In Piemonte lungo il Sentiero dei massi erratici

Una passeggiata in mezzo alla natura alla scoperta di un incredibile fenomeno geologico

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 16 Gennaio 2020 12:56

Quella che vi proponiamo è una bella gita fuori porta da fare con tutta la famiglia, in un angolo del Piemonte davvero particolare. Prevede una passeggiata in mezzo alla natura alla scoperta di un fenomeno incredibile, quello dei massi erratici. Ma andiamo per ordine. Il Sentiero dei massi erratici è un itinerario segnalato lungo poco più di 7 chilometri.

Sul Sentiero dei massi erratici

Per percorrerlo con tutta calma a piedi ci vogliono all’incirca due ore. Si trova nella zona del Canavese, nella zona di Ivrea, in corrispondenza di un anfiteatro morenico. Questo vasto anfiteatro di cerchie moreniche, generato dalle continue espansioni del ghiacciaio della Valle d’Aosta nel corso delle nove grandi glaciazioni del Quaternario, è considerato uno dei più belli del mondo.

Per la loro imponenza hanno da sempre suscitato l’interesse dell’uomo, che spesso, in passato, li ha utilizzati come altari sacrificali.

Benché molti preferiscano credere che i massi erratici siano misteriose rocce che, nel passato, grazie a delle proprietà magiche, si aggirano tra le colline di Ivrea, la verità è che si tratta di scaglie di montagna testimoni delle grandi glaciazioni.

Questi particolari massi hanno avuto origine dal ghiacciaio Balteo nel periodo pleistocenico. L’effetto dell’erosione ha fatto sì che si formassero dei grossi detriti, che poi furono trasportati anche per ampie distanze dall’avanzare dei ghiacci. Al termine della glaciazione, nella fase di ritiro del ghiacciaio, i massi rimasero lì, depositati sul suolo, a volte appoggiati in superficie, altre volte incastonati come pietre su un anello. Lungo la morena di Vialfrè, su cui si sviluppa questa gradevole passeggiata, è possibile incontrare molti di questi blocchi, anche di notevoli dimensioni.

Si passeggia in mezzo al bosco lungo un itinerario circondato solo dalla natura, dove di tanto in tanto si incontrano punti di osservazione dai quali osservare i massi da diverse prospettive. I massi sono nove e ciascuno è segnalato con un numero. Sui principali massi è stata apposta anche una scheda dotata di QR Code per accedere alle informazioni sul tipo di roccia, la sua provenienza geografica e sugli spostamenti che hanno portato i massi nella loro attuale posizione.

Info utili

Il percorso è organizzato dalla Proloco di Vialfrè e si può fare tutto l’anno. Per raggiungere il sentiero, infatti, si parte dal centro di questo piccolo Comune in provincia di Torino, che conta meno di 300 abitanti, famoso per un importante evento che si tiene ogni anno a fine giugno, il “Gran Bal Trad”, un festival dedicato alla danza e alla musica tradizionale.

Dal paese si seguono le indicazioni che portano fuori dal centro abitato e che passano attraverso vigneti e uliveti sulla “mura”, con una splendida vista sulla piana verso Cuceglio. Una volta entrati nel bosco, attraverso strade sterrate, si raggiunge l’inizio del sentiero dove poter osservare le differenti strutture di questi imponenti massi. Una bella escursione, interessante e istruttiva, da fare nelle giornate di sole anche con i bambini al seguito.