Tutti i centri termali vicino a Bormio

Bormio è una delle attrazioni più apprezzate della Valtellina. La guida dei centri termali

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 21 Novembre 2020 09:40

La località turistica di Bormio, compresa entro il parco Nazionale dello Stelvio e situata in alta Valtellina, è celebre in tutta Italia non solo per le sue piste da sci ma anche per essere un’apprezzata e gettonatissima meta termale. Un vero paradiso montano da godere in ogni stagione dell’anno. A circa 4 km dal centro storico di Bormio si trova la suggestiva località dei Bagni di Bormio, dove confluiscono diverse fonti termali provenienti dalle pendici del monte Reit (3075 mslm).

La vocazione termale del territorio di Bormio, contenuta già nel suo nome (da un termine gallico che sta per sorgente calda), va fatta risalire a un’epoca precedente persino ai Romani, quando queste valli erano territorio dell’antica popolazione dei Reti (V-IV secolo a.C.) che avevano sviluppato nell’area un vero e proprio culto legato alle acque. Scopri di più sulle terme di Bormio e su come visitarle.

La storia delle Terme di Bormio

La fonte scritta più attendibile e più antica relativa ai Bagni di Bormio è quella del politico e storico latino Cassiodoro, che in una lettera (535-6 d.C.) racconta all’imperatore Teodato delle acquae Burmiae. Durante il Medioevo si moltiplicano rapidamente le testimonianze relative a un hospitium balneorum (ospizi per pellegrini con annessi bagni termali) gestito dai monaci e di un centro termale, i cosiddetti Bagni Superiori, attivi nel Contado di Bormio a partire dal Trecento. I Bagni cominciano ad attirare sempre più visitatori grazie alle acque della sorgente di San Martino, rinomate per le loro capacità curative. Ne fa menzione persino Leonardo Da Vinci, che vi ha soggiornato nel 1493, in un passo del suo Codice Atlantico.

La fama dei Bagni di Bormio continua a crescere per tutto il Cinquecento e Seicento, grazie a ospiti illustri come per esempio l’Arciduca Ferdinando e sua moglie, fino al periodo napoleonico, quando truppe austriache e poi francesi occupano militarmente le strutture dei Bagni. La ripresa dell’attività termale a Bormio si ha soltanto intorno al 1830, con l’apertura della nuova strada dello Stelvio e la successiva inaugurazione del Grand Hotel Bagni Nuovi. A partire dai primi anni del Novecento nascono a poco a poco tutte le strutture che, ammodernate nel corso degli anni, costituiscono oggi uno dei comprensori termali più grandi che si possano trovare in Italia. Prima di conoscere tutti i centri termali di Bormio,  scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulle acque termali di Bormio.

Le acque termali di Bormio

Ipertermali, con lievissime tracce di radioattività e una considerevole concentrazione di solfati e altri preziosi minerali, le acque termali di Bormio sgorgano da nove sorgenti diverse a temperature comprese tra i 37 e i 43°C, a seconda ovviamente della stagione:

  • l’antica sorgente di San Martino, la più alta (1421 m) sgorga all’interno della grotta Sudatoria a una temperatura di circa 39-42°C;
  • la sorgente Arciduchessa (40°C circa) alimenta le vasche degli antichi Bagni Romani e scaturisce a 1406 m di altezza sul monte Reit;
  • la sorgente Cassiodora (1380 m), le cui acque (36-39°C) vengono convogliate ai Bagni Nuovi;
  • la sorgente Zampillo dei Bambini sgorga poco sotto l’Arciduchessa a circa 38-40°C;
  • la sorgente San Carlo, conosciuta come “acqua degli occhi” sgorga a una temperatura notevolmente inferiore alle alte, a 18°C circa, e si trova lungo il sentiero che collega i Bagni Nuovi ai Bagni Vecchi. Il suo nome è dovuto all’alta concentrazione di acido carbonico, il quale oltre a renderla leggermente gassosa la rende particolarmente efficace nella cura delle congiuntiviti;
  • la sorgente Ostrogoti (1340 m) sgorga a 35°C circa;
  • la sorgente Nibelunghi (1330 m) scaturisce invece a 35-37°C;
  • la sorgente Pliniana è considerata la più famosa fonte termale di Bormio. Sgorga a 1340 m. all’interno di una grotta artificiale realizzata nei primi anni del Novecento. Dopo la fuoriuscita in grotta a una temperatura costante di 38°C le acque vengono convogliate verso i Bagni Nuovi;
  • la sorgente Cinglaccia, infine, nasce nei pressi del fiume Adda e alimenta lo stabilimento termale situato nel centro di Bormio e conosciuto con il nome di Bormio Terme.

 Ora che conosciamo caratteristiche e posizione delle nove sorgenti termali che hanno reso Bormio una delle capitali italiane del termalismo non resta che seguire il percorso delle loro acque curative fino ai molteplici luoghi di benessere di Bormio, dagli esclusivi centri termali con i loro moderni percorsi SPA e i loro trattamenti alle semplici e gorgoglianti fonti naturali nelle quali è possibile immergersi direttamente.

