L'Islanda, situata nell'Atlantico settentrionale, a metà strada tra la Groenlandia e le Isole Faroe, costituisce il punto più occidentale d'Europa e rappresenta uno dei Paesi più grandi dell'area nordica, seconda solo alla Norvegia.
Essendo un’isola, non ha confini terrestri con altri Stati: è circondata dalle acque del Mar di Groenlandia e dell’Oceano Atlantico. La sua superficie si estende su circa 103.000 km² e ospita una popolazione di poco più di 380.000 abitanti.
La capitale è Reykjavík, il centro economico e culturale del Paese, mentre altre città e cittadine importanti includono Akureyri, Keflavík, Husavik, Vík í Mýrdal e Hafnarfjörður.
Storia dell’Islanda
Terra geologicamente giovane, formata non più di 20 milioni di anni fa, come testimonia la sua ancora vigorosa attività vulcanica, è stata abbandonata e disabitata fino a qualche centinaio di anni fa.
Denominata Thule già ai tempi dei greci, negli scritti nel mercante Pitea che ne parla come di un’isola leggendaria e magica, la sua scoperta esatta è incerta, attribuita ai monaci irlandesi nel 7° secolo o ai Normanni. Nel 874, l'Islanda fu colonizzata dai Norvegesi, guidati da Ingolfur Arnarson che fondò Reykjavik. Successivamente, l'isola fu colonizzata da Irlandesi e Scozzesi, e nel 10° secolo fu convertita al Cristianesimo.
Nel 1814, l'Islanda passò sotto la Danimarca dopo la separazione della Norvegia e nel 1855 furono introdotte leggi per il libero commercio, portando a una crescente autonomia e alla bozza di una costituzione nel 1874. Durante il 20° secolo, l'Islanda guadagnò indipendenza sotto la Danimarca, dichiarandosi neutrale nella Seconda Guerra Mondiale, pur ospitando basi militari americane e britanniche.
Oggi, l'Islanda è una repubblica costituzionale con un sistema multipartitico, popolata principalmente nella capitale Reykjavik, e rimane una società in continuo sviluppo socio-economico, con un’alta qualità della vita e un bassissimo tasso di disoccupazione: sembra che gli islandesi, da un recente sondaggio, risultino essere uno dei popoli più felici d’Europa.
Pur non facendo parte dell'Unione Europea, lo Stato ha iniziato a negoziare l'adesione all'UE nel 2009; è però membro dello Spazio Economico Europeo.
Islanda: clima e quando andare
L'Islanda ha un clima subartico, caratterizzato da freddo, vento e nuvole per gran parte dell'anno. A causa della sua elevata latitudine, è esposta ai venti freddi del Polo, ma il freddo è mitigato in parte dalla corrente del Golfo e dall'Oceano circostante. Questo produce un clima perennemente instabile, con sbalzi di temperatura e cambiamenti repentini del tempo: un vecchio detto islandese, infatti, recita “Se non ti piace il tempo in Islanda, non preoccuparti: tra 5 minuti sarà cambiato!”.
La zona costiera settentrionale è particolarmente fredda perché non raggiunta dalla corrente del Golfo, mentre pioggia e neve sono più abbondanti sul versante meridionale. Il soleggiamento medio non è elevato, ma è discreto in tarda primavera e in estate, quando le giornate sono molto lunghe grazie al fenomeno del “sole di mezzanotte”. D'inverno, da novembre a gennaio, il sole è quasi invisibile a causa delle giornate molto brevi.
Il periodo migliore per visitare l'Islanda è l'estate, da giugno ad agosto, quando le temperature sono più miti, ci sono tantissime ore di luce e le condizioni meteorologiche più stabili. La primavera è fredda, con nevicate e gelate frequenti, ma con giornate più lunghe rispetto all'autunno. L’inverno può essere davvero proibitivo per i turisti, non abituati, come i residenti, alle condizioni a volte estreme.
Per osservare l'aurora boreale, che richiede notti buie, il periodo migliore è quello invernale, quando le notti sono più lunghe e le condizioni atmosferiche sono favorevoli, ma già a partire da settembre - con un po’ di fortuna! - è possibile godere di questo fenomeno naturale quasi magico.
Geografia dell’Islanda
L'Islanda è caratterizzata da un vasto altopiano con un'altitudine media di circa 500 metri, soggetto a intensa attività vulcanica. Tra i vulcani attivi più significativi ci sono l'Hekla, alto 1.500 m, e il Laki, che si estende per 25 km e include oltre 100 crateri. Le eruzioni sono frequenti, basti ricordare quella dell’Eyjafjallajökull, che oscurò parte dei cieli d’Europa nel 2010. Molte manifestazioni geotermiche secondarie, come i geyser, sono diffuse, con lo Strokkur che lancia un'enorme colonna di acqua bollente fino a 20 metri d'altezza ogni cinque minuti… di grande richiamo, è amatissimo dai turisti!
Una grande area dell'Islanda, equivalente in dimensioni alla Campania, oltre 13.000 km², è coperta da ghiacciai. Il più grande è il Vatnajökull, che si estende per 8.500 km² e nasconde una forte attività vulcanica sotto di sé, è anche un Parco Nazionale.
