Catania come non l’hai mai vista: scopri le location di Vanina, la fiction Mediaset

Tra piazze barocche, mercati vivaci e panorami sul mare, scopri dove è stata girata la fiction con Giusy Buscemi

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Letizia Rogolino

Giornalista specializzata in Travel & Lifestyle

Giornalista, cinefila e anima vagabonda. Ama scrivere di cinema e viaggi, le sue due più grandi passioni da sempre. Toglietele tutto ma non i road movie, i dolci e il mare.

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Catania si tinge di giallo con Vanina – Un vicequestore a Catania, la fiction targata Mediaset in onda su Canale 5 che ha trasformato la città etnea in una vera e propria protagonista. Non solo cronaca nera e indagini, ma un viaggio tra vicoli, piazze, mercati e profumi che raccontano l’anima più autentica della Sicilia orientale. La serie, ispirata ai romanzi di Cristina Cassar Scalia, segue le vicende della vicequestore Vanina Guarrasi, interpretata da una brillante Giusy Buscemi. Dopo un passato difficile a Palermo, Vanina cerca un nuovo inizio tra le vie di Catania, città che la accoglie – e cattura – con le sue luci, le sue ombre e la sua eterna vitalità.

Di cosa parla

Giovanna “Vanina” Guarrasi è una donna dalla forte determinazione e dal passato doloroso: da adolescente ha assistito all’assassinio del padre, ispettore ucciso dalla mafia. Da allora il suo destino è stato segnato: una brillante carriera nell’Antimafia di Palermo, fino a quando la paura di perdere il suo amore, il magistrato Paolo Malfitano (Giorgio Marchesi), la spinge a cambiare vita. Vanina si trasferisce a Catania, assume il ruolo di vicequestore a capo della Sezione Omicidi della locale Squadra Mobile e cerca di costruire una nuova esistenza, lontano da Palermo e dai fantasmi del passato.

Dove è stata girata

Chi guarda Vanina si ritrova subito a fare una valigia immaginaria, perché le location delle quattro puntate incantano e regalano alla serie una potenza visiva, barocca e moderna, caotica e romantica, viva in ogni dettaglio. Senza dubbio la protagonista è Catania dove la produzione ha scelto diversi angoli come sfondo della storia del vicequestore Guarrasi. “È una città complessa Catania, chiara e scura, apparentemente ferma nel tempo, piena di contraddizioni che abbiamo voluto raccontare con rispetto e ammirazione, una città che affascina e ti resta dentro“, ha dichiarato il regista Davide Marengo.

Vanina Mediaset
Ufficio stampa
Una scena della fiction Vanina

Piazza Bellini

Nel cuore della città, Piazza Bellini è la sede fittizia del commissariato dove lavora Vanina. La piazza è intitolata al compositore Vincenzo Bellini, celebre autore di opere liriche come Norma, La sonnambula e I puritani. Nato proprio a Catania nel 1801, Bellini è considerato uno dei maggiori esponenti del melodramma romantico italiano. La città gli ha dedicato questa piazza e, soprattutto, l’imponente Teatro Massimo Bellini, che ne è il fulcro visivo e simbolico. Al centro della piazza si trova la Fontana dei Delfini, un’elegante opera settecentesca progettata da Giovanni Battista Vaccarini, l’architetto che ha lasciato un’impronta inconfondibile su gran parte del barocco catanese. La fontana, con le sue linee armoniose e i suoi motivi marini, richiama l’antico legame della città con il mare e aggiunge un tocco di grazia a questo angolo raffinato del centro storico.

