Situata nel cuore dei Balcani e circondata dalla Croazia, dalla Serbia e dal Montenegro, la Bosnia-Erzegovina vanta una storia ricca e complessa.
Ha una superficie di circa 51.000 km² e una popolazione di poco più di 3 milioni di abitanti.
La capitale Sarajevo si distingue come centro culturale e storico, simbolo di secoli di influenze ottomane, austro-ungariche e jugoslave.
Storia della Bosnia-Erzegovina
Il particolare nome di questo Stato deriva dal fiume Bosna, che la attraversa, e dal governo ducale (herceg in lingua locale) precedente alla conquista turca nel 15° secolo: da qui, appunto, l’appellativo composto di Bosnia-Erzegovina.
Dopo essere stata dominata da vari imperi, tra cui Bizantini, Croati, Serbi e Ungheresi, il Paese è stato a lungo sotto l’influenza dell'Impero ottomano, dal 15° al 18° secolo: durante questo periodo, una parte significativa della popolazione si è convertita all’Islam.
Durante i conflitti in Jugoslavia degli anni Novanta, la Bosnia-Erzegovina proclamò la propria indipendenza nel 1992, scatenando purtroppo una guerra civile. L'intervento della NATO nel 1995 fermò la guerra e portò all'accordo di Dayton, che divise la nazione in due entità autonome: la Federazione di Bosnia-Erzegovina (croato-musulmana) e la Repubblica Serba.
Oggi, la Bosnia-Erzegovina sta ricostruendo la propria vita politica ed economica ed ha avviato il processo di adesione all’UE già nel 2016.
Bosnia-Erzegovina: clima e quando andare
La Bosnia-Erzegovina presenta una varietà di zone climatiche che riflettono la sua posizione geografica e la sua topografia diversificata: lungo il suo piccolo tratto costiero il clima è mediterraneo; nella pianura occidentale, il clima mediterraneo di transizione offre temperature moderate, mentre nelle zone collinari e nella pianura settentrionale prevale un clima continentale, con inverni freddi ed estati calde.
Il periodo migliore per visitare la maggior parte del Paese, in generale, va da giugno a settembre, con giornate soleggiate e notti fresche. In alcune zone più calde, come Mostar e Medjugorie, è meglio preferire maggio, giugno e settembre, per evitare il caldo eccessivo di luglio e agosto.
Geografia della Bosnia-Erzegovina
La Bosnia-Erzegovina è caratterizzata da un territorio prevalentemente montuoso, con le imponenti Alpi Dinariche a Ovest che la separano dalla Dalmazia croata.
Tra i fiumi principali vi sono la Sava, la Drina e la Bosna, tributari del Danubio, mentre la Neretva, situata a Sud, sfocia nell'Adriatico. Da vedere assolutamente le Cascate di Kravice, un anfiteatro di travertino che crea salti d’acqua sul fiume Trebižat.
Tra le bellezze naturali da non perdere c’è anche il Parco Nazionale di Kozara, istituito nel 1967 nel Nord della Bosnia, una delle aree protette più importanti del Paese per la sua ricca biodiversità.
Bosnia-Erzegovina: arte, cultura e festività
La Bosnia-Erzegovina vanta una ricca tradizione di feste e folklore che riflette la mescolanza etnica e religiosa della popolazione. Oltre alle festività nazionali come la Festa dell'Indipendenza il 1° marzo e la Festa del Lavoro il 1° maggio, ogni gruppo etnico e religioso celebra anche le proprie festività peculiari, contribuendo alla varietà culturale del Paese.
La capitale, Sarajevo, ospita diversi eventi culturali durante l'anno. Verso la fine di agosto, il Festival Cinematografico annuale attira cineasti e appassionati da tutto il mondo, mentre a febbraio il Festival d'Inverno porta vivaci celebrazioni di stagione, con eventi che includono musica dal vivo, spettacoli teatrali e attività all'aperto.
Per chi desidera esplorare le attrazioni museali e architettoniche, ci sono diversi luoghi da visitare a Sarajevo e non solo. Il Museo Nazionale della Bosnia ed Erzegovina è una tappa imprescindibile.
Per un'esperienza incantata, il Castello di Bobovac offre un viaggio nel tempo nel cuore delle montagne, con le sue rovine medievali, le mura e la vista mozzafiato sulla campagna circostante.
E sorge proprio sul territorio bosniaco uno dei luoghi di preghiera più noti in tutto il mondo: il complesso di Medjugorje, dedicato alla Madonna.
Tradizioni gastronomiche bosniache
- Ćevapčići: polpette oblunghe composte da carne trita mista e cipolla, spesso servite come ripieno di pane pita, insieme a cipolle bianche, panna acida, ajvar (una salsa piccante di peperoni rossi) e kajmak (un saporito formaggio tipico).
- Sógan dolma: letteralmente, “cipolle ripiene”, queste delizie saporite sono farcite con carne trita, riso, salsa di pomodoro, paprika, aceto o panna acida e altre spezie.
- Burek: di origine turca, questa torta salata a base di pasta fillo è molto popolare anche nella cucina bosniaca. Di solito è ripiena di formaggio, carne macinata, spinaci o altre verdure, ma può essere preparata anche in versione dolce.
- Bósanski lónac: la più tradizionale zuppa bosniaca, a base di carne di manzo o agnello, cavolo, patate, pomodori, carote, prezzemolo, aglio e pepe.
- Tufahije: di origine ottomana, il nome deriva dalla parola araba "tuffāḥa", che significa proprio mela.