A Gambarie si scia sull’Aspromonte con vista mare

Il Sud Italia è sempre più bianco. Chi vuole sciare, quindi, non deve fare altro che andare in Calabria

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

I cambiamenti climatici giocano brutti scherzi. Al Nord la neve stenta ad arrivare, mentre il Sud Italia è sempre più bianco. Chi vuole sciare, quindi, non deve fare altro che andare in Calabria.

A Gambarie d’Aspromonte, d’inverno, le piste sono innevate naturalmente. Gambarie è la prima stazione sciistica del meridione, famosa per le piste, per gli impianti di risalita da poco rinnovati, per l’ambiente naturale in cui si trova, per i paesaggi suggestivi che la circondano e per le strutture alberghiere. Vicinissima a Reggio Calabria, dista solo 35 chilometri dalla città. Tanto da essere frequentata fin dagli Anni ’50. Nel 1956, infatti, vi fu costruita la prima seggiovia del Sud Italia con la prima pista da sci. Vent’anni fa sono state aperte due nuove seggiovie e due sciovie.

Nonostante i forte sviluppo, questa località è rimasta intatta ed è un bell’esempio di perfetta simbiosi tra natura e straordinario paesaggio circostante.

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La stazione si trova a 1.400 metri d’altitudine sul livello del mare, nel massiccio dell’Aspromonte. Mare che si vede benissimo all’orizzonte mentre si scia. Dalle piste, infatti, si vedono lo Stretto di Messina, le isole Eolie e pure l’Etna che, quando erutta, è un vero spettacolo. Un contesto davvero unico, insomma, che neppure le Dolomiti possono regalare.

Sono 11 i km di piste da sci di varia difficoltà sul monte Scirocco (una blu, tre rosse e una nera), con un dislivello massimo di 400 metri. La seggiovia funziona tutto l’anno. Sì perché Gambarie è anche una meta di vacanze estive.

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Dal paese, attraverso numerosi sentieri escursionistici segnalati, è possibile raggiungere molti luoghi di interesse naturalistico tra cui le spettacolari cascate del Maesano, l’ex base americana di Nardello, la cima di Montalto, la più alta dell’Aspromonte a quasi 2mila metri, il Monumento di Nino Martino – uno strano agglomerato di rocce originato, secondo la leggenda, dai sassi fatti cadere dai viandanti nel luogo in cui perse la vita il celebre brigante calabrese – e il Santuario della Madonna di Polsi, in dialetto “A Madonna dâ Muntagna”, luogo di pellegrinaggio che nasconde anche qualche mistero.

Gambarie è alle porte del Parco Nazionale dell’Aspromonte, che proprio dalla grande montagna prende il nome. Un’area protetta tra le più importanti d’Italia, sia per estensione sia per valore naturalistico, faunistico e paesaggistico.

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