Ecco come i piloti recuperano tempo, quando il volo è in ritardo

Il volo parte in ritardo? Ecco come i piloti possono recuperare qualche minuto (e perché il più delle volte scelgono di non farlo)

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Redazione

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Capita che talvolta il proprio volo parta in ritardo rispetto all’orario in cui era schedulato. Se quel ritardo lo si vive quando già si è seduti a bordo dell’aereo, può davvero essere frustrante. Tuttavia, se il tempo accumulato non è troppo e il volo sufficientemente lungo, i piloti hanno la possibilità di recuperare qualche minuto. Ma possono farlo davvero, senza infrangere le regole? A spiegare come funziona è stato proprio un gruppo di piloti. Intervistati dal Mail Online, hanno spiegato che, recuperare il ritardo, “premere sull’acceleratore non è sempre la scelta migliore. A essere importanti sono invece fattori come il traffico aereo o le condizioni meteorologiche.

Quali sono le opzioni per recuperare? La più semplice è chiedere di percorrere una rotta più breve. «I percorsi di volo tra una città e l’altra non sono, il più delle volte, dei percorsi obbligatori. Gli aerei di norma toccano una serie di punti immaginari per raggiungere la meta. Tagliare un angolo, o bypassare alcuni di quei punti, può far risparmiare molti minuti», ha spiegato Patrick Smith. Un altro pilota ha invece specificato come – recuperare tempo – non sia così semplice sui voli a lungo raggio, poiché in quei casi la velocità è influenzata dalla direzione del vento.

«Nei voli a corto raggio, gli orari sono generalmente studiati in modo che siano il più efficienti possibile: il decollo e l’atterraggio sono così vicini che c’è pochissimo spazio di manovra. In cielo, gli aerei sono infatti programmati per volare ad una velocità ottimale, e c’è una ridotta possibilità di aumentarla: in un volo di due ore, recuperare due o tre minuti è già un buon risultato», ha spiegato. «Nei voli a lungo raggio, però, la situazione è ancora più complessa: chi definisce gli orari deve tenere conto delle situazioni meteo nelle diverse stagioni, condizioni che però possono cambiare di molto da un giorno all’altro. È possibile decollare da Londra in perfetto orario e arrivare un giorno mezz’ora prima, un giorno mezz’ora dopo».

Regolare la velocità in volo, in realtà, è sempre una sfida. Gli aerei sono infatti ottimizzati su specifiche velocità ed efficienza. Ad esempio, il Boeing 787 è disegnato per volare attorno agli 84/85 Mach; aumentare fino ai 96 può far risparmiare tra i cinque e i dieci minuti a seconda della lunghezza del volo, ma aumenta anche di 500/1000 kg il consumo di carburante, con notevole dispendio di costi e con danni all’ambiente.

In conclusione, se si parte in ritardo nella maggior parte dei casi si arriverà in ritardo… Lo conferma Dave Kistruck di Virgin Atlantic: «Gli aerei moderni sono progettati per bilanciare al meglio velocità e consumo di carburante. È possibile volare più rapidamente, ma si consuma molto di più a fronte di un recupero di soli pochi minuti».