Toscana: Radicofani e la Fortezza che domina la Val d’Orcia

Un panorama mozzafiato su alcune delle colline più belle della Regione, un borgo medievale patrimonio dell'UNESCO e alcuni piccoli tesori nascosti nei dintorni

Foto di Lorenzo Calamai

Lorenzo Calamai

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Dopo quattro continenti, diciassette paesi, quindici capitali ha scoperto che il più delle volte quello che cerchi non è poi così lontano da casa.

Pubblicato: 14 Gennaio 2025 12:29

Lassù tira sempre un po’ di vento. Entra spirando tra gli alti merli della torre, attorno ai quali si inquadra l’azzurro del cielo. Avvicinandosi al parapetto di pietra, altri colori si aggiungono: principalmente il verde, nelle sue diverse gradazioni. Il verde intenso, scuro, dei boschi. Quello tenue dei pascoli, quello opaco della rada vegetazione che riveste i fianchi delle colline.

Lo sguardo può spingersi fino a un orizzonte lontanissimo e immenso, che sembra quasi di intuire la rotondità del pianeta sul quale ci troviamo. È il panorama che si gode dalla vetta della torre della Fortezza di Radicofani, eccezionale punto panoramico posto sulla vetta di un colle al margine meridionale della Val d’Orcia, in Toscana. Poco più sotto c’è il borgo vero e proprio, sviluppatosi attorno alla strada che da secoli lo attraversa: un classico borgo toscano, dalla caratteristiche eminentemente medievali.

Questo era l’antico confine tra lo Stato della Chiesa e il Granducato di Toscana e oggi è uno dei luoghi più belli da visitare in ogni stagione dell’anno nel sud della regione, peraltro insignito della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano e uno dei comuni che fanno parte del sito patrimonio mondiale UNESCO della Val d’Orcia. La Val d’Orcia è una delle zone più conosciute della Toscana. Un’ampia zona di campagna tra Siena e Grosseto, posta sul versante orientale del Monte Amiata. Qui, nel tempo, si è creato un elegante connubio di arte e paesaggio, capace di abbinare caratteristiche naturali di particolare bellezza a creazioni dell’uomo di grande ispirazione.

Radicofani Val D'Orcia Toscana
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Il borgo di Radicofani visto dalla Fortezza

Radicofani, uno dei gioielli di questo territorio, si trova all’estremità meridionale della provincia di Siena. Si raggiunge percorrendo l’autostrada A1 fino all’uscita di Chiusi-Chianciano Terme e percorrendo poi la Strada provinciale 478 per circa 30 chilometri. Alternativamente, percorrendo la Strada statale 2 Cassia fino all’uscita Radicofani/Chiusi, seguendo le indicazioni stradali per una decina di chilometri.

La Fortezza di Radicofani

La si vede da lontano, la Fortezza di Radicofani, fin da quando ci si avvicina al paese. Una rocca che da oltre mille anni domina la valle da una posizione privilegiata, imponente.

Si erge a strapiombo sul borgo, dominando tutto l’ambiente circostante e consentendo di spingere il proprio sguardo su una porzione di territorio davvero ampio. Una caratteristica che oggi conquista occhi e cuori dei visitatori, ma che nasce per una funzione prettamente utilitaristica: quella della difesa militare.

La sua posizione strategica l’ha resa, nel corso dei secoli, un luogo di continua contesa. Le prime testimonianze dell’esistenza di una struttura difensiva sul colle risalgono a prima dell’anno Mille (al 973, per l’esattezza) e da allora è sempre stata contesa dai diversi potentati che hanno interessato il territorio: il Papato, Siena, Orvieto. L’unica eccezione si ebbe alla fine del XIII secolo, quando il brigante Ghino di Tacco, una sorta di Robin Hood della Val d’Orcia, prese possesso della rocca e ne fece il proprio quartier generale. Ancora oggi Ghino è un personaggio rievocato a più riprese, una sorta di eroe locale.

Fortezza Radicofani Val D'Orcia Toscana
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L’imponente torre della Fortezza di Radicofani

Alla metà del Cinquecento divenne parte del Granducato di Toscana e venne ammodernata, per poi cadere in disuso nei secoli successivi. La grande torre che svetta possente verso il cielo è stata ristrutturata nel 1929, mentre sono della fine degli Anni Novanta i lavori di restauro che hanno consentito alla Fortezza di aprire al pubblico ogni proprio ambiente.

