Cosa vedere in Irlanda: le spettacolari Isole Skellig

Tra le cose da vedere in Irlanda meritano sicuramente una visita le isole Skellig, a circa 17 chilometri al largo della contea di Kerry.

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Redazione

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A largo delle coste del Kerry nell’Irlanda sudoccidentale si può vedere uno dei luoghi più spettacolari e incredibili di tutta Europa, le Isole di Skellig, un luogo magico e fuori dal tempo che è diventato una delle mete più ambite dal turismo internazionale dopo che proprio sull’isola maggiore, Skellig Michael è stata girata l’ultima scena del VII episodio della saga di “Star Wars”, Il Risveglio della forza e molte scene dell’episodio in uscita a dicembre 2017, Gli ultimi Jedi.

La parola skellig in gaelico irlandese significa “roccia” e descrive bene la natura di queste due isole rocciose piantate a circa 17 chilometri a largo della costa d’Irlanda: la prima isola Little Skellig è la più vicina alla terraferma, un’oasi naturalistica popolata da varie colonie di uccelli marini inaccessibile ai turisti; la seconda e maggiore è Skellig Michael, un luogo magico dove si possono visitare le rovine del monastero del VII secolo arroccate sulla cima dello sperone roccioso.

La storia delle isole affonda le sue origini nelle prime vicende del monachesimo d’Irlanda, il movimento religioso più attivo del Medioevo insulare, che vide la figura mitica di Saint Fionán scegliere lo sperone roccioso di Skellig Michael come un luogo perfetto per creare una comunità eremitica lontano dalle distrazioni del mondo. L’origine esatta del monastero non è chiara, anche se le testimonianze materiali ritrovati durante gli scavi archeologici fanno ipotizzare la presenza dei monaci almeno dalla metà del VI secolo.

Da quel momento il monastero si espanse fino a contare decine di celle realizzate con il caratteristico muro a secco e si trasformò in un vero e proprio centro autonomo dalla terraferma, con orti e cisterne d’acqua. Nei secoli l’isola fu attaccata dai predoni vichinghi che razziarono il monastero e uccisero buona parte dei monaci, soprattutto durante il IX secolo, quando le incursioni di questa popolazione scandinava si concentrarono sulle coste d’Irlanda. La comunità monastica però si riprese e fino al XIII secolo la presenza nel monastero fu non solo stabile ma anche molto attiva nella costruzione di nuove strutture.

Solo a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento l’isola cominciò a spopolarsi, a causa di un peggioramento della situazione climatica e di una grande riorganizzazione della chiesa d’Irlanda. Con l’abbandono del monastero nel Seicento l’isola rimase deserta e la proprietà passò dalla chiesa ad una serie di famiglie irlandesi fino alla fine dell’Ottocento quando divenne proprietà dello Stato Britannico per poi entrare nel neonato Stato Libero d’Irlanda nel 1922.

Oggi le isole Skellig sono uno dei fiori all’occhiello per il turismo naturalistico e culturale d’Irlanda; grazie ad una equilibrata politica di controllo degli accessi al territorio si è potuto temperare la crescente richiesta di accesso da parte di visitatori di tutto il globo con la necessità di preservare questo luogo unico al mondo. La visita alle isole è regolata da uno specifico regolamento che permette solo a 10 imbarcazioni di avvicinarsi all’area protetta e far sbarcare i visitatori su Skellig Michael nel periodo che va da maggio a novembre di ogni anno, e solo tramite un’apposita registrazione.

Le prenotazioni sono solitamente disponibili a gennaio di ogni anno e ad un costo di circa 70 euro a persona permettono di visitare l’isola di Skellig Michael e di effettuare il tour naturalistico attorno ad entrambe le isole per circa 30 euro. Data la grande richiesta e il ristretto numero di posti disponibili è una buona idea prenotare il prima possibile per avere la certezza di poter arrivare sulle isole.

Il tour naturalistico è uno spettacolare mini-crociera che parte dalle coste di Kerry e percorre una rotta molto vicina ad entrambe le isole, concentrandosi sulle più interessanti mete di Little Skellig dove si possono meglio osservare le colonie di uccelli marini. Su Little Skellig si possono avvistare sule, pulcinella di mare, sterne artiche, cormorani e molte altre specie di uccelli che abitano le coste dell’Atlantico del nord. Bisogna ricordare che quest’isola è un santuario naturalistico e non è possibile sbarcare su di essa, ma la spettacolare vista delle colonie di uccelli marini nell’ambiente naturale selvaggio e incontaminato varrà ogni minuto del viaggio.

La visita all’isola di Skellig Michael è, invece, l’attrazione principale dei tour in quest’area dell’Irlanda che prevede la partenza da Kerry, la navigazione fino all’isola e lo sbarco nel piccolo porticciolo naturale da dove parte la spettacolare scalinata che si arrampica fino al monastero. Nel periodo di visita le imbarcazioni arrivano sull’isola attorno alle 10 e ripassano a prendere i visitatori tra le 14 e le 15, non sono ammesse deroghe a questo rigido programma di accesso all’isola. Sebbene il percorso non sia pericoloso è consigliabile solo a chi ha una certa abitudine alle escursioni in montagna data la presenza di tratti accidentati e scivolosi; inoltre ai minori di 12 anni non è permesso di intraprendere la salita.

La lunga scalinata scavata nella roccia viva si inerpica sinuosamente tra le verdissime pendici del monte al centro dell’isola attraversando scogliere a strapiombo sul mare e incredibili formazioni rocciose plasmate da migliaia di anni di erosione. Il monastero si trova a circa 700 metri di altitudine, in una piccola piana sul fianco della montagna dove i monaci realizzarono una serie di terrazzamenti per ampliare la superficie abitabile e coltivabile.

Il monastero è formato da una serie di edifici dalla caratteristica forma a cupola, costruiti con pietre impilate a secco che evocano in modo perfetto lo stile di vita spartano dei monaci che per secoli vissero in questo luogo. Oltre alle strutture comuni, alle celle dei monaci e alle tracce del monastero quello che più colpisce è la sensazione magica che aleggia in quest’isola, dove la presenza umana si è quasi fusa con lo straordinario ambiente naturale. Non è un caso che proprio qui sono state girate le scende di Star Wars che rapprendano il luogo dove il cavaliere Jedi Luke Skywalker si è rifugiato per ristabilire un rapporto con la Forza, l’energia invisibile che mantiene unita tutta la galassia.