Agli italiani piace la vacanza in agriturismo

L'identikit del turista che cerca di trascorrere vacanze e weekend lontano dallo smog e dal traffico cittadino

L’agriturismo è una formula di vacanza e relax sempre più richiesta. Trascorrere un tranquillo weekend lontano dallo smog e dal traffico cittadino sembra essere infatti il sogno di molti. A stilare l’identikit del turista di campagna italiano ci ha pensato Toprural.com, che ha presentato in esclusiva per l’Italia i risultati dello studio “La Radiografia del Turista Rurale 2009 – Italia”, prima ricerca ad analizzare nel nostro Paese il fattore “domanda” nel settore del turismo rurale.

DATI – Dalla ricerca, condotta su un campione di 947 interviste, è emerso che i viaggiatori rurali (l’85% degli intervistati) hanno un’età compresa tra i 25 e i 54 anni, sono laureati per il 38%, diplomati per il 47%, e il 57% sono donne. Il tipico turista rurale italiano sceglie di alloggiare in un agriturismo 3,6 volte l’anno, per dei soggiorni che registrano la durata media di 4,3 giorni. La maggior parte di loro vive in una metropoli: più è grande la città, più cresce la voglia di andare in campagna a trascorrere un fine settimana.

SOGGIORNO – Lo studio ha messo in risalto che la vacanza rurale si concentra durante i week-end (il 56%), i ponti (51%) e l’estate (41%). Si opta poi per trascorrere un soggiorno agreste in coppia (56%), con gli amici (28%). Da una vacanza in campagna ci si aspetta tranquillità, contatto con la natura, servizi, buon rapporto qualità prezzo ma anche un atteggiamento positivo da parte del gestore. Più di un italiano su 4, il 27%, prenota la vacanza in agriturismo a meno di una settimana dalla partenza; in media le prenotazioni avvengono 26,2 giorni prima. La spesa media, per persona a fine settimana, ammonta a 172,4 euro, di questi quasi 97,8 euro sono dedicati a coprire la sola spesa di affitto. Il turista italiano è diviso sulla percezione del prezzo di affitto in un agriturismo. La metà degli intervistati crede che si tratti di un prezzo basso o molto basso, poco meno della metà (il 49%) crede, invece, che si tratti di un prezzo alto o molto alto. Le caratteristiche di un agriturismo più apprezzate sono la pulizia (“molto o abbastanza importante” per il 97% delle persone), la tranquillità e il prezzo (in entrambe i casi per il 96%). Meno rilevanti la presenza di Spa e di centri benessere, “molto o abbastanza importanti” per il 46% degli intervistati, e i servizi «extra» (maneggio, escursioni, corsi, etc.), scelti dal 53%.

VINCE L’ONLINE – Per la ricerca di alloggi Internet è la risorsa primaria. Per trovare strutture l’89% si affida alla Rete e il 44% ai suggerimenti di amici e famigliari, invece, per prenotare, il 65% preferisce l’e-mail, il 64% il telefono e il 40% l’on-line. In agenzia va solo il 5%. Nella scelta dell’agriturismo risultano fondamentali i servizi, preferiti dal 69%, le foto (56%), i suggerimenti (42%) e le opinioni (38%).

COSA SUCCEDE IN FRANCIA E SPAGNA – La Rispetto al turista francese e spagnolo, quello rurale italiano ha avvertito maggiormente gli effetti della crisi economica e, di conseguenza, ha modificato le proprie abitudini. Ben il 73% degli intervistati è corso ai ripari, contro il 63% degli spagnoli e il 57% dei francesi, anche se i nostri connazionali continuano a essere quelli che spendono di più: in media 172,40 euro a persona per week end, contro i 148 euro dei francesi e i 157 euro degli spagnoli. Un’abitudine tutta italiana è di fidarsi molto del parere di amici e conoscenti a differenza dei “colleghi” transalpini e iberici. In Italia consigli e suggerimenti di amici e parenti influenzano la scelta in proporzione maggiore (42%) rispetto alle opinioni e recensioni di altri turisti che si possono incontrare sui siti web di settore (38%). In Spagna e in Francia, invece, ci si fida più delle opinioni e recensioni trovate in Internet, preferendo questo strumento ai consigli di parenti. Infatti, in Spagna il 55% preferisce affidarsi a opinioni sulla Rete, mentre il 48% segue i consigli di conoscenti. In Francia stessa tendenza (37% in Rete, 31% conoscenze). Interessante anche le modalità di scelta di pronotazione. Gli italiani (40%) sono, insieme agli spagnoli (42%), più portati all’utilizzo di Internet, mentre, i francesi lo utilizzano meno (28%). Infine, una riflessione sull’età. La Spagna detiene il primato del turismo giovane perché la maggioranza dei turisti rurali iberici ha tra i 25 e i 34 anni. In Italia il tipico turista rurale ha dai 35 ai 44 anni. In Francia tendenza contraria: la maggior parte dei turisti rurali transalpini ha più di 45 anni.