Chi arrivava a Porto Empedocle fino a qualche anno fa trovava il cartello di benvenuto che indicava “Porto Empedocle Vigata”.
Per onorare Andrea Camilleri, autore dei romanzi nato proprio qui, e la fama derivatagli dal successo letterario, il Comune siciliano, in provincia di Agrigento, aveva deciso di aggiungere al proprio nome anche quello della cittadina immaginaria citata in molti dei suoi racconti. La decisione è stata però revocata dall’amministrazione comunale nel 2009. Ma i tanti fan del commissario Montalbano sperano che un giorno Vigata diventi uno dei Comuni italiani a tutti gli effetti.
Vigata è un insieme di location prese un po’ qua e un po’ là tra la provincia di Ragusa e di Agrigento, nella Sicilia Sud orientale, dove sono ambientate le indagini del commissario Salvo Montalbano e altri romanzi storici dell’autore, nell’altrettanto immaginaria provincia di Montelusa. “C’è Licata vicino, e così ho pensato: Vigàta”, aveva spiegato Camilleri in un’intervista.
In realtà, non era altro che il cortile della scuola frequentata da giovane dallo stesso scrittore. In questo luogo, nelle pause di metà mattinata e all’uscita da scuola, in attesa della corriera, i compagni provenienti dal territorio vicino raccontavano le storie dei propri paesi ed è dall’unione di tutte queste storie che ha preso corpo il paese immaginario.
Da quando ha preso il via la fiction Tv che si ispira ai romanzi del papà di Montalbano, nel 1999, e che ha portato in auge il personaggio del commissario Montalbano, sono sempre più numerosi i tour organizzati lungo questi percorsi, tra Vigata e Montelusa, dove sorgono anche molte strutture recettive a tema, realizzate proprio per soddisfare i tanti appassionati della celebre saga.
Il commissariato dove lavora il commissario è in realtà collocato nel municipio di Scicli, mentre l’abitazione di Salvo si trova nella contrada di Punta Secca, una frazione balneare di Santa Croce Camerina, dove c’è anche la sua abitazione che, in realtà, è un bed and breakfast.
La prima volta che Camilleri cita Vigata è in un racconto del 1980, “Un filo di fumo”. E da qui, la fortuna di questo luogo iconico, quasi mitologico.
A Porto Empedocle, dove lo scrittore era nato 93 anni prima, quando poteva, il papà di Montalbano ritornava spesso. Sempre in quella sua “Vigata” a cui teneva tanto e che lo ha ispirato per i suoi romanzi, dal mare alla Scala dei Turchi di Realmonte, negli ultimi anni set di alcune scene di “Il giovane Montalbano”.