Serbia

Tante informazioni utili e tutte le coordinate culturali, gastronomiche e turistiche per organizzare un viaggio in Serbia

Informazioni turistiche

  • Valuta Dinaro serbo RSD
  • Lingua Serbo
  • Fuso orario Stessa ora dell’Italia
  • Corrente elettrica 230V/50Hz: prese di tipo C F e L
  • Numeri utili Numero Unico Europeo per Emergenza – Tel: 112, Ambasciata italiana in Serbia a Belgrado Tel: +381 (0)11 3066100

Stato balcanico privo di sbocco al mare, la Serbia confina con l’Ungheria, la Romania, la Bulgaria, la Repubblica della Macedonia del Nord, il Kosovo, il Montenegro, la Bosnia ed Erzegovina, e la Croazia.

Ha una popolazione di quasi 7 milioni di abitanti e una superficie di 77.474 km². A livello amministrativo, è suddivisa in 24 distretti, oltre al territorio della capitale Belgrado, che ha una popolazione di circa 1.224.000 abitanti. Le altre città principali includono Novi Sad, Nis e Kragujevac.

Belgrado, con la sua imponente fortezza e i fiumi che l’attraversano, ha recuperato negli ultimi anni un’atmosfera sempre più giovane, frizzante e vivace, fatta anche di shopping, buon cibo e divertimento.

Storia della Serbia

Fin dall’Ottocento, la Serbia ha giocato un ruolo fondamentale nella creazione di una nazione unitaria per i vari popoli slavi. L'invasione della Jugoslavia nel 1941 ha portato alla scomparsa della prima formazione statale slava e nel 1943 è stata fondata la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, composta da Serbia, Montenegro, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina e Macedonia. All'interno della Serbia, sono state create due regioni autonome: la Vojvodina e il Kosovo.

Negli anni '90, la Jugoslavia è stata colpita da una grave crisi economica, che ha alimentato il malcontento sociale da cui si è originato il conflitto degli anni '90, dove la Serbia è stata coinvolta in vari teatri di guerra, incluso il Kosovo. L'isolamento internazionale e il controllo dei media da parte del regime di Milošević hanno aggravato la situazione.

Nel 2006, l'unione con il Montenegro è stata sciolta con un referendum che ha portato all'indipendenza di quest'ultimo. La Serbia ha poi intrapreso riforme economiche richieste dall'Unione Europea e dal FMI, e gode di accordi di libero scambio con diversi Paesi. Sebbene affronti sfide economiche e sociali, questo Stato ha oggi un potenziale di crescita basato sulla sua posizione strategica, sulla forza lavoro relativamente economica e specializzata, e sugli accordi commerciali internazionali.

Serbia: clima e quando andare

Il clima della Serbia è caratterizzato da inverni freddi e nevosi, ed estati calde e asciutte. I mesi migliori per visitare Belgrado e altre parti della Serbia sono le stagioni intermedie, in particolare maggio e settembre. Durante questi mesi, le temperature sono piacevoli e moderate, rendendo l'esperienza di viaggio più confortevole.

In estate, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, il caldo può diventare intenso, con temperature che possono superare i 30°C. Tuttavia, l'aria secca contribuisce a rendere il caldo più sopportabile rispetto ad altre destinazioni con clima simile.

D'inverno, specialmente tra dicembre e febbraio, le temperature possono scendere sotto lo zero, con abbondanti nevicate nelle regioni settentrionali e montuose del Paese. Sebbene il paesaggio innevato possa essere affascinante, è importante prepararsi adeguatamente con abbigliamento pesante e attrezzatura adatta se si desidera visitare la Serbia nel cuore dell’inverno.

Geografia della Serbia

La parte settentrionale della Serbia, nota come Vojvodina, è caratterizzata da terreni pianeggianti, mentre a sud di Belgrado il territorio diventa collinare e montuoso, con alcune cime che superano i duemila metri. Il Midzor, situato nei Balcani al confine con la Bulgaria, è la vetta più alta del Paese, con un'altitudine di 2.168 metri.

La Serbia è attraversata da numerosi corsi d'acqua, tra cui il Danubio, il più importante fiume dell’Europa centro-orientale, di cui ben 588 km scorrono sul territorio serbo. Altri fiumi significativi includono la Sava, il Tibisco e la Velika Morava, che è formata dalla Morava Occidentale e dalla Morava Meridionale. A ovest scorre la Drina, che segna gran parte del confine con la Bosnia-Erzegovina, prima di unirsi alla Sava.

I laghi principali sono principalmente artificiali, con il Bacino di Derdap; il Lago di Palic è il più esteso tra quelli naturali, con una superficie di 5,6 chilometri quadrati.

Imperdibili come mete naturalistiche i parchi come il Parco Nazionale Tara e la zona dello Zlatibor, che permettono passeggiate e salite in funivia in un suggestivo contesto montano.

Serbia: arte, cultura e festività

La cultura serba riflette una tradizione radicata ma modernizzata. La musica e la danza serbe, ad esempio, sono fortemente legate alla tradizione folk, simile a quella della vicina Bulgaria. Uno degli strumenti musicali tradizionali più iconici è la gajde, una cornamusa il cui suono risale al IV secolo a.C.

Durante le celebrazioni religiose, si riconoscono sia le tradizioni della Chiesa ortodossa che quelle cattoliche, mentre tra le festività civili, si celebrano l'Anniversario della Costituzione il 27 aprile e il Giorno della Repubblica il 29 novembre.

Per gli appassionati di cinema, l'etno-villaggio Küstendorf, noto anche come Drvengrad o "Città di legno", è un luogo imperdibile: fondato dal regista naturalizzato serbo Emir Kusturica sulla collina di Mokra Gora, ospita la sua abitazione e caratteristiche case in legno. Küstendorf funge sia da museo a cielo aperto sia da villaggio turistico-hotel di categoria 4 stelle, aperto tutto l'anno.

La Serbia è ricca di siti UNESCO, tra cui il borgo medievale di Stari Ras, il Monastero Studenica, e lo splendido sito di rovine tardo-romane di Gamzigrad.

Particolari i musei di Belgrado, dove è possibile visitare il Museum of Illusions e il Nikola Tesla Museum, oltre al più tradizionale Museo Nazionale. Da vedere nella capitale anche la celebre statua del Pobednik, che significa “Il vincitore”, posizionata sulla terrazza della fortezza, dalla quale è possibile ammirare un panorama favoloso sui fiumi che attraversano la città.

Tradizioni gastronomiche serbe

  • Ćevapčići: piccole salsicce fatte di carne tritata, tipiche dell'intera regione balcanica. Di solito vengono servite su una focaccia fresca con cipolle, peperoncino rosso e panna acida.
  • Bečka šnicla: la versione serba della celebre "schnitzel viennese" o della nostra cotoletta alla milanese, è una carne disossata battuta sottile, con una panatura di pane grattugiato, fritta e servita come pasto principale con patate e burro, guarnito con prezzemolo.
  • Burek: una sorta di torta salata, fatta con pasta fillo ripiena di carne macinata (bovina, agnello, maiale o una combinazione di queste) e formaggio. Viene preparata in varie forme, come cilindri o torte rotonde, ma tradizionalmente viene servita tagliata in piccoli quadrati.
  • Palačinke: è un tipo di crespella dolce, farcita tradizionalmente con crema, salsa di cioccolato, biscotti, noci e miele.


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