Connecting flight: quando leggete la scritta in aeroporto

I connecting flight o scali: ecco che cosa bisogna sapere

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Redazione

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Molto spesso per raggiungere una destinazione utilizzando l’aereo, capita di dover cambiare più voli. Con il termine connecting flight, ovvero volo in coincidenza in italiano, viene appunto indicato il fatto che l’aereo sul quale viaggiamo non giungerà direttamente a destinazione ma effettuerà uno o più scali intermedi. Le ragioni per le quali vengono scelti i connecting flight possono essere molteplici: in primo luogo la meta da raggiungere è lontana e quindi l’aereo è costretto a tappe intermedie per rifornire il serbatoio; possono poi non esserci voli diretti dal luogo di partenza alla destinazione e infine può capitare che, invece, scegliere il percorso senza scali sia più costoso che decidere di effettuare delle soste.

Solitamente con i connecting flight, la compagnia aerea fornisce un unico biglietto a meno che non venga effettuato un viaggio con operatori differenti. Per quanto riguarda la gestione dei bagagli, bisogna prestare attenzione che peso e dimensioni delle valigie rispettino i valori della compagnia che impone limiti più restrittivi. Questo per evitare di incorrere a metà viaggio in sanzioni.

Il trasporto dei bagagli da un aereo all’altro invece varia a seconda dell’aeroporto: ci sono scali in cui i passeggeri devono ritirare le proprie valigie, per poi riconsegnarle personalmente agli addetti aeroportuali, i quali provvederanno a reindirizzarli sull’aereo giusto, mentre in altri scali, la procedura di smistamento e reimbarco bagagli non coinvolge direttamente i viaggiatori. Sicuramente far ritirare le valigie ai passeggeri, è un modo per assicurarsi che queste non vengano perse durante i vari cambi di aereo o spedite a destinazioni errate.

A seconda poi dello scalo, può capitare che i passeggeri siano sottoposti nuovamente ai controlli. Questa scelta è a discrezione dell’aeroporto ma, solitamente, negli Stati Uniti sono più restrittivi in materia di sicurezza, e tendono comunque a ripetere i controlli, soprattutto ai viaggiatori provenienti da paesi stranieri. Se da un lato lo scalo può offrire ai passeggeri la possibilità di sgranchirsi le gambe e passare un po’ di tempo non in aereo, può essere fastidioso nel caso in cui i due voli siano a distanza molto ravvicinata. Nel caso si dovesse ritirare il bagaglio e ripetere i controlli, si può rischiare, infatti, di perdere troppo tempo, e dover correre per poter salire in orario sul secondo aereo.

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