Il “presepe” si faceva anche a Pompei: una scoperta eccezionale

13 straordinarie statuine in terracotta sono emerse durante un importante progetto di scavo a Pompei: sembrano proprio simili a quelle del presepe

Pubblicato: 27 Dicembre 2023 12:37

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Qual è uno dei simboli per eccellenza del Natale? Ce ne sono diversi, ma senza ombra di dubbio uno dei più particolari è il presepe. La cosa più curiosa è che è avvenuta un’incredibile scoperta proprio al ridosso del Natale, ovvero che anche nell’antica Pompei si facevano i presepi.

La scoperta avvenuta a Pompei

Da un lapillo situato in un ambiente di una domus confinante con la casa di Leda e il Cigno, a Pompei, dove è ora in corso un cantiere di scavo e restauro, sono emerse 13 curiose statuine. Come si può leggere sull’E-journal degli Scavi di Pompei, hanno un’altezza di circa 15 centimetri e vi si possono riconoscere figure umane, poi ancora una noce, una mandorla, la testa di un gallo in argilla e una pigna in vetro.

Erano ancora in posizione eretta, su un piano orizzontale all’interno di un vano dove, probabilmente, si trovava uno scaffale. Ma non è finita qui, perché nell’ambiente che le conservava, che si pensa potesse essere l’atrio della casa, erano ancora presenti delle decorazioni, che per ora sono affiorate solo nella parte superiore delle pareti, tra cui quattro volti femminili di raffinata eleganza e bellezza.

Sono davvero le statuine di un presepe?

La risposta a questa domanda è no, non lo sono. O meglio, sono piccole sculture molto simili a quelle che da 800 anni rappresentano la Natività di Gesù, ma nei fatti non sembrerebbero essere le stessa cosa.

Dai primi studi, infatti, è emerso che alcuni dei soggetti che rappresentano queste statuine sembrerebbero rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra, e dunque all’equinozio di primavera.

Non si può quindi di certo affermare che i romani facessero i presepi come li costruiamo noi, ma ciò che parrebbe chiaro è che questa collezione di statuine in terracotta ritrovata a Pompei ci somigli molto, in quanto parte di un allestimento rituale. Anche nell’antica Pompei, quindi, si costruiva una sorta di presepe che rappresentava un rito antico di omaggio agli dei. Si suppone, infatti, che si realizzassero delle scene proprio con statutine di terracotta, come del resto facciamo anche noi da ben 8 secoli con le immagini della Natività di Cristo.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Sull’E-journal degli Scavi di Pompei si può leggere che: “Siamo di fronte a un contesto di grande interesse che mostra momenti del racconto mitologico ma che restituisce anche ex voto che rimandano all’evocazione di precise azioni rituali”.

Una scoperta molto particolare e interessante, quella appena avvenuta a Pompei, e che è parte di un progetto di scavo che ha investito e gli ambienti già noti della Casa di Leda e gli ambienti di due domus, non meglio identificate, che si sviluppano rispettivamente a nord e a sud della prima.

I lavori non finiranno di certo qui, perché con questo stesso progetto di scavo si completerà la rimozione delle terre ancora presenti con l’obiettivo di raggiungere i piani pavimentali che non sono stati ancora esplorati.

Inoltre, è in cantiere la progettazione di un nuovo e sperimentale sistema di copertura associato all’installazione di un vetro di sicurezza temperato e stratificato che possa garantire una migliore protezione alle superfici decorate, anche con lo scopo di restituire a tutti la possibilità di visitare la casa.