Quito è la capitale dell’Ecuador e il suo nome ufficiale è San Francisco de Quito. È una città da oltre due milioni di abitanti aggrappata sulla Cordigliera delle Ande nella regione centro settentrionale dello Stato. Questa vivace città non è solo il cuore politico ed economico dell’Ecuador, ma anche una delle realtà urbane più vivaci della regione dai punti di vista culturale e turistico, grazie ad una sapiente commistione tra l’antica cultura della Sierra e il cosmopolitismo degli ultimi anni.
Le origini di Quito non sono chiare, la sua fondazione affonda nelle vicende delle civiltà pre-ispaniche che almeno tremila anni prima dell’arrivo dei conquistadores avevano edificato una vasta rete di aree urbane sulle pendici del vulcano Pichincha. La fondazione ufficiale della città odierna si fa risalire per convenzione all’opera dello spagnolo Sebastian Benalcazar, che il 6 dicembre del 1534 pose il primo nucleo dell’insediamento di San Francisco de Quito.
Quito divenne la capitale del neonato stato dell’Ecuador solo nel 1830, quando dopo l’indipendenza dalla Spagna e la fine della Grande Colombia le altre nazioni sudamericane riconobbero dapprima il nuovo Stato e la città venne scelta per via della sua importanza culturale ed economica.
Oggi Quito è una meta molto frequentata dal turismo internazionale sia per le sue meraviglie storiche e culturali che per la vivace vita notturna del quartiere Mariscal. Nonostante la situazione sia molto migliorata negli ultimi anni nei quartieri periferici di Quito è ancora presente una rete di microcriminalità: pertanto è consigliabile non avventurarsi nelle zone esterne dal centro storico durante le ore notturne.
In questa guida scopriremo le mete più interessanti e le attrazioni da non perdere in un viaggio di due giorni a Quito, la capitale dell’Ecuador.
Il primo giorno si inizia dalla piazza principale di Quito, Plaza Grande, nel cuore della Città Vecchia, la parte più antica e pittoresca della capitale dell’Ecuador. Sulla Plaza Grande si possono ammirare gli edifici in tipico stile ispano-americano come la grande Cattedrale, il palazzo presidenziale e quelli della municipalità e dell’arcivescovado, che fanno da cornice ad una splendida area con palme e alberi. In questa zona ci si può sedere e mangiare qualche delizia della cucina ecuadoriana servita dai banchi di street food, come la gustosa Cuajada, servita con miele.
La Cattedrale di Quito è un magnifico esempio dell’architettura tardo-cinquecentesca spagnola in Sudamerica e vale la pena entrare al suo interno per ammirare le magnifiche navate decorate e una curiosa scena della Natività dove al posto del bue e dell’asinello si trovano un lama e un cavallo!
Si prosegue facendo un giro per le intricate stradine del centro che accompagnano la visita con il loro colori sgargianti per raggiungere la zona più pittoresca, La Ronda, dove si concentrano ambulanti e musicisti di strada rendendo l’atmosfera molto festosa. Con un po’ di fortuna, per le vie della città vecchia si può incontrare un fotografo minutero che con la sua attrezzatura antica scatta meravigliose fotografie ai passanti, sviluppandole sul momento in una camera oscura portatile!
Dopo aver mangiato qualcosa in una delle ottime osterie nella zona de El Centro si può proseguire fino alla grande Chiesa di La Compania de Jesus, una maestosa e bellissima chiesa costruita dai gesuiti nel XVII secolo e massimo esempio dell’arte barocca di Quito.
Un’altra meta da non perdere è la splendida Plaza San Francisco che oltre alla splendida chiesa con il grande monastero di San Francesco offre una delle più belle viste di tutta la capitale dell’Ecuador, con il grande profilo del vulcano Pichincha che si staglia sulla linea dell’orizzonte. Per concludere la giornata si può fare un giro durante la serata nel quartiere di La Mariscal dove si concentrano i locali più alla moda e la vita notturna più vivace di Quito.
Il secondo giorno lo si può dedicare alla visita di alcuni dei musei più importanti di tutto l’Ecuador, come il Museo de la Ciudad, che ospita una collezione di grande suggestione con grandi diorami e modellini che ripercorrono la storia più antica della capitale e il maestoso Museo Nacional, nella zona della Città Nuova, che offre ai visitatori la possibilità di ammirare alcuni dei reperti più spettacolari del paese, come la Sala d’Oro che contiene un’impressionante quantità di manufatti aurei realizzata dalle popolazioni precolombiane.
Per rimanere in ambito culturale non si può perdere una visita al grandioso Centro Cultural Metropolitano, il cuore pulsante della vita artistica e culturale di Quito, dove si trovano la biblioteca, un museo d’arte contemporanea e numerose sale dedicate a mostre fotografiche, e una alla Casa de las Artes, un vecchio edificio coloniale completamente ristrutturato che oggi ospita molte mostre di grande valore artistico.
Per concludere in modo spettacolare i due giorni a Quito si può organizzare un’escursione sulla TeleferiQo, la spettacolare linea di funivia che dal centro cittadino permette di raggiungere la cima del vulcano Pichincha per ammirare il panorama sottostante. La funivia arriva fino a un’altezza di 4100 metri sul vulcano da dove si può osservare la città che si allarga in basso con una vista spettacolare su tutta la valle; ma il punto più spettacolare in assoluto è la cima del Rucu Pinchaha, a quasi 5000 metri di altitudine. Il sentiero per raggiungere la vetta non è impervio ma data l’altitudine bisogna avere un certo allenamento per affrontare la salita. Quello che è certo è che una volta arrivati lassù la vista sulla capitale dell’Ecuador è qualcosa di davvero indimenticabile.