Un viaggio nelle meraviglie di Norcia e nei suoi dintorni

Itinerario nei dintorni di Norcia per ammirare paesaggi che sembrano usciti dalla cornice di un quadro, fino alla profonda spiritualità del santuario di Cascia

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 26 Ottobre 2017 10:00

Norcia città natale di San Benedetto sorge in provincia di Perugia ed è una perla incastonata fra le alture dei Monti Sibillini. Sebbene rimanga ferita dal terremoto che duramente ha colpito il suo patrimonio storico, offre ancora ai suoi visitatori uno scenario di impareggiabile bellezza grazie allo spettacolo naturale dei suoi paesaggi.

Poco distante da Norcia se volete comprendere quanto la natura sia in grado di togliere, ma anche di restituire alla Madre terra, non vi resta che recarvi a Castelluccio di Norcia, un borgo magico dove la natura in armonia con l’uomo regala emozioni uniche e irripetibili, custodito nel cuore della Valnerina all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sorge a 1452 metri di altitudine.

Purtroppo il sisma dell’anno scorso ha distrutto gran parte del paese che tuttora è raggiungibile solo con un servizio di navette, in attesa del ripristino totale della strada Provinciale 477. La vasta distesa delle piane si suddivide in tre, Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto, per un’estensione che interessa ben 15 chilometri quadrati di altopiano che attende la semina per stupire chi vorrà attendere i frutti.

Tra il mese di maggio e il mese di luglio i pascoli verdi monocromatici delle zone di Norcia vengono colorati da sfumature bellissime capaci di emozionare chiunque assista a questo spettacolo naturale che vede tingere il territorio di giallo ocra, rosso, viola, blu e bianco: è il risultato delle migliaia di fiori che crescono fra le piane, in particolare papaveri, genzianelle, narcisi, violette, asfodeli, trifogli, acetoselle e le lenticchie coltivate a Castelluccio, che sono fra i prodotti tipici più apprezzati.

Diversi fattori incidono sullo sviluppo e sulla fioritura delle piane e molto dipende dai fenomeni piovosi avuti in inverno e in primavera, dall’esposizione al sole, dal periodo in cui si semina, soprattutto per quanto riguarda le lenticchie, e dalla tempistica di ogni singola specie, per cui lo spettacolo può essere differente un anno dall’altro. E se i fiori sono i protagonisti di questo incantesimo che riesce a trasformare la monotonia dei pascoli in un dipinto del migliore pittore al mondo, anche la fauna reclama la sua importanza. Passeggiando potreste avvistare qualche gazzella o capriolo che fanno capolino in mezzo alla flora illudendovi di essere in un’illustrazione di un libro di favole.

Se siete sportivi, non temete l’altitudine e amate fare escursioni e trekking, il Monte Vettore vi aspetta per farvi scoprire il Lago di Pilato conosciuto anche con l’appellativo di “lago con gli occhiali” per la forma dei suoi due invasi. Per vivere un’altra avventura nei dintorni di Norcia, andate alla grotta della Sibilla che secondo la leggenda era abitata da una fata ed era il punto d’accesso al regno sotterraneo della regina Sibilla.

Se volete organizzare una giornata all’insegna della spiritualità, a 30 minuti da Norcia potrete decidere di raggiungere Cascia, città natale di Santa Rita e considerato uno fra i luoghi religiosi principali dell’Umbria. Ogni anno accoglie pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Ci sono poi la Basilica Santuario e il Monastero di Santa Rita: vi sorprenderanno per la loro struttura moderna in contrasto con lo stile gotico della chiesa di San Francesco, con il suo meraviglioso rosone, e della chiesa di Sant’Agostino, dove sono custoditi bellissimi esempi di affreschi della scuola umbra.

Dopo questo intenso itinerario alla scoperta di alcuni luoghi incantati e altri ricchi di suggestione non potrete fare a meno di soddisfare oltre ai vostri occhi, anche il vostro appetito, degustando le molte specialità tipiche della tradizione. Come precedentemente detto, le lenticchie sono fra i prodotti locali più conosciuti, ma la zona di Norcia vanta numerose specialità gastronomiche, grazie all’arte di lavorazione della carne suina.

Un esempio è il prosciutto di Norcia che per la sua qualità ha ottenuto il marchio IGP; inoltre fra i salumi sono molto apprezzati la lonza, il capocollo, gli insaccati e le salsicce di cinghiale, mentre fra i formaggi il pecorino, la ricotta salata e le caciotte deliziano i palati che amano i gusti decisi. In ultimo ma non per importanza il pregiatissimo tartufo nero dal gusto unico e inconfondibile. Il tartufo nero è chiamato anche tartufo dolce e ha una forma tonda e omogenea con una colorazione scura tendente al nero: sappiate che questo alimento era conosciuto persino dagli antichi Greci e Romani che lo consideravano il cibo degli dei.