Toscana: Montescudaio, borgo delle colline con vista mare

Alla scoperta dell'antica cittadella fortificata, sentinella della Val di Cecina. Gode di una vista panoramica verso il Tirreno e sull'Arcipelago toscano

Foto di Lorenzo Calamai

Lorenzo Calamai

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Dopo quattro continenti, diciassette paesi, quindici capitali ha scoperto che il più delle volte quello che cerchi non è poi così lontano da casa.

Pubblicato: 27 Febbraio 2025 13:07

Tra le cime del Poggio di Montieri e delle Cornate di Gerfalco nasce il fiume Cecina. Il suo corso si snoda per poco più di 70 chilometri prima di chiudersi dolcemente con l’ingresso nel Mar Tirreno a Marina di Cecina, località balneare sulla costa della Toscana.

Le sue acque scorrono attraverso una splendida valle, omonima, circondata da verdi colline. I morbidi rilievi della Val di Cecina sono punteggiati di piccoli borghi, nati nel cuore del Medioevo con la funzione di insediamenti militari a protezione dell’entroterra dalle minacce che potevano abbattersi sul litorale, ma che con il tempo si sono trasformati in splendidi e privilegiati belvedere su uno dei tratti più belli della costa occidentale italiana.

Ne è un esempio supremo il borgo di Montescudaio, paese di circa duemila abitanti adagiato sul cucuzzolo di una morbida collina, con l’anima ancora saldamente legata all’entroterra ma uno slancio deciso verso il mare.

Conferisce un senso di interezza, questo connubio fra la natura collinare del luogo, che ha alle spalle rilievi più alti e di fronte l’Arcipelago toscano, che appare all’orizzonte nelle giornate più terse. Un luogo speciale da visitare alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera, quando il primo sole, rinvigorito dal volgere della bella stagione, scalda le pietre degli antichi edifici, ma al tempo stesso regala limpide giornate dove lo sguardo può perdersi in tutto lo spettacolo circostante.

Toscana: il borgo di Montescudaio in Val di Cecina con la sua Torre civica
Fonte: iStock
La Torre civica di Montescudaio e i tetti del borgo

Montescudaio: cenni storici

Sebbene la zona di Montescudaio fosse abitata fin da tempi preistorici, l’origine della cittadina si fa risalire alle prime testimonianze scritte risalenti al IX secolo. L’antica famiglia toscana dei Della Gherardesca, di origine longobarda, costruì infatti un castello attorno al quale si formò il primo agglomerato del borgo odierno. Nelle vicinanze, inoltre, era stato fondato nello stesso periodo una abbazia di suore benedettine.

Nel Quattrocento Montescudaio si costituì in Comune, sottraendosi al dominio nobiliare. Questa forma di governo proto-democratica sarebbe rimasta in vigore per due secoli, prima che Montescudaio fosse ceduta come feudo ai marchesi Ridolfi nel 1648. Entrata a far parte del Granducato di Toscana nel 1737, la cittadina fu gravemente danneggiata da un terremoto nel 1846. La parte più antica del castello riportò numerosi crolli, e l’antica abbazia di Santa Maria finì distrutta.

Ci volle circa un decennio per ricostruire Montescudaio, riportandola alla bellezza piccola, rurale e panoramica che ancora oggi accoglie il visitatore. Un fascino che è quello, comunque, del periodo medievale, anche se oggi la natura difensiva e militare con la quale il paese è nato rimane un passo indietro rispetto alla potenza estetica del connubio tra l’architettura e la posizione panoramica del luogo.

Montescudaio: cosa vedere

La terrazza panoramica del borgo di Montescudaio in Toscana
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Montescudaio: vista dalla terrazza panoramica

Ancora oggi Montescudaio è un borgo aggrappato attorno alla sua acropoli, costituita dalle imponenti mura medievali.

Via del Borgo e via del Castello passano attorno alla fortificazione, dove le mura di cinta raggiungono addirittura i 15 metri di altezza. Al castello medievale si accede in corrispondenza della Torre civica, risalente al XII secolo, che con il suo orologio domina la parte centrale di Montescudaio ed è un po’ il simbolo del centro storico.

Da questa parte sopraelevate del paese si gode per prima cosa di una piacevole vista sui tetti delle case che compongono il borgo, con il rosso intenso dei coppi di terracotta che fa bella mostra di sé. Percorrendo il largo camminamento delle mura si giunge al luogo chiave della visita a Montescudaio: la grande terrazza panoramica sul lato occidentale offre una vista splendida che dalle colline circostanti si lancia verso il blu intenso del Mar Tirreno.

Qui nelle giornate terse e luminose le sagome della piccola isola della Gorgona, a destra di chi guarda, e dell’isola di Capraia, più a sinistra, appaiono chiare e ben distinte al largo. Oltre l’Arcipelago Toscano, se si è fortunati, nella giornata giusta si può addirittura individuare la punta settentrionale della Corsica (Capo Corso) dietro Capraia.

Il momento più suggestivo per trovarsi nell’ampio piazzale pavimentato è quello del tramonto. Il sole infatti cala all’orizzonte, incendiando il mare e il cielo in una miriade di colori diversi (rosa, arancio, rosso, blu, viola, indaco) e accentuando il contrasto delle isole dell’Arcipelago toscano rispetto alla tavola marina sulla quale giacciono.

L'isola di Capraia vista dal borgo di Montescudaio
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L’isola di Capraia vista dal borgo di Montescudaio qualche minuto dopo il tramonto

Alle spalle della terrazza panoramica principale, ombreggiata da una fila di alberi, si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta. Si tratta dell’edificio religioso ristrutturato a metà dell’Ottocento, dopo il terremoto. Tuttavia la chiesa ha preso tale denominazione che in precedenza apparteneva alla già citata abbazia benedettina fondata prima dell’Anno Mille e i cui resti sono oggetto di recenti scavi archeologici nella campagna attorno a Montescudaio.

Una passeggiata per i vicoli e le viuzze nei dintorni porta alla scoperta di un borgo medievale dall’atmosfera semplice, genuina e silenziosa. Un contesto fuori dal tempo dal quale assorbire l’incanto della vita lenta, di una parziale disconnessione dal caos della quotidianità. Non mancano, sul versante settentrionale del borgo, altre piccole terrazze e panorami che si offrono da piccoli belvedere che, invece di essere rivolti verso il mare, consentono di apprezzare la bella campagna circostante, tra boschi, vigne, ulivi e casali.

Val di Cecina: i tesori della tavola

Proprio la campagna circostante il borgo è uno dei tesori di Montescudaio. Numerosi sentieri la attraversano partendo dalle porte del paese e andando a esplorare le colline circostanti: sono percorsi ideali per le giornate primaverili, quando la natura esplode in tutto il suo splendore e il contrasto visivo tra il verde e l’ocra della natura e il blu del mare in lontananza regala il meglio.

Nei boschi intorno al paese si trovano altre testimonianze del passato: la Badia, ovvero le già citate tracce dell’abbazia benedettina, ma anche tracce di antichi acquedotti, tabernacoli e piccole cappelle sono disseminate lungo i percorsi che è possibile affrontare.

Vigne nei dintorni di Montescudaio
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Vigne nei dintorni di Montescudaio

I dintorni di Montescudaio e, più in generale, l’intera Val di Cecina, regalano inoltre alcuni eccellenti prodotti enogastronomici.

L’amministrazione comunale è infatti tra i fondatori dell’associazione Città del Vino e fa parte delle organizzazioni Città dell’Olio e Città del Pane. Montescudaio ha inoltre una propria denominazione d’origine controllata per quanto riguarda il vino.

Ne danno bella mostra di sé le vigne e gli uliveti che si incontrano esplorando i dintorni del borgo e degli altri paesi vicini. Una visita a una delle tante aziende vitivinicole del territorio è un modo ideale per completare un itinerario di visita a Montescudaio.