I Bagni Vecchi di Bormio: la storia del benessere termale

Simbolo della vocazione termale millenaria di Bormio, i Bagni Vecchi non sono solo un suggestivo centro termale costantemente in bilico tra tradizione e innovazione, ma anche un vero e proprio gioiello architettonico incastonato nel fantastico paesaggio naturale che circonda i Bagni di Bormio. L’affascinante percorso tra storia e assoluto relax termale proposto dai Bagni Vecchi si compone di ben sei percorsi termali differenti, iniziando dai Bagni Romani e Medievali scavati direttamente nella roccia, per proseguire con i Bagni dell’Arciduchessa, risalenti al 1825 e dedicati alla rigenerazione della pelle, e i Bagni Imperiali con le loro discrete vasche in pietra alternate ad aree relax, per trovare infine moderno compimento nell’immensa piscina panoramica a picco sulla conca di Bormio.

Il parco termale dei Bagni di Bormio

I percorsi dedicati al benessere termali dei Bagni di Bormio ripercorrono idealmente, insieme ai loro ospiti, le epoche in cui è cresciuta in questo territorio la fama per il Termalismo, e si snodano anche all’interno del parco termale dei Bagni di Bormio, una magica striscia di bosco che collega i Bagni Vecchi ai Bagni Nuovi. Seguendo suggestivi sentieri attraverso i pini e la rigogliosa natura alpina, tutti molto ben segnalati. Qui si trovano la grotta Sudatoria di San Martino, un bagno turco naturale realizzato nel 1827, dentro cui sgorga l’omonima sorgente conosciuta sin dall’antichità e quella della celebre fonte Pliniana le cui acque, batteriologicamente pure, nei primi decenni del Novecento venivano persino imbottigliate come acqua minerale.

I Bagni Nuovi di Bormio

Superato il parco termale dei Bagni di Bormio si raggiunge poi l’altrettanto affasciante ed esclusiva struttura dei Bagni Nuovi, ideati intorno al 1830 per diventare una proposta alternativa e nuova, come suggerisce il nome, ai Bagni Vecchi. Se questi ultimi propongono, come abbiamo visto, ben sei percorsi termali diversi (compresa la grotta di San Martino), i Bagni Nuovi si suddividono invece in quattro settori differenti, due esterni e due interni. All’esterno del complesso si trovano gli splendidi giardini di Venere, dove poter seguire un vero e proprio percorso termale rigenerante che si articola in una serie di vasche e piscine sensoriali come le vasche di Saturno con annesso baitel, una piccola e confortevole casetta di montagna riscaldata, e quella delle Naiadi, una vasca natatoria immersa nella natura particolarmente indicata per riprendersi dopo il calore della sauna.

All’esterno è presente anche quella che può essere considerata uno dei fiori all’occhiello del complesso termale dei Bagni Nuovi di Bormio, ovvero la Baita di Lucina: una sauna originale dei primi dell’Ottocento completamente rivestita internamente di cirmolo, il legno di pino cembro. La magia prosegue all’interno suddiviso tra i rilassanti bagni di Ercole e i tonificanti bagni di Giove, l’elegante area relax arredata come una veranda ottocentesca e chiamata Giardino di Dafne, una suggestiva sala Olimpica anch’essa dedicata al relax, il singolare percorso sensoriale detto il Salotto di Narciso e infine un moderno e affascinante Olfattorio.

Le vasche di Leonardo: le terme libere di Bormio

Completano la ricchissima offerta termale dei Bagni di Bormio le cosiddette vasche libere di Leonardo, anch’esse situate all’interno del parco termale che si sviluppa tra i Bagni Vecchi e i Bagni Nuovi. Queste vasche di roccia naturale, conosciute anche con il nome Pozza di Leonardo, sono facilmente raggiungibili attraverso un breve sentiero in mezzo alla natura, e non sono altro che i bacini di raccolta delle acque termali in eccesso degli stabilimenti termali dei Bagni di Bormio. Sono libere in quanto completamente gratuite e dunque è possibile approfittarne in qualsiasi momento dell’anno.

Bormio Terme: cure termali e relax nel cuore di Bormio

A poche centinaia di metri dal centro storico di Bormio si trova inoltre il centro termale Bormio Terme, che ai moderni e innovativi percorsi Wellness e SPA affianca la possibilità di effettuare le tradizionali cure termali convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale e in questo modo coniugare le esigenze di tutta la famiglia, unendo relax, salute e anche sport, grazie alla vasca natatoria esterna 25×16 m per nuotatori esperti e non. Sfruttando la SPA di Bormio Terme dispone di una grande vasca termale, bagni turchi, saune, Kneipp, docce emozionali, trattamenti benessere, massaggi, la vasca esterna Quattro Stagioni e una panoramica Loggia Termale. Il centro termale permette di effettuare cure terapeutiche come balneoterapia, balneofangoterapia, cure inalatorie, percorsi vascolari, nonché percorsi di fisioterapia, riabilitazione post-traumatica e post-chirurgica, sempre seguiti da personale altamente qualificato.

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