C’è allerta massima in Islanda per l’attività vulcanica che negli ultimi mesi ha interessato la penisola di Reykjanes, nel Sud-Ovest dell’isola. L’istituto meteorologico islandese (IMO) ha avvertito la popolazione e i visitatori che nei prossimi giorni potrebbe verificarsi una nuova eruzione vulcanica, dopo quella dello scorso 6 marzo che ha causato l’evacuazione della città di Grindavík, danneggiata dalla lava, per l’eruzione del vulcano di Grindavík. Se avete, quindi, in programma un viaggio in Islanda, ecco cosa dovete sapere.
Cosa sapere sull’eruzione del vulcano di Grindavík
Nel suo ultimo rapporto, l’IMO ha dichiarato che il magma continua ad accumularsi nel serbatoio nell’area di Svartsengi, con circa 50-80 piccoli terremoti registrati ogni giorno. Se dovesse verificarsi un’eruzione, è probabile che il preavviso sia minimo. Grindavík, nella regione di Suðurnes, ad appena a 40 km a sud – ovest dalla capitale Reykjavík, è la città più vicina al luogo in cui l’attività vulcanica è ricominciata dopo quasi 800 anni di quiescenza. Si tratta dell’unico insediamento sulla costa meridionale della penisola di Reykjanes, nonché uno dei più importanti centri ittici di tutta l’Islanda. A poca distanza si trova, inoltre, la rinomata stazione termale geotermica della Laguna Blu, le cui caldissime acque provengono dalla vicina centrale elettrica di Svartsengi.
Come detto, Grindavík è stata evacuata durante l’ultima eruzione – la quarta dal dicembre 2023 e la settima in tre anni – che ha aperto una fessura nella terra lunga quasi 3 km tra due montagne, vedendo una colata di lava raggiungere i confini della città. Da allora, molti dei suoi abitanti non sono ancora rientrati e le strade sono chiuse, stando a quanto riporta il Times. La paura, è che, a seguito di una nuova eruzione vulcanica, la lava possa danneggiare anche altre infrastrutture nella zona, come una centrale elettrica e una serie di impianti geotermici. Parliamo di una delle regioni più densamente popolate dell’Islanda.
Ricordiamo, inoltre, che il Paese ospita il maggior numero di vulcani attivi d’Europa, ce ne sono ben 33. Ad agosto del 2023, la spettacolare eruzione che ha risvegliato il Fagradalsfjall da un sonno di 8 secoli, nel sud-ovest dell’Islanda, ha attirato migliaia di visitatori. Ma adesso, le autorità continuano ad avvertire i turisti di stare lontani dalla zona interessata dalla recente attività vulcanica nei pressi di Grindavík.
È sicuro viaggiare in Islanda in questo momento?
Al momento, non è sicuro visitare né il sito del vulcano né la città di Grindavik, ma il resto del Paese, compresa la capitale Reykjavik, è considerato sicuro. Anche la Laguna Blu, che era stata temporaneamente chiusa durante le precedenti eruzioni, è tornata a funzionare normalmente. L’ultimo aggiornamento del Ministero degli Affari Esteri risale al 7 maggio. Attualmente, è consentito fare escursioni lungo i sentieri del vulcano di Fagradalsfjall, per esplorare i siti delle eruzioni precedenti di Selatangar, Húshólma, Krýsuvíkurbjarg.
Al contrario, le autorità locali raccomandano di non avvicinarsi al sito della nuova eruzione, poiché l’area è interdetta al pubblico, in quanto ritenuta insicura. Si raccomanda, inoltre, di effettuare un costante monitoraggio delle informazioni per i viaggiatori fornite dalle autorità locali, e di tenersi informati, anche attraverso i media, sulla situazione meteorologica e stradale, attenendosi sempre alle misure impartite dal governo islandese.