Catania piazza Bellini
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Piazza Bellini a Catania

Teatro Massimo

Il sontuoso Teatro Massimo Bellini, con la sua eleganza neoclassica, domina la scena. Costruito nel 1890 e inaugurato con la Norma, il teatro è un esempio splendido di architettura eclettica, con richiami barocchi e neoclassici. La facciata ricorda il teatro dell’Opéra di Parigi, mentre gli interni – riccamente decorati con stucchi dorati, velluti e affreschi – sono un omaggio alla musica e all’eleganza. È uno dei teatri più importanti d’Italia e ancora oggi ospita stagioni liriche, sinfoniche e di balletto. Nella fiction, il teatro compare più volte, spesso come cornice per scene d’introspezione o dialoghi carichi di tensione emotiva. Il contrasto tra la quiete solenne del luogo e l’agitazione della trama investigativa contribuisce ad aumentare l’intensità visiva della narrazione. Nelle sue vicinanze, il viavai della città si intreccia con la calma teatrale del luogo, creando un contrasto perfetto per un noir contemporaneo.

Piazza Duomo

Basta un’inquadratura per riconoscere il Liotru, l’elefante in pietra lavica simbolo della città. Con un obelisco egizio sulla schiena, questo elefantino barocco è molto più di una scultura: è il custode della storia catanese, amato dai cittadini, al centro di leggende, superstizioni e racconti popolari. Il Liotru rappresenta forza, resistenza e protezione, proprio come la città che lo ospita e la protagonista della serie, Vanina. La piazza, con la Cattedrale di Sant’Agata, regala uno degli scorci più iconici. Progettata dopo il devastante terremoto del 1693, fu ripensata da Giovanni Battista Vaccarini, che la rese uno dei salotti urbani più armoniosi d’Italia.

Via Etnea e dintorni

Via Etnea non è soltanto la via principale di Catania: è un viaggio dentro l’identità della città, un asse scenografico dove si incontrano eleganza, caos, spiritualità e quotidianità. Nella fiction è spesso la cornice di pedinamenti, dialoghi carichi di tensione o momenti in cui la protagonista si lascia trasportare dai pensieri. Ma per chi visita la città, questa strada è molto più: un museo a cielo aperto, una promenade di storia viva sotto lo sguardo costante dell’Etna, che domina l’orizzonte come un guardiano silenzioso. Lunga oltre 3 chilometri, Via Etnea parte da Piazza Duomo e si estende fino a Tondo Gioeni, attraversando il cuore storico della città. Deve il suo nome proprio al fatto che punta dritta verso l’Etna, visibile quasi in ogni punto nelle giornate limpide. Il selciato in pietra lavica nera crea un contrasto suggestivo con le architetture barocche, nate dalla ricostruzione post-terremoto del 1693.

Castello Ursino
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Castello Ursino a Catania

Castello Ursino

Antico, austero, imponente. Il Castello Ursino, con le sue mura spesse e le torri squadrate, domina silenzioso il quartiere storico di Catania, a pochi passi dalla Pescheria e dal mare. Nella fiction Vanina – Un vicequestore a Catania, è protagonista di alcune delle scene più intense e simboliche: un luogo dove la pietra sembra assorbire i conflitti interiori della protagonista, e restituirli sotto forma di forza. La sua storia inizia nel XIII secolo, quando l’imperatore Federico II di Svevia – il “Stupor Mundi” – ordinò la costruzione di una serie di castelli difensivi in Sicilia. L’Ursino fu progettato come baluardo strategico e residenza imperiale. All’epoca si affacciava direttamente sul mare, ma le colate laviche dell’Etna nei secoli hanno modificato il paesaggio, spingendo la costa più a est e lasciandolo oggi nel cuore della città.

Nei dintorni di Catania

La serie non si ferma alla città. A pochi chilometri da Catania, i borghi marinari e collinari offrono ambientazioni da cartolina. Aci Trezza è presente con i suoi faraglioni leggendari e il legame con Verga e i Malavoglia. Aci Castello dominato dal castello sul mare, è nero come la lava. Acireale, barocca e scenografica, fa da sfondo ad alcuni eventi cruciali nella fiction. E infine Versante Etna con i boschi e le strade che salgono verso il vulcano diventano teatro di fughe, rivelazioni e silenzi carichi di significato.