Le Mole di Narni, “laguna blu” dell’Umbria

A ridosso delle Gole del Nera sorge uno specchio d'acqua che ha dell'incredibile: una location "esotica" nel cuore verde dell'Italia

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SiViaggia

Redazione

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In Umbria, a pochi chilometri da Narni e Stifone, sorge un lembo di terra da poco rivalutato che ha davvero dello straordinario. Si tratta delle affascinanti Mole di Narni, un incantevole specchio d’acqua a ridosso delle Gole del fiume Nera, non lontano dal ponte di Augusto.

Lo scenario che ci si trova da ammirare è veramente incantevole: la piscina naturale color verde smeraldo e turchese, circondata da una rigogliosa vegetazione, dà l’idea di trovarsi in un luogo fantastico e immaginario.

Non a caso il “lago dalle acque argentee” del quale scrive Clive Stapies Lewis nei romanzi le “Cronache di Narnia” sarebbe stato ispirato a quello delle “Mole”, che l’autore ebbe modo di visitare durante il suo viaggio in Umbria.

Veduta delle Mole di Narni (foto 123rf)

Grazie all’intervento del Comune di Narni, l’intera l’area è stata recente oggetto di un’importante riqualificazione. Non solo le “Mole” sono state dotate di un solarium in legno, ma in zona è stato inaugurato il percorso pedonale delle Gole del Nera, che costeggia il fiume da cui prende il nome ed arriva fino a Nera Montoro, passando per l’antico porto romano di Sifone, l’abbazia di San Cassiano e le sorgenti di Lecinetto. Un paradiso per chi pratica trekking, ma anche per la mountain bike e per gli amanti dei cavalli.

Mole di Narni, l’acqua trasparente (foto 123rf)

Se la bellezza del luogo è indiscutibile, lo è anche anche la sensazione che regala l’acqua a chi non resiste di tuffarsi, sfidando la temperatura dell’acqua che anche in estate non supera i 15 gradi. Attenzione però, perché nello splendido laghetto la balneazione non è sicura a causa di un pericolo di inondazioni causate dall’apertura delle paratie della diga della vicina centrale idroelettrica. Lo scarico dell’acqua in eccesso ricevuta dal Nera, sia pur segnalato da un segnale acustico, provoca infatti nella laguna un’onda potenzialmente pericolosa per i bagnanti.

Nella frazione di Stifone, paese delle sorgenti, si trovano i resti dell’antico porto e cantiere navale romano. Proprio a Stifone è stata costruita la prima centrale idroelettrica d’Italia per opera di Aldo Netti, oggi in parte sommersa. Nel luglio 2019 è stato annunciato il recupero della struttura: l’Officina Idroelettrica Comunale, insieme al Mulino Comune di Stifone, sarà riqualificata e verrà inserita nell’itinerario turistico delle Gole di Narnia.

Stifone, antico porto romano (foto 123rf)