In bici alla scoperta del Parco Archeologico di Selinunte

Nasce un nuovo itinerario cicloturistico che ci porta alla scoperta del prezioso patrimonio archeologico di Selinunte, uno dei siti più importanti d'Europa

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Vivere un’esperienza cicloturistica tra le antiche rovine di uno dei siti archeologici più suggestivi d’Italia: oggi si può, grazie al nuovo itinerario nato all’interno del Parco Archeologico di Selinunte, dove passeggiare in bici andando alla scoperta di un prezioso patrimonio storico e culturale. Il tutto immersi in una natura incontaminata, che rende l’atmosfera ancora più magica. Ecco la prima esperienza di archeobike in Sicilia.

In bici tra le rovine di Selinunte

Il Parco Archeologico di Selinunte racchiude le rovine di un’antica città siceliota, abitata tra il V e il III secolo a.C., che sorgeva lungo la costa sud-occidentale della Sicilia, nel territorio che oggi ricade sotto la provincia di Trapani. Non è solamente una preziosa testimonianza del passato di questa florida regione, ma anche un luogo dove la natura non ha mai ceduto il passo all’uomo: il sito, affacciato sulle acque cristalline del mar Mediterraneo, è il più grande di tutta Europa e vanta ben 270 ettari di dolci colline punteggiate da templi e antichi resti di altri edifici.

Non poteva dunque esserci posto migliore per inaugurare la prima esperienza di archeobike in Sicilia: si tratta di una vera e propria avventura in sella alla due ruote, che ci porta tra sentieri circondati da una fitta macchia mediterranea sino a toccare tutti i principali siti del parco, così da poter ammirare le antiche rovine che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. È nato così un nuovo itinerario cicloturistico che si snoda in diversi percorsi all’interno dell’antica città di Selinunte, offrendo agli escursionisti la possibilità di vivere un’esperienza sensoriale e green, a zero impatto ambientale, in uno dei luoghi più suggestivi di tutti i tempi.

Il nuovo percorso cicloturistico

L’idea alla base della nascita di un percorso di archeobike è quella di unire un’avventura outdoor su due ruote all’esplorazione di un sito archeologico tra i meglio preservati del nostro Paese. Anzi, affrontare in bici il nuovo itinerario offre anche l’occasione giusta per scoprire angoli più nascosti del parco, che solitamente sono molto più difficili da raggiungere – ma che non per questo meritano di essere dimenticati. Per il momento, sono solamente dieci le bici messe a disposizione dal parco: assieme ad esse, è possibile noleggiare delle cuffiette con audioguida per una full immersion completa tra le rovine di Selinunte.

Il percorso è ricco di sorprese, con numerose tappe che ci portano a visitare i più affascinanti templi e gli altri suggestivi resti dell’antica città. La prima fermata è sulla collina orientale, dove svetta il maestoso tempio E, accanto alle rovine di due edifici più piccoli: qui è stata allestita la mostra Ars Aedificandi, con decine di riproduzioni dei macchinari utilizzati nei cantieri greci per la costruzione dei templi. Si prosegue poi verso il Baglio Florio, dove concedersi una rapida esplorazione prima di attraversare l’alveo ormai secco del fiume Cottone e raggiungere l’Acropoli.

Eretta su un altopiano calcareo a strapiombo sul mare, regala una vista mozzafiato sulla spiaggia di Selinunte e sulle acque cristalline che la lambiscono. Lasciando per un momento la bici, potremo percorrere l’intera cinta muraria sino alla porta Nord, che fu il principale accesso alla città: è solo l’inizio di una bella passeggiata tra le rovine di antiche abitazioni e di templi suggestivi. L’itinerario si conclude di nuovo in bici sino al punto di partenza, dopo aver vissuto un’avventura che è davvero impossibile dimenticare.