Dove si trova la tomba di Tutankhamon e perché si dice che sia maledetta

La tomba del faraone Tutankhamon è una delle più importanti scoperte dell’archeologia mondiale. Su di essa pesa anche la leggenda di una maledizione

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Redazione

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Pubblicato: 7 Maggio 2018 10:53Aggiornato: 4 Agosto 2024 14:08

I recenti studi sull’eventualità di una camera segreta nella tomba di Tutankhamon hanno portato sulle pagine di tutti i giornali questa meraviglia dell’antico Egitto. Abbandonata l’ipotesi di un ingresso segreto, la tomba del faraone Tutankhamon resta una delle più importanti scoperte dell’antico Egitto e dell’archeologia mondiale, perché rinvenuta con tutto il tesoro, rimasto sepolto e intatto per oltre 3mila anni.

Scoperta nel 1922, questa tomba è famosa anche per la leggenda della maledizione che la rende ancora più misteriosa. Vediamo dove si trova la tomba di Tutankhamon e perché si dice che sia maledetta.

La scoperta della tomba del faraone Tutankhamon: dove si trova

La tomba del faraone Tutankhamon si trova a Luxor, in Egitto, in quella che è conosciuta come la Valle dei Re e che nell’antichità era nota come antica Tebe. Tutankhamon era il giovane sovrano della XVIII dinastia, salito al trono all’età di 9 anni e morto a soli 18 anni, nel 1328 a.C., a causa di alcune malattie, tra cui la malaria. All’interno della sua tomba, infatti, sono state ritrovate diverse piante con proprietà analgesiche e antipiretiche, utilizzate a quell’epoca per la cura di questa malattia.

La scoperta è avvenuta il 27 novembre 1922 a opera dell’egittologo Howard Carter e del mecenate Lord George Herbert, conte di Carnarvon. È da questo momento, il giorno della scoperta, che è nata e si è diffusa in tutto il mondo la leggenda della maledizione di Tutankhamon.

Tomba di Tutankhamon, dove aleggia una maledizione
Fonte: iStock
Tomba di Tutankhamon

La leggenda della maledizione di Tutankhamon

La leggenda della tomba maledetta iniziò a circolare proprio dal momento in cui Carter ritrovò la tomba, rimuovendo un sigillo con una particolare scritta: “La morte cada con ali veloci su colui che profana la tomba del faraone”. Si racconta che nel momento in cui venne aperta, furono visti volare stormi di avvoltoi, che un serpente sbranò il canarino dell’egittologo e che ci fu addirittura un blackout sulla città del Cairo.

In seguito, si iniziò a narrare che cominciarono a morire, in circostanze poco chiare, molti dei collaboratori di Carter, che morì a 65 anni e che fu l’unico a non aver depredato i gioielli del faraone. Anche Lord Carnarvon, il finanziatore della scoperta, morì a pochi mesi di distanza. Ma cosa c’è di vero in questi racconti? Esiste veramente la maledizione della tomba di Tutankhamon?

Cosa c’è di vero?

In passato in tanti erano spinti a credere che chiunque toccasse la tomba del faraone sarebbe stato colpito da una sciagura. In realtà, la maledizione di Tutankhamon viene considerata una vera e propria trovata pubblicitaria, fatta circolare per dare risalto alla scoperta archeologica e concedere anche l’esclusiva al “Times” di Londra.

L’unica morte che potrebbe avvicinarsi maggiormente alla leggenda di una presunta maledizione potrebbe essere quella che colpì Lord Carnarvon, che tre mesi dopo la scoperta (nel 1923) venne punto da un insetto che gli provocò un’infezione letale. Di tutte le altre persone presenti all’apertura della tomba e del sarcofago, in realtà non si sono evidenziate morti sospette correlate e, anzi, molte di loro morirono a molti anni di distanza dalla scoperta della tomba.