Un borgo per un weekend: Presicce

Il borgo del Salento conosciuto per i suoi frantoi sotterranei

Il borgo di Presicce si trova nel Basso Salento, a soli 8,5 km dal mar Ionio, fa parte dei comuni appartenenti alla cosiddetta regione delle serre salentine, proprio per la sua vocazione agricola. Presicce è detta “Città degli ipogei”, per la presenza di grotte scavate per ospitare i tipici frantoi della zona, appunto i frantoi ipogei sono 23 nel territorio comunale e 