficoltà ogni anno, offrendo loro non solo aiuti materiali, ma anche diverse opportunità di reinserimento nella società. Ad esempio, uno dei progetti messi in atto dall’associazione Caritas, grazie ai fondi provenienti dalla Fontana di Trevi, riguarda l’integrazione dei migranti e dei rifugiati giunti in Italia, per contrastare così uno dei temi più urgenti del Paese e dell’Europa intera.

Operai intenti a raccogliere le migliaia di monete gettate nella acqua della Fontana di Trevi dai turisti
Fonte: iStock
Operai raccolgono le monete dalla Fontana di Trevi

L’impatto del turismo e la protezione della fontana

Il fenomeno dell’overtourism ha colpito anche l’Italia, soprattutto negli ultimi. Questo causa determinati problemi e, a volte, anche urgenze dal punto di vista della manutenzione di alcune opere d’arte. Non ne è da meno la Fontana di Trevi, diventata una priorità per il comune di Roma. Il flusso costante di monete gettate nell’acqua della Fontana di Trevi rappresenta per questo una sfida. Le monete in metallo, infatti, possono danneggiare l’opera e causare danni nel lungo periodo.

Proprio per questo motivo negli ultimi anni sono stati effettuati diversi interventi di restauro ed attuate varie manovre per prevenire il deterioramento della Fontana di Trevi e salvaguardare questa antica tradizione porta fortuna. Uno fra tutti l’ultima proposta mossa dall’ente competente, secondo cui si potrebbe passare presto all’ingresso a numero chiuso alla Fontana di Trevi, per evitare che vengano arrecati ulteriori danni al monumento a causa del numero troppo elevato di turisti.

La Fontana di Trevi non è solo un simbolo di Roma, ma è anche l’esempio di come una tradizione storica, portata avanti per millenni, possa trasformarsi in un atto di solidarietà così importante. Ogni moneta gettata in acqua non è solo un desiderio espresso, ma un contributo senza eguali a favore dei più bisognosi.