I laghi, di varie origini, sono numerosi ma di dimensioni ridotte, molti dei quali formati da sorgenti termali di acqua calda. I fiumi, numerosi e ricchi di acqua, hanno corsi impetuosi e sono spesso interrotti da spettacolari cascate, come Godafoss, la “cascata degli dèi” con il suo semicerchio di acque simile a un anfiteatro naturale, Gullfoss, la “cascata d’oro” su cui è possibile vedere l’arcobaleno nelle giornate serene, Dettifoss, impressionante per vastità e portata d’acqua, e Svartifoss, la “cascata nera” con la sua parete di basalto scuro.
Le coste islandesi sono generalmente alte e frastagliate, caratterizzate da fiordi profondamente incisi, il risultato dell'erosione glaciale, e sono spesso contornate di isolotti. Solo nella parte sud-orientale dell'isola si trovano pianure limitate.
Altri Parchi naturali imperdibili sono il Þingvellir, situato sulla faglia tra le placche tettoniche nordamericana ed eurasiatica, che è un sito storico e geologico di grande importanza, e lo Skaftafell, parte del Parco Nazionale Vatnajökull, che offre escursioni a piedi e magnifici panorami su ghiacciai e montagne. La chicca da non farsi sfuggire? Tra lo Skaftafell e la città di Hofn, è d’obbligo una visita alla laguna glaciale di Jökulsárlón, dove è possibile vedere antichi blocchi di ghiaccio staccarsi dal ghiacciaio e diventare iceberg, trasportati dall’acqua fino al mare.
Islanda: arte, cultura e festività
Le feste tradizionali in Islanda includono Þorrablót, antica celebrazione pagana a base di cibo tipico, per la fine dell'inverno e l'allungarsi delle giornate. C’è poi il Festival del Mare, che si tiene nella prima metà di giugno, e onora coloro che vivono di pesca, includendo numerose attività culturali come parate a tema, arte e artigianato, giochi per bambini, bancarelle di prodotti ittici e competizioni velistiche. A fine giugno, il Reykjavík Arts Festival ospita artisti nazionali e internazionali, con un programma ricco di eventi culturali. Agosto porta il Gay Pride a Reykjavík, una festa colorata che celebra la comunità LGBTQ+ con parate ed eventi artistici.
Tra le principali attrazioni da visitare, il Museo Nazionale d'Islanda a Reykjavík offre una profonda immersione nella storia e cultura islandese. La Hallgrímskirkja, la chiesa più alta d'Islanda, domina lo skyline della capitale con la sua architettura iconica e la vista panoramica dalla sua torre.
Tra le meraviglie naturali più accessibili, il cosiddetto Circolo d'Oro è il percorso turistico più battuto: a pochi chilometri dalla capitale, permette di vedere la cascata Gullfoss, il geyser Geysir e la Riserva Naturale di Þingvellir. Altra esperienza da non perdere sono le escursioni in barca per vedere le balene, che partono da Reykjavík o dalla cittadina di Húsavík, spesso definita la “capitale delle balene d'Islanda”.
Tradizioni gastronomiche islandesi
- Hákarl: non giriamoci intorno, si tratta di carne di squalo, fatta fermentare e poi essiccare per 4-5 mesi. Ha un odore molto forte e un sapore peculiare ma sono molti i turisti che vogliono assaggiarla, trattandosi di un cibo davvero tipico.
- Plokkfiskur: questo stufato di merluzzo o eglefino bollito, servito con purè di patate e cipolle, delizioso e sostanzioso, è una delle cene più comuni delle famiglia islandesi.
- Hangikjot: l’agnello affumicato, servito a fettine sottili tipo roastbeef, è considerato il vero piatto nazionale, dato che l’allevamento di pecore è il principale del Paese.
- Zuppe: di carne o di pesce, ne troverete sempre una calda a sobbollire in ogni ristorante islandese. Un buon piatto di zuppa nel freddo di questo Paese è sicuramente ciò che ci vuole!
- Hardfiskur: pesce essiccato naturalmente dall'aria del Nord Atlantico, spesso consumato con burro salato semplicemente come snack durante la giornata.
- Rugbraud: molto particolare questo pane di segale, cotto con il calore delle sorgenti termali. Morbido e senza crosta, ha un caratteristico colore nero.
- Humar: una vera prelibatezza dal mare, l’aragosta islandese, più piccola ma molto saporita, viene preparata in mille modi: fritta, alla griglia, al forno o persino come condimento per pizza.
- Skyr: ormai è divenuto popolare anche da noi questo yogurt, simile come consistenza compatta allo yogurt greco, anche se tecnicamente è un formaggio fresco. Parte della dieta islandese da oltre 1.000 anni, è altamente proteico e viene usato anche per preparare frullati, gelati e cheesecake.
- Astarpungar: sono delle frittelle sferiche preparate con uva sultanina e ricoperte di zucchero, conosciute in tutta l’Islanda e particolarmente gradite ai bambini.