Non importa quanto sangue freddo abbiate: nel momento in cui l’aereo inizia a sobbalzare violentemente, il panico si fa strada dentro di voi. Le turbolenze sono un vero incubo, anche per chi non ha particolarmente paura di volare. Ma sono davvero pericolose? E, soprattutto, c’è un modo per affrontarle con serenità? A svelarci tutti i trucchi sono i piloti, ecco quello che c’è da sapere.
Le turbolenze sono pericolose?
Conosci il tuo nemico, dice il saggio: per affrontare una turbolenza senza più timore, è importante sapere che cos’è e perché non può essere pericolosa. Questo fenomeno si ha quando l’aereo, giunto ad alta quota, incontra correnti d’aria ascendenti o discendenti, che provocano scossoni e sobbalzi. Non è certo un’esperienza piacevole, ma stando agli esperti non c’è affatto da avere paura. Esistono tre tipi di turbolenze: quelle causate da temporali localizzati, quelle che si manifestano attraversando le catene montuose e infine le più comuni, quelle che si verificano in aria chiara.
Se infatti i piloti sono addestrati per evitare i primi due tipi di turbolenze, le ultime purtroppo non sono prevedibili e colgono all’improvviso. Per questo motivo sono considerate le più pericolose: non danno il tempo di effettuare tutte quelle manovre che potrebbero aiutare i piloti ad aggirarle. Ma qual è il vero rischio di una turbolenza? No, che l’aereo precipiti è una possibilità talmente remota da avvicinarsi allo zero. Il problema è che, se ci si trova a dover affrontare scossoni particolarmente violenti, c’è più possibilità di farsi male.
Secondo la Federal Aviation Administration (FAA), l’agenzia federale statunitense per l’aviazione civile, annualmente negli Stati Uniti sono circa 60 le persone che hanno incidenti in volo, durante una turbolenza. E, nella maggior parte dei casi, a ferirsi sono gli assistenti di volo. A conti fatti, pare che – su circa 800 milioni di passeggeri totali – il numero di infortuni tra i civili si aggiri ogni anno a non più di 20. Anche questa, dunque, è un’eventualità rarissima che si può scongiurare definitivamente seguendo le semplici direttive del personale di bordo.
I trucchi per affrontare le turbolenze
Vediamo dunque come affrontare una turbolenza, per viaggiare con serenità ed evitare anche il minimo rischio di farsi male. La prima cosa da fare è ascoltare ciò che dice il pilota: nel momento in cui annuncia l’arrivo di una turbolenza e chiede ai passeggeri di allacciare le cinture, tornate subito ai vostri posti e non esitate a seguire le istruzioni. Ricordate anche di riporre velocemente tutto ciò che avete poggiato sul tavolino e di richiuderlo correttamente. Ciò è sufficiente a far sì che possiate ritenervi completamente al sicuro da qualsiasi tipo di incidente.
E per la paura? Quando l’aereo inizia a sobbalzare con violenza, non è facile rimanere tranquilli. Cercate di pensare sempre al fatto che il velivolo è progettato per sopportare turbolenze talmente forti che nessuno avrà mai modo di sperimentare. Provate a distrarvi, guardando fuori dal finestrino o utilizzando qualche semplice tecnica di rilassamento. Alcuni piloti consigliano, ad esempio, di impugnare la penna con la mano che non siete soliti usare e cercare di concentrarvi nello scrivere il vostro nome su un foglio.
Il trucco geniale per farsi coraggio arriva dal pilota australiano Jimmy Nicholson, star della tv: nel bel mezzo degli scossoni, prendete una bottiglia d’acqua mezza vuota e rovesciatela. Potrete notare che l’acqua non sobbalza, ma semplicemente si muove lateralmente, seguendo il movimento dell’aereo. È un chiaro segnale che non sta succedendo nulla di grave, e che l’impressione lasciata in voi dalla turbolenza è decisamente più forte della turbolenza stessa.