Visto per l’Ecuador: a chi serve e quale tipo richiedere

Per alcuni viaggiatori è necessario ottenere un visto prima di effettuare un viaggio in Ecuador: abbiamo raccolto le informazioni utili per visitare il paese

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Giovanna Malfiori

Content Writer & Travel Expert

Nerd nel cuore. Innamorata della Gran Bretagna, dei libri, della musica e delle serie tv. Scrive di mondo, cibo e cose che fanno ragionare.

Pubblicato: 27 Agosto 2024 17:45

Quando si organizza un viaggio al di fuori dell’Unione Europea, la prima domanda che ci si fa, subito dopo aver scelto la destinazione, è se per l’ingresso turistico in quel luogo sia necessario un visto oppure no. L’Ecuador è una nazione che attira ogni anno milioni di visitatori, grazie alla bellezza del suo territorio continentale, al quale si aggiunge quel paradiso naturale che sono le Isole Galapagos, politicamente parte dell’Ecuador stesso. Il visto turistico è necessario per i viaggiatori italiani che si recano in Ecuador? Ecco qualche informazione.

Le tipologie di visto per l’Ecuador: quale scegliere

Sono tanti i motivi che potrebbero portare un viaggiatore a fare un viaggio a Quito oppure alla scoperta del meraviglioso territorio di un paese andino come l’Ecuador. Per questo motivo, ci sono diversi tipi di visto da poter o dover richiedere in caso di viaggio da quella parte del Sud America. Quali sono?

  • Visto turistico: il permesso che si richiede o si ottiene se di fa un viaggio per piacere nel paese.
  • Visto per residenza temporanea: questa tipologia è quella maggiormente richiesta da chi vuole passare un lungo periodo nel paese, senza trasferirsi definitivamente.
  • Visto per residenza permanente: questo visto è scelto da chi ha deciso di portare, in tutto e per tutto, la propria vita in Ecuador.
  • Visto per motivi di studio
  • Visto per motivi di lavoro.

Ognuno di questi permessi per restare in Ecuador ha caratteristiche e costi diversi.

Il visto turistico per l’Ecuador

Avrò bisogno di un visto turistico per entrare in Ecuador? Questa è la domanda che si fanno in molti, seguita da alcuni interrogativi sulla documentazione da presentare.

Se si viaggia con passaporto italiano, non è necessario inoltrare nessuna richiesta formale.  Sarà sufficiente essere in possesso di un biglietto aereo di A/R per il paese, con una permanenza massima di tre mesi, compresi i giorni di viaggio. Al momento dell’arrivo in aeroporto, il funzionario doganale apporrà il timbro di ingresso sul passaporto e, al momento dell’uscita, ci sarà un nuovo timbro. Al momento, non è prevista né è richiesta nessuna tassa da versare, in alcun momento del tuo viaggio in questo paese andino.

La presenza del timbro è davvero fondamentale, dal punto di vista della legge. Nel caso, per esempio, si venga fermati per qualsiasi motivo dall’autorità competente, un passaporto senza timbro sarà ritenuto sinonimo di un ingresso illegale nel paese, con il conseguente rimpatrio sul primo volo disponibile.

Timbrare il passaporto è una prassi alla dogana dell’aeroporto ma potrebbe capitare che non lo sia nelle dogane più piccole poste sul confine, per esempio, con la Colombia. Questa informazione ti sarà utile se entri in Ecuador via terra da un paese confinante. È fondamentale chiedere il timbro, nel caso il funzionario che ti troverai di fronte sembri dimenticarsene.

Anche per quanto riguarda il visto rilasciato a chi entra via terra, non è previsto nessun importo in denaro. Nel caso il tuo viaggio per turismo in Ecuador si prolungasse oltre i 90 giorni previsti, dovrai fare richiesta di estensione del visto turistico. Essa va inoltrata negli uffici governativi e prevede una tassa di 100$.

Ecuador
Fonte: iStock
Panorama su Quito

Chi ha bisogno del visto turistico per l’Ecuador

Ogni nazione ha le proprie regole per la richiesta e il conseguente rilascio di un visto turistico. Molti essi necessitano di una buona organizzazione mentre, per altri, la procedura, è più facile. Come abbiamo già indicato, i viaggiatori con passaporto di nazionalità italiana non hanno bisogno di richiedere il visto turistico per l’Ecuador. È buona prassi, però, controllare sempre le fonti ufficiali come il sito della Farnesina o quello dell’Ambasciata dell’Ecuador per verificare che le condizioni non siano cambiate prima del proprio viaggio.

La necessità di avere un visto cambia a seconda della nazionalità attestata sui documenti: nel caso il tuo passaporto, o quello di un tuo compagno di viaggio, non fosse italiano, informati direttamente con il consolato dell’Ecuador presente sia sul territorio italiano che in quello del tuo paese d’origine. Le informazioni cambiando a seconda che si possieda un passaporto comunitario, per esempio, oppure no.

Cosa fare se il visto turistico scade e si è ancora in Ecuador

Non dovrebbe capitare ma ci potrebbero essere circostanze che ti facciano restare in Ecuador più del tempo concesso con il visto turistico e la sua conseguenze estensione. Cosa fare se il visto scade e si è ancora in giro per l’Ecuador? Esiste il modo, seppur costoso, di risolvere questa situazione spiacevole.

La prima cosa da fare è recarti presso l’Ambasciata Italiana e avvertire dell’accaduto. In secondo luogo, si compila un modulo fornito appositamente dal governo ecuadoregno, lo si consegna all’autorità competente e si paga una tassa di 800$ per avere un ulteriore periodo a disposizione nel paese, in modo da poter organizzare il proprio viaggio di ritorno. Le autorità alle quali consegnare il tutto sono, di solito, quelle doganali o quelle denominate come Extranjeria. Il pagamento di questa tassa piuttosto costosa permette l’uscita regolare dal paese, senza alcuna segnalazione sul fatto che il visto fosse scaduto.

mercato otavalo
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Il popolare e affollato mercato del sabato di Otavalo

Il visto per risiedere in Ecuador

L’Ecuador è un paese capace di tanta bellezza e accoglienza e non sono poche le persone che decidono di stabilirsi in questo paese andino o nelle sue isole. Esistono due tipi di residenze possibili in Ecuador: quella temporanea e quella permanente. Cosa differisce?

Ovviamente il limite di tempo in cui si viene autorizzati a stare nel paese. L’esistenza di questi due diversi tipi di visti per l’Ecuador è giustificata dal fatto che molti stranieri decidono di trascorrere un periodo dell’anno più lungo di 3 mesi (solitamente i mesi più freddi in altri luoghi) in questo paese del Centro America. Oltre a questo, ci sono molti viaggiatori che scelgono l’Ecuador come luogo dove godersi la pensione.

Il visto per residenza temporanea concede di restare nel paese un anno, con estensione fino a 21 mesi.  La residenza permanente si può chiedere allo scadere dei 21 mesi di residenza temporanea. Queste due tipologie di visto per l’Ecuador prevedono un costo che va dai 200$ ai 500$, a seconda dei casi.

I visti diversi dalla categoria turistica si richiedono all’ambasciata o al consolato dell’Ecuador, con un buon anticipo sulla data di partenza.

Il visto per lavorare o studiare in Ecuador

Hai pensato di andare a lavorare o studiare in Ecuador? Questa nazione accoglie ogni anno molti ricercatori che si recano, per esempio, alle Galapagos per studiarne flora e fauna o per compiere delle ricerche accademiche. Anche in questa nazione è prevista la possibilità di  richiedere e ottenere un visto di lavoro o per studio.

Benché le finalità della permanenza a Quito o in molte altre bellissime località ecuadoregne sia differente, per l’ottenimento di questi visti è prevista una procedura di richiesta simile e il versamento di un importo che va dai 150$ ai 300$. Questi visti restano validi finché il contratto di lavoro è in essere o finché non si finisce il corso di studi.