Alte scogliere brulicanti di uccelli, promontori frastagliati, brughiere desolate, cascate…e casette con i tetti ricoperti d’erba, talmente belle che sembra di essere in un film del Signore degli Anelli. Chiunque abbia viaggiato alle Isole Faroe avrà notato che molte abitazioni locali presentano un tetto con un fitto strato di erba che si sposano alla perfezione con il paesaggio di queste terre remote e solitarie. Questa tipologia di casa è un esempio perfetto di bioedilizia presente soprattutto nei paesi nordici come Islanda, Norvegia, Scozia e, appunto, nelle Isole Faroe.
La copertura d’erba sui tetti è una pratica tradizionale molto diffusa per la protezione dal freddo e dalle piogge perché capace di trattenere il calore all’interno dell’edificio, creando un ottimo sistema di coibentazione. Le case vengono costruite utilizzando materiali naturali: pietra e travi in legno per la struttura e il manto d’erba per il tetto, così da migliorare il comfort abitativo all’interno e avere un basso impatto ambientale.
Breve storia dei tetti dal manto verde
Quando sono comparse le prime case con i tetti verdi sulle Isole Faroe? Per scoprirlo dobbiamo tornare indietro agli insediamenti vichinghi del IX e X secolo. Per sopravvivere e adattarsi a un ambiente ostile, contraddistinto da piogge frequenti e carente di materiali da costruzione come quello dell’arcipelago, gli abitanti si ingegnarono andando a progettare e creare queste coperture, divenute ben presto un tratto distintivo dell’architettura locale.
Il manto erboso offrì loro diversi vantaggi. In primis rappresentò un ottimo isolante termico in quanto riusciva a tenere il calore all’interno e ridurre la necessità per altre soluzioni di riscaldamento. Inoltre, grazie alle sue proprietà impermeabili, creava una barriera naturale contro le infiltrazioni d’acqua, proteggendo le abitazioni dalle piogge abbondanti tipiche del territorio. Oltre alla loro funzionalità, infine, i tetti con manto erboso assumevano un importante valore simbolico, rappresentando l’armonia tra l’uomo e la natura e la profonda connessione degli abitanti con la propria terra.
La tradizionale copertura durò a lungo, almeno fino al XVIII secolo, quando iniziarono a comparire i tetti con le tegole al posto di quelli “verdi”. Le lamiere e i materiali moderni hanno così finito per prendere lo spazio dell’erba, ma l’originario rivestimento ecologico non è andato completamente perduto, al contrario. Negli ultimi anni si è affermato nell’arcipelago grazie alla formazione di un movimento attivo dedicato alla ripresa e alla conservazione delle antiche usanze.
I villaggi delle Isole Faroe dove trovare i tetti verdi più belli
In un’epoca di sensibilizzazione sempre maggiore verso le tematiche ambientali, i faroesi hanno capito che possono sfruttare i tetti erbosi per richiamare i turisti. Per questo motivo, l’arcipelago è diventato anche una meta prediletta dagli amanti dell’ecoturismo grazie a una sorprendente integrazione tra l’ambiente, l’architettura e l’uomo. Non è un caso che la principale struttura culturale dell’arcipelago, la Nordic House, abbia il proprio tetto completamente ricoperto d’erba, come vuole la tradizione. Dove sono i villaggi dove vedere e fotografare i tetti verdi più belli?
Da non perdere sono sicuramente Kirkjubøur, un villaggio storico che ospita le rovine della cattedrale di San Magno, Saksun, famoso per le sue case tradizionali affacciate sul fiordo di Tjörnuvík e la capitale Tórshavn, la quale ospita diverse case con tetti verdi tra cui il Parlamento faroese e la Nordic House.