Toscana: primavera ad Asciano, il borgo delle Crete Senesi

Uno scrigno di tesori di arte medievale nel territorio con i paesaggi più suggestivi della regione, tra dolci colline, filari di cipressi e casali contadini

Foto di Lorenzo Calamai

Lorenzo Calamai

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Dopo quattro continenti, diciassette paesi, quindici capitali ha scoperto che il più delle volte quello che cerchi non è poi così lontano da casa.

Pubblicato: 28 Febbraio 2025 17:56

Pensare che quella che oggi è considerata una delle più grandi ricchezze della Toscana veniva chiamata in passato deserto. Non che nelle Crete Senesi, poco a sud-est di Siena, ci fosse un vero e proprio deserto, ma la particolare conformazione geologica e il massiccio utilizzo dei terreni per il pascolo aveva portato a una decisa erosione del terreno, con l’estensione delle aree compromesse per l’utilizzo agricolo da biancane e calanchi. Un’area non coltivabile e pertanto assimilata a un deserto.

Con il tempo il paesaggio di morbide colline antropizzate, diviso in appezzamenti geometrici scombinati solo dalle terre erose, è diventato la caratteristica distintiva di questo pezzo di Toscana. In primavera le morbide colline si coprono del verde brillante dell’erba appena nata, i cipressi sorvegliano il placido trascorrere del tempo, sinuose strade bianche si snodano lungo la campagna.

In mezzo a questo paesaggio paradisiaco sorge come una specie di oasi un borgo medievale di pietra e argilla: Asciano, il cuore delle Crete Senesi. Un paese dalle radici antichissime, che riesce a coniugare perfettamente la propria natura artistica con i panorami naturali circostanti, in un connubio esaltante.

Panorama delle Crete Senesi nei pressi di Asciano
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Panorama delle Crete Senesi

Cosa sono e dove si trovano le Crete Senesi

Per Crete Senesi si intende quella parte di territorio che sorge a sud est rispetto a Siena. Asciano, Buonconvento, Montalcino, Rapolano Terme sono i paesi a cui si fa solitamente riferimento con questo toponimo, che deriva dalla peculiare conformazione del paesaggio: qui tre milioni di anni fa, nel Pliocene, la terra era sommersa dalle acque di un gigantesco mare. Nel 2008, a pochi chilometri da Asciano, sono stati addirittura riportati alla luce i resti di una specie di delfino pliocenico.

Alla ritirata del mare, si è sedimentata sul terreno l’argilla che compone le dolci e ondulate colline e che emerge dal terreno in formazioni dovute all’erosione: biancane, bassi rilievi a forma di cupola dal caratteristiche colore bianco sporco, dovuto alla presenza di sali nell’argilla; calanchi, solchi a lama di coltello disposti parallelamente, dovuti al ruscellamento dell’acqua piovana sui fianchi delle colline.

Il paesaggio delle Crete Senesi è uno dei più belli della Toscana ed è spesso sinonimo delle attrazioni della regione al di fuori delle città d’arte. Colline brulle con alti alberi solitari a decorarli, ampi pascoli coperti solo di erba verde, casali contadini che punteggiano le alture, qualche tratto di bosco che popola gli avvallamenti tra i colli.

Crete Senesi in Toscana, vicino ad Asciano
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Quando torna la primavera le Crete Senesi tornano ad essere un trionfo di colori vivi

Si tratta di un territorio il cui aspetto varia di molto a seconda della stagione dell’anno in cui lo si visita: in estate l’ocra è il colore che domina, con le grandi balle di fieno che popolano i campi, il grano che assume la stessa colorazione delle crete; in autunno le foglie delle querce ingialliscono, mentre i cipressi rimangono nel loro verde perenne; in inverno la bruma copre gli avvallamenti tra le colline, mentre le vette spuntano come isole nel mare; in primavera tutto torna ad essere rigoglioso e verde, con gli appezzamenti agricoli che si ricoprono di vegetazione e i campi tornano ad essere coltivati.

Asciano, arte e cultura

In mezzo a questo splendido panorama sorge Asciano, un borgo medievale dall’anima artistica, fieramente ancorato alle proprie tradizioni.

L’origine del borgo è etrusca, come testimoniano gli scavi archeologici che hanno portato alla luce due grandi necropoli. Il periodo d’oro di Asciano, però, arriva nel Medioevo. Lo dimostra l’impianto del paese, con i vicoli curvi che compongono il centro storico, tra frammenti delle antiche mura, scorci, piazze e piazzette, palazzi storici.

Il luogo simbolo del borgo è la Basilica di Sant’Agata, una scenografica chiesa dalla facciata spoglia tipicamente gotica, affiancata da una maestosa torre campanaria sormontata da merli. L’interno, come la facciata, ha un aspetto austero, impreziosito da una bella collezione di opere d’arte del Cinquecento e del Seicento.

Asciano, la torre campanaria della Basilica di Sant'Agata
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La Basilica di Sant’Agata è il simbolo del borgo di Asciano

Passeggiando tra le viuzze del centro storico si giunge in Piazza del Grano, il centro della vita medievale del borgo. Il territorio di Asciano, con i suoi appezzamenti agricoli, era infatti in epoca medievale una sorta di granaio per Siena e le cittadine circostanti e quella che oggi è un piazza rettangolare decorata da una bella fontana fungeva allora da mercato cittadino. Ad un angolo della piazza sorge il Palazzo del Podestà, antica sede del governo di Asciano, decorato di stemmi araldici.

Da non perdere una visita a Palazzo Corboli, sede del Museo civico archeologico e d’arte sacra. Oltre ai reperti di epoca etrusca e romana, il museo è ospitato in una sede con splendide sale affrescate, già di per sé opere di pregio. Sfoggia inoltre una notevole collezione di opere pittoriche del Trecento e Quattrocento.

Gli amanti dell’arte non possono perdersi una visita alla Pieve di Sant’Ippolito, un edificio religioso sconsacrato un po’ in disparte rispetto al centro storico del borgo. Antichissima chiesa costruita già tre secoli prima dell’Anno Mille, la Pieve è decorata da uno splendido affresco che rappresenta una Madonna col Bambino in trono e i santi Ippolito e Cassiano. 

Dagli Anni Ottanta si suppone che l’opera sia stata realizzata dalla bottega del Pinturicchio nel momento in cui l’artista perugino era impiegato a Siena. Non solo: la figura di San Cassiano, l’unico rappresentato a guardare verso chi osserva l’affresco, sembra essere un autoritratto di Raffaello Sanzio, cresciuto proprio come apprendista di Pinturicchio. Il santo, infatti, corrisponde per raffigurazione e posa agli altri autoritratti compiuti da Raffaello in altre opere.

Nei dintorni di Asciano

Sarebbe però un errore limitarsi a visitare solo il centro storico e le adiacenze dello stesso nel momento in cui si visita Asciano.

Il borgo delle Crete Senesi sorge infatti in un territorio ricchissimo di splendidi panorami, testimonianze storiche, opere d’arte, attrazioni di ogni tipo.

Nella campagna tra Asciano e la frazione di Arbia, ad esempio, dal 1993 sorge un’opera di land art del francese Jean-Paul Philippe, il Site transitoireSi tratta di una sorta di portale in pietra che sorge nel bel mezzo di una strada bianca, sulla cima di una collina circondata da grandi campi coltivati. È una finestra: da una parte lo sguardo inquadra la frazione di Mucigliani, dall’altra si vede sullo sfondo Siena, tutt’intorno lo splendore del paesaggio.

Il giorno del solstizio d’estate il sole tramonta esattamente all’interno della cornice di pietra, dando vita a uno spettacolo ulteriore.

Le campagne circostanti sono lo scenario di una delle corse di ciclismo più suggestive della stagione professionistica, la Strade bianche, che si corre all’inizio di marzo. I corridori attraversano il territorio delle Crete Senesi per un totale di circa 200 chilometri prima di arrivare in Piazza del Campo a Siena, ma il clou della gara sta proprio nell’affrontare i tratti di percorso dove la strada è bianca, cioè sterrata, in mezzo a uno degli scenari più scenografici della Toscana.

La crescita di popolarità della Strade bianche ha incentivato il cicloturismo nella zona di Asciano e delle Crete senesi, che offrono tantissimi percorsi alla portata di tutti per vivere l’esplorazione del territorio in maniera lenta, ecologica, autentica.

Abbazia Monte Oliveto Maggiore
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Veduta aerea dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

Tra i luoghi da visitare nei dintorni di Asciano è imperdibile l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, monastero benedettino seduto sulla vetta di una collina dalla quale si domina l’area delle Crete Senesi. Fu fondata all’inizio del trecento da Bernardo Tolomei, rampollo di nobile famiglia senese disposto ad abbandonare una vita di lussi per dedicarsi a una di povertà ed eremitaggio. In realtà l’abbazia da lui fondata sarebbe diventato un rilevante centro religioso, culturale ed economico tra Quattrocento e Cinquecento, e oggi è una costruzione imponente che racchiude un gran numero di opere d’arte e sfoggia una architettura monumentale e ambiziosa.

Il Chiostro grande è forse il pezzo forte della visita all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, completamente affrescato da Luca Signorelli e Antonio Bazzi, detto il Sodoma, autore anche di gran parte delle altre opere che decorano il resto del complesso.