Oggi la Fortezza di Radicofani è una delle principali attrazioni della Val d’Orcia grazie alla sua straordinaria posizione panoramica sul bellissimo territorio che la circonda, consentendo allo sguardo di spaziare su Monte Cetona, sulla Val d’Orcia e sul Monte Amiata, sulle grigie crete che si aprono sui fianchi delle colline, sulle morbide alture coltivate a uliveta, sui pascoli, sui prati e sui boschi che compongono lo splendido quadro di questa porzione di Toscana.

La rupe sulla quale si trova la Fortezza tocca quota 896 metri, ma in cima alla torre si raggiungono i 1000 metri sul livello del mare. All’interno del castello si trova il Museo del Cassero, dove si possono ammirare reperti archeologici trovati nelle circostanze durante i lavori di restauro. Manufatti e altre testimonianze che vanno dall’epoca etrusca fino al Cinquecento.

Nel Museo si trova ricostruita la lunga storia della Fortezza e si può toccare con mano quella che era la realtà del bastione difensivo, percorrendone i passaggi sotterranei, le postazioni di tiro, i camminamenti sulle mura.

Il borgo di Radicofani

Radicofani Val D'Orcia Toscana
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Tra le vie di Radicofani

Strette stradine lastricate, edifici dalle mura in pietra a vista, solenni campanili e un’atmosfera ferma nel tempo: Radicofani.

Un borgo curato, dov’è piacevole passeggiare per i vicoli godendosi semplicemente la pace che infonde la bellezza del luogo, grazie a un bel patrimonio storico, artistico e architettonico.

La Chiesa di San Pietro è uno dei monumenti più rilevanti. L’edificio sacro risale alla metà del Duecento, come denunciano gli stilemi romanici sopravvissuti ai numerosi interventi di restauro e ricostruzione avvenuti nel corso dei secoli.

La bella facciata dal baricentro terreno, elegante e austera, fa da contraltare a un interno caratterizzato da ampi archi gotici e da colorate terrecotte della bottega di Andrea della Robbia.

Radicofani Val D'Orcia Toscana
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La Chiesa di San Pietro a Radicofani

Altri esempi di terracotta invetriata di grande livello, stavolta realizzati per mano dello stesso Andrea della Robbia, si trovano nella Chiesa di Sant’Agata, altro edificio religioso del centro storico del borgo. Una piccola chiesetta, stretta tra le abitazioni, con una facciata dimessa e una sola navata. All’altare maggiore si trova l’opera artistica di maggior vanto di Radicofani, la terracotta raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Francesco, Elisabetta d’Ungheria, Cristina di Bolsena e Lorenzo.

Tra gli edifici notevoli di Radicofani spicca anche il bel Palazzo Pretorio, con la sua facciata decorata di stemmi araldici.

Nei dintorni: il borgo di Contignano e Bosco Isabella

A poco più di 10 chilometri di distanza da Radicofani, ancora nel territorio della medesima amministrazione comunale, sorge il borgo di Contignano, un piccolo tesoro che merita di essere scoperto.

Contignano si trova su una collina, non lontano dalle rive del fiume Orcia, che dà il nome all’intera valle. Qui passa un tratto secondario della Via Francigena, che oggi contribuisce a mettere ancora questo luogo, un po’ laterale e dimenticato, sulla cartina geografica.

La sua posizione in disparte è anche il punto di forza di Contignano, che ha mantenuto la sua originalità, la sua atmosfera di rurale genuinità.

Il paese si divide in due: castello e borgo, ovvero il mastio attorno al quale si è sviluppata la vita medievale di Contignano e le sue principali vicende storiche (anche se si ritiene che l’insediamento nasca con una villa romana dei primi secoli dopo la nascita di Cristo) e il resto del paese, leggermente più in basso, poche case sparpagliate in una località che ospita non più di trecento abitanti.

Bella e ricca la Chiesa di Santa Maria Assunta, suggestiva la passeggiata tra i vicoli attorno al castello che sfociano in una caratteristica piazza signorile.

Gli amanti dei giardini non possono perdersi il Bosco Isabella, poco fuori dal centro di Radicofani. Si tratta di un giardino esoterico allestito nella prima parte del Novecento dalla famiglia Luchini. Odoardo Luchini fu garibaldino prima e senatore del Regno d’Italia poi, ma anche un grande appassionato di giardini. Dedico questo spazio alla moglie Isabella e alla figlia Matilde, pittrice affiliata al movimento artistico dei Macchiaioli.

Bosco Isabella è un oasi naturale realizzata da mano umana, un luogo perfetto per una rilassante e rigenerante passeggiata tra alberi poco comuni per il territorio, che al contempo nasconde significati massonici ed esoterici nella distribuzione della vegetazione, delle pietre e delle piccole costruzioni che lo caratterizzano. Dal 1983 il giardino è di proprietà del Comune di Radicofani e l’accesso è libero.