Laghi di Prespa, l’eden nascosto tra Albania, Grecia e Macedonia

I Laghi di Prespa, tra Grecia, Albania e Macedonia, offrono natura incontaminata, villaggi tranquilli e attività all'aperto lontano dal turismo di massa

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

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C’è un angolo d’Europa dove il tempo sembra scorrere in maniera diversa rispetto a come siamo abituati, in cui tre Paesi si stringono attorno a un paesaggio che sa di silenzio, acque immobili e natura senza confini. I Laghi di Prespa, sospesi tra Albania, Grecia e Macedonia del Nord, non compaiono spesso nelle liste delle mete imperdibili, e forse è proprio questo il loro punto di forza. Niente resort o folle, ma solo villaggi semi addormentati, pellicani che sorvolano le acque turchesi e sentieri che si perdono tra colline punteggiate di mandorli e antichi monasteri.

Dove si trovano i Laghi di Prespa

Incastonati tra le montagne dei Balcani, i Laghi di Prespa si trovano in una posizione unica nel loro genere: tra Albania, Grecia e Macedonia del Nord. Si dividono in due specchi d’acqua distinti, il Grande Prespa e il Piccolo Prespa, collegati tra loro da un sottile canale naturale. Il Lago di Prespa Grande è il più esteso e lambisce le sponde di tutti e tre i Paesi, mentre il Piccolo Prespa si trova quasi interamente in territorio greco, a pochi passi dal confine albanese.

Situati a circa 850 metri di altitudine, questi laghi sono tra i più alti della penisola balcanica e sono abbracciati da rilievi che li proteggono. A differenza delle classiche destinazioni turistiche lacustri, qui non ci sono città caotiche o porti affollati, ma villaggi sonnolenti, riserve naturali e un’atmosfera sospesa.

Cosa fare in estate ai Laghi di Prespa

In estate, i Laghi di Prespa offrono un’esperienza unica per chi cerca natura autentica, silenzio e un contatto diretto con una regione rimasta fuori dai grandi circuiti turistici. Ospitano una biodiversità straordinaria, tra cui il più grande santuario di pellicani ricci al mondo e oltre 260 specie di uccelli.

Il lato greco è perfetto per escursioni e visite culturali. Da non perdere, per esempio, è l’isola di Agios Achillios, raggiungibile a piedi grazie a un ponte galleggiante, in cui si possono esplorare le rovine di una basilica bizantina del X secolo. Dal villaggio di Psarades partono le barche tradizionali che attraversano il Lago Grande per mostrare antiche chiese rupestri nascoste tra le rocce.

I sentieri di trekking sono numerosi e ben segnalati, adatti anche a chi non è esperto, e offrono viste mozzafiato sui laghi e sui villaggi tradizionali, come Agios Germanos, dove si possono gustare piatti tipici come fagioli giganti, trote fresche e tsipouro locale. Una curiosità che solo gli abitanti conoscono: la Society for the Protection of Prespa, con sede proprio qui, organizza percorsi tematici e sessioni di birdwatching guidate anche in inglese.

Chi ha tempo può anche raggiungere l’isola macedone di Golem Grad, nota come “Snake Island”, per le sue rovine archeologiche e l’ecosistema particolare. I costi per queste esperienze sono contenuti (le gite in barca vanno dai 10 ai 15  euro), ma il vero limite della zona è la scarsa presenza di servizi: i trasporti pubblici sono ridotti, ci sono poche strutture ricettive e la copertura telefonica è debole.

Meglio quindi essere organizzati con auto a noleggio, mappa offline, acqua e cibo al seguito. Come bonus, a luglio si tiene anche il Prespa Lake Festival, con concerti e iniziative culturali che danno un assaggio della vita e delle tradizioni locali.

Nei Laghi di Prespa, tra le altre cose, si può fare il bagno ma serve un po’ di attenzione. Durante la bella stagione, le acque si scaldano abbastanza da essere piacevoli (intorno ai 20–21 °C), rendendo possibile una nuotata rinfrescante, soprattutto nei tratti sabbiosi e tranquilli come quelli di Dupeni o Slivnica, sulla sponda macedone.

Parliamo di spiagge poco battute, il top se si cerca silenzio e relax. Megali Prespa, il lago più grande, è generalmente il più pulito e adatto alla balneazione. Tuttavia, in alcune zone, specialmente nel Lago Piccolo, possono verificarsi fioriture algali o presenza di cianobatteri, quindi meglio evitare quei tratti se l’acqua non sembra limpida.

Essendo un’area protetta, ci sono regole da seguire: niente saponi, rifiuti o comportamenti che possano disturbare l’ecosistema. Meglio portare con sé scarpette da scoglio, perché in certi punti i fondali sono fangosi o pieni di sassi.

Cosa fare in inverno ai Laghi di Prespa

Soddisfazioni si possono avere anche in inverno, stagione che trasforma i Laghi di Prespa in un paesaggio silenzioso e surreale, dove la natura si mostra nella sua veste più austera e affascinante. Le montagne intorno si coprono di neve e l’aria frizzante regala panorami mozzafiato, ideali per chi ama la quiete e vuole staccare davvero la spina.

A pochi chilometri di distanza si trova il Vigla–Pisoderi Ski Center, una delle località sciistiche più apprezzate della zona, con piste ben curate, rifugi accoglienti e anche qualche après-ski dove riscaldarsi dopo una giornata sulla neve. Ma il vero fascino invernale di Prespa è nelle esperienze più autentiche: le passeggiate lungo i sentieri innevati che partono da villaggi come Agios Germanos, in cui  si incrociano chiesette bizantine, vecchi mulini e scorci da cartolina, o la pesca sul ghiaccio, un’attività ancora praticata dai locali e che, se capita l’occasione giusta, si può provare affiancati da chi la conosce da generazioni.

È un’esperienza diversa, lontana dal turismo di massa. Di contro, va detto che i servizi in inverno sono ancor più ridotti, non tutti i ristoranti o gli alloggi sono aperti, il freddo è pungente e bisogna essere ben equipaggiati (scarponi, abbigliamento tecnico e magari anche una torcia frontale per non farsi sorprendere dal buio). I costi, per fortuna, sono contenuti: le escursioni guidate si aggirano sui 10–20 euro, ma molte cose si possono fare in autonomia.

Una piccola chicca da non perdere: vale la pena fermarsi in silenzio lungo la riva, perché se si è fortunati si possono avvistare i pellicani svernanti librarsi bassi sull’acqua ghiacciata, un’immagine rara e potente che da sola vale il viaggio.

Come arrivare

Arrivare ai Laghi di Prespa non è difficile, ma serve un po’ di organizzazione:

  • Versante greco: è il più accessibile e si parte solitamente da Salonicco (circa 3 ore e mezza in auto), attraversando strade panoramiche che salgono verso Florina e poi scendono dolcemente verso la regione montuosa di Prespa;
  • Lato albanese: si può partire da Korçë (a poco più di un’ora), lungo una strada di montagna che regala vedute spettacolari e villaggi sospesi nel tempo;
  • Lato macedone: è raggiungibile da Resen, e offre un accesso tranquillo e meno battuto.

In tutti i casi, è consigliato viaggiare in auto (meglio se a noleggio) perché i collegamenti pubblici non sono frequenti, soprattutto fuori stagione. Se si è in camper o moto, occorre preparasi a curve, salite e pochi distributori. Tuttavia, una volta arrivati si viene ripagati dal silenzio e uno dei paesaggi più autentici dei Balcani.