3 italiani su 4 scelgono la comodità: al mare con lo stabilimento

La prima scelta per le vacanze estive degli italiani? Anche per il 2024, si conferma il mare. Con la preferenza per gli stabilimenti balneari

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

La prima scelta per le vacanze estive degli italiani? Anche per il 2024, si conferma il mare. Con la preferenza per gli stabilimenti balneari.

Il motivo? La pulizia e la sicurezza in primis.

È quanto emerge dalla ricerca “Tutti al mare! Gli italiani e gli stabilimenti balneari”, commissionata da La Base Balneare con Donnedamare e Assobalneari Italia e coordinata da Daniele Marini, professore all’Università di Padova.

Stabilimenti balneari: scelti dal 74,4%

Tra chi trascorre le vacanze al mare, il 74,4% sceglie di rivolgersi agli stabilimenti balneari, apprezzando le attività proposte ma anche il contributo che, ogni giorno, i gestori apportano alla collettività, alla tutela dell’ambiente e all’economia.

Il tempo medio di permanenza, secondo l’indagine, si aggira sui 13 giorni ma lo stabilimento rimane l’opzione principale anche per soggiorni più brevi (infatti, il 43,4% prenota anche per ferie di meno di sei giorni).

La presenza degli stabilimenti significa un notevole indotto economico per le località turistiche: la spesa media giornaliera per la comodità in spiaggia per una famiglia composta da 4 persone nel 43,7% degli stabilimenti è inferiore ai 29 euro al giorno mentre, in media, si spendono 76,26 euro giornalieri per servizi e attività. Vale a dire che, per ogni euro speso in spiaggia, viene generato un valore totale per il sistema Paese di 2,36 euro.

Ancora, secondo il 66,9% degli intervistati (2 su 3) gli stabilimenti devono essere sostenuti poiché concorrono all’incremento del turismo in Italia: per il 77,9% rappresentano un fiore all’occhiello per le località in cui sono presenti (e attraggono anche un turismo straniero) e per il 57,9%, anche se utilizzano privatamente spazi concessi dallo Stato previo pagamento di un canone, accrescono l’intera economia del territorio.

Il 65,3% riconosce poi il loro ruolo chiave per la salvaguardia del patrimonio marittimo e la sostenibilità ambientale mentre il 62,8% pensa che le attività svolte per gestire i litorali siano paragonabili a un servizio reso alla collettività. Qualche esempio? La pulizia delle spiagge e il mantenimento della sicurezza a terra e in mare.

Tuttavia, sono quasi 4 milioni gli italiani che non hanno accesso agli stabilimenti, o perché già al completo oppure non presenti nel tratto di costa prediletto. L’8,1%, invece, non frequenta gli stabilimenti balneari in quanto “troppo costosi”.

Perché gli stabilimenti balneari sono così attraenti

Diamo ora uno sguardo alle ragioni per cui gli stabilimenti balneari risultano così attraenti per i bagnanti.

Oltre alle attività proposte, i fattori che determinano la scelta dello stabilimento sono: la sicurezza rispetto ai furti per l’86,6%, la manutenzione e pulizia per l’88,7%, l’accessibilità (soprattutto per le persone diversamente abili) per il 67,7%, la sicurezza garantita in mare per l’84,5%.

Il 69,9% si dichiara molto soddisfatto per la pulizia delle spiagge, il 73% della comodità delle attrezzature (lettini, ombrelloni, eccetera), e il 62,3% della tranquillità.

Infine, sempre sulla base della ricerca, gli italiani si servono degli stabilimenti balneari in particolare per i servizi igienici (l’87,7%), le docce (l’80%), il parcheggio (il 56,8%) e le cabine (il 37,3%).

Le altre mete apprezzate dagli italiani

Mare, certo. Ma gli italiani non disdegnano anche altre soluzioni: infatti, è emerso che coloro che trascorrono almeno una giornata al mare, durante l’anno visitano città d’arte (il 66,8%), la collina (il 49,3%), la montagna (il 51,9%) e il lago (il 42,6%).