A nord di Quito, il vulcano Pichincha domina la capitale dell’Ecuador e ha dato il nome alla provincia di cui la città fa parte. Il vulcano è in realtà composto da due cime distinte, il Rucu Pichincha (noto come “Vecchio Pichincha” in quechua), a 4.698 m, e il Guagua Pichincha (noto come “Bambino Pichincha”), a 4.784 m. È quindi il più basso e antico dei due quello direttamente accessibile dalla funivia di Quito.
Indice
L’escursione sul Rucu Pichincha
I Pichincha sono vulcani gemelli, si trovano a pochi chilometri a ovest di Quito e sono molto visibili dalla capitale dell’Ecuador. I due vulcani sono ben distinti: il Gagua Pichincha, che significa BABY Pichincha, è il più alto e ancora attivo, mentre il Rucu Pichincha è più basso e più vicino a Quito, ma inattivo. L’ultima eruzione del Gagua è avvenuta nell’ottobre 1999 e ora si può notare la nuova cupola formatasi sul fondo del cratere. Possono essere scalati in maniera indipendente in due diverse escursioni, da affrontare con le dovute accortezze. Sono diventati un importante simbolo storico e turistico di Quito e dell’Ecuador. Entrambi, il Guagua e il Rucu Pichincha, offrono condizioni eccellenti per un acclimatamento morbido, magari in vista di altre escursioni sulle vette del continente, e viste mozzafiato su Quito e sull’Avenida dei Vulcani. Molte piante, colture endemiche colorate e diversi uccelli andini decorano il paesaggio sempreverde del Páramo.
In passato, il sentiero per il Rucu era considerato piuttosto pericoloso, con bande che si aggiravano intorno alla montagna e aggredivano i viaggiatori. Visto che la scalata di questo vulcano stava diventando sempre più popolare tra i turisti, il governo ecuadoriano ha fatto un ottimo lavoro per rendere la zona più sicura: ora è possibile percorrerla a piedi senza temere aggressioni. Per iniziare la salita, dovrai arrivare fino alla stazione della funivia di Quito, con cui salirai fino ai 4000 metri di Cruz Loma. Una volta lì, dovrai prendere il sentiero lungo il fianco orientale della montagna che ti condurrò a una zona di ghiaia ripida prima di raggiungere la cima del Rucu Pichincha a 4627 metri. Qui potrai fare una pausa prima di tornare indietro verso la funivia e fare rientro in città.
Il sentiero per il Rucu Pichincha
Il sentiero che porta al vulcano è abbastanza facile da trovare. Basta seguire il tracciato mantenendo la splendida vista di Quito sulla destra e presto si vedrà l’indicazione per il vulcano Pichincha. Il percorso da seguire è ben visibile, a causa della vegetazione scomparsa per via del calpestio (ma a volte diventa meno chiaro man mano che ci si avvicina alla cima). All’inizio il sentiero sale e poi scende, superando alcune colline erbose da cui si gode una vista mozzafiato su Quito, che occupa tutta la valle. A questo punto ci si rende conto che l’escursione non sarà una semplice passeggiata! L’altitudine è già superiore a 4100 mt. e la respirazione è difficile. A poco a poco, il paesaggio diventa più roccioso, selvaggio e austero. Man mano che si sale di quota, le condizioni meteorologiche possono peggiorare, il vento si fa più forte, le nuvole colpiscono il viso e l’ossigeno viene a mancare.
Dopo un po’, il sentiero escursionistico si trasforma in un percorso di arrampicata. È un po’ sorprendente quando, dopo aver seguito un sentiero ben battuto fino a quel momento, ci si trova improvvisamente di fronte a rocce che bloccano il cammino. Ci si chiede se si debba aggirarle, scalarle? La risposta è sì, bisogna scalarle. Quando si inizia a scalare le parti rocciose, la vetta non è lontana. E il pendio diventa davvero ripido. Iniziano le difficoltà respiratorie. Ora siamo a 4500 metri, il solo camminare diventa molto difficile. La soluzione è quella di fare tante brevi pause per riprendere fiato.
Dove si trova?
Il Rucu Pichincha si trova a cinque miglia a ovest di Quito ed è facilmente raggiungibile con un’escursione giornaliera. Il modo migliore e più veloce per arrivare è noleggiare un’auto o prendere un taxi fino alla funivia. Da lì, potrai decidere se salire con la teleferica (il viaggio costa circa 10 euro) o a piedi.
In questo caso, il primo tratto dell’escursione è di circa 5 km fino al punto di arrivo della funivia. Anche se seguire il sentiero è abbastanza semplice, questa parte dell’escursione non è uno scherzo, perché in alcuni tratti è molto ripida e con la necessità di superare dei punti particolarmente rocciosi. Fai attenzione al meteo ovviamente perché se le nuvole iniziano a scendere potresti non riuscire più a vedere molto e a non seguire correttamente il percorso, che nel tratto finale diventa più arduo e necessita di una buona visibilità per essere affrontato in sicurezza.
Quando si arriva in cima ci si può riposare all’interno della caffetteria e sedersi a godere del panorama (e dell’impresa appena compiuta). Inoltre, si possono fare alcune attività come altalene panoramiche e noleggiare biciclette. Sicuramente, la vista panoramica è il motivo principale per cui si affronta la salita alla vetta del Rucu Pichincha. Per arrivare sulla vetta del vulcano gemello, il Guagua, ti servirà un veicolo 4×4 con il quale arrivare fino a una zona pianeggiante dove iniziare a camminare fino alla cima. Prima di raggiungere il bordo del cratere e la vetta, osserverai gli effetti dell’ultima eruzione, come la nuova cupola formatasi nel 1999.
Come prepararsi all’alta quota?
Il nostro consiglio è quello di stare a Quito per almeno 2 o 3 giorni prima di tentare la scalata, per permettere al tuo corpo di produrre abbastanza globuli rossi. Sarebbe ancora meglio visitare alcuni luoghi nei dintorni di Quito a un’altitudine maggiore, per stimolare ancora meglio il processo di acclimatamento. Questa escursione dovrebbe essere fatta al mattino, perché spesso il tempo si guasta nel pomeriggio. Consigliamo vivamente di essere pronti a salire non appena la funivia apre, per avere le migliori possibilità di avere bel tempo e una splendida vista dalla cima.
Questa escursione può risultare estremamente lunga, soprattutto se si sceglie di non usare la funivia e nel tuo equipaggiamento non potranno mancare stivaletti da trekking, giacca da pioggia, filtro per l’acqua, repellente per insetti, cappello, occhiali da sole e crema protettiva. Il bello di questa escursione è che potrai percorrere la strada più o meno lunga, e sarà comunque estremamente gratificante. Si rimane sbalorditi dalla vista non solo su Quito, ma anche dei vulcani. Può sicuramente essere considerato un percorso di media-alta difficoltà, per il quale è necessario essere ben preparati, ma ne vale indubbiamente la pena. Arrivare in cima è una sensazione fantastica. La mancanza di ossigeno svanisce e viene sostituita dalla gioia. Ci si sente davvero orgogliosi di non aver mollato. E in cima, è bello poter camminare di nuovo su un terreno pianeggiante!