Viaggiare con il “mood food”, il cibo che ti porta in giro per il mondo

Ci sono cinque alimenti che non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta per essere sempre di buonumore

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Se c’è una cosa che si impara viaggiando, tra le tante altre, è l’alimentazione. Ogni Paese, ogni cultura, ogni latitudine ha delle sue particolarità, che si apprendono solo provando la cucina locale. Ci sono ingredienti che non sono presenti nella nostra cultura e che, invece, si scoprono essere fondamentali e che dovremmo quindi imparare a inserire nella nostra routine quotidiana.

Se è vero,come sosteneva già a metà del 1800 il filosofo tedesco Feuerbache, che “Siamo quello che mangiamo”, le scelte alimentari che facciamo quotidianamente hanno una grossa influenza sul nostro corpo e anche sul nostro umore. È quanto sostiene l’esperta nutrizionista Eve Persak del COMO Shambhala, un meraviglioso resort di lusso che si trova a Ubud, Bali, e che da anni collabora come consulente nutrizionista per le strutture del gruppo COMO Hotels and Resorts, le cui ricette sono state raccolte nel libro “The Pleasures of Eating Well.

Secondo Eve, in questo momento in cui è facile cadere nella depressione (ma in generale), per iniziare a pensare positivo, ci sono cinque alimenti che non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta. Si chiamano “mood food” proprio perché influenzano il nostro umore in modo positivo. Ecco quali sono.

1. I semi di zucca

Questi piccoli semi hanno un’importanza enorme sul nostro umore. Sembra abbiano la maggior concentrazione naturale di triptofano, un aminoacido essenziale alla produzione di serotonina meglio conosciuta come “ormone del buonumore”. La serotonina aiuta ad alleviare l’ansia e a sprigionare quella sensazione di contentezza. I semi di zucca hanno anche un alto tasso di zinco e di selenio, anch’essi molto importanti in quanto la carenza di questi due antiossidanti vengono spesso associati ad un alto tasso di depressione. Ma i semi di zucca ho anche un effetto calmante in quanto ricchi di magnesio: una porzione di 30 grammi soddisfa più di un terzo del nostro fabbisogno giornaliero contribuendo alla qualità del sonno e al rilassamento muscolare.

2. La soia

Come i semi di zucca, anche la soia aiuta nella produzione di serotonina. Aiuta anche a sintetizzare la dopamina che abbonda in un altro aminoacido che forma le proteine dell’organismo umano, la tirosina, con il 171 per cento del valore quotidiano in soli 100 grammi. La soia apporta benefici anche in altre forme: sotto forma di fagioli ha un alto tasso di folato (i livelli troppo bassi di folato sono collegati alla depressione). I cibi a base di soia fermentata, come il miso giapponese, il tempeh (una sorta di tofu) o il natto che si abbina solitamente al riso in Estremo Oriente sono ottimi per l’intestino e, secondo alcune recenti ricerche, il corretto bilanciamento della flora batterica può influenzare il buonumore.

3. Il pesce d’acqua fredda

Per pesce d’acqua fredda s’intende il salmone o il tonno, quei pesci che contengono più omega-3 (acidi grassi essenziali utili per prevenire e curare le malattie cardiovascolari e il colesterolo) di quelli d’acqua calda, come per esempio la trota o la spigola. Questi acidi sono fondamentali per le attività mentali. Questi pesci sono anche fondamentali per una dieta ricca di Vitamina D, senza la quale si possono sviluppare problemi di sonno e di depressione. Bastano 100 grammi di entrambi tonno e salmone per soddisfare l’apporto giornaliero di triptofano che sviluppa la produzione di serotonina. Il salmone fornisce anche il 130 per cento del fabbisogno di tirosina che serve per la produzione di dopamina, mentre il tonno fornisce il doppio del fabbisogno di selenio, un minerale che, in assenza, è legato al malumore.

4. La banana

Le banane sono ricche di carboidrati e di Vitamina B6 e sono in grado di aiutare il corpo a processare gli aminoacidi responsabili dell’umore come il triptofano e la tirosina. I carboidrati accelerano il trasporto di queste componenti nei tessuti cerebrali, dove la Vitamina B6 sviluppa la produzione di serotonina e di dopamina. Le banane più giovani, quelle che sono ancora un po’ verdi, hanno anch’esso proprietà prebiotiche in grado di stimolare la flora batterica e la digestione e migliorare la salute mentale e l’umore.

5. Il cioccolato fondente (o cacao)

Il cioccolato fondente contiene polifenoli, magnesio e anandamide (o AEA, un neuro-modulatore che simula gli effetti dei composti psicoattivi presenti nella cannabis), tutte sostanze che hanno effetti rilassanti. Quest’ultima, in particolare, è conosciuta anche come “molecola della beatitudine” in quanto attiva gli stessi recettori della marijuana. Aiuta il corpo a produrre endorfine, lo stesso composto che produce il cosiddetto “sballo del runner”, una sensazione di euforia riscontrata da molti atleti durante la pratica sportiva prolungata. Il cioccolato fondente contiene anche una modesta quantità di caffeina, sufficiente a tenere su senza però stimolare troppo.

Gli studi dimostrano che una dose quotidiana di cioccolato fondente può ridurre lo stress e l’ansia per un periodo di almeno due settimane. L’importante è che non si superi la dose giornaliera di 30 grammi e che si sia certi che il cioccolato sia di buona qualità. Meglio optare per del cioccolato non tostato e con più dell’80% di cacao per avere gli antiossidanti migliori ed effetti positivi sull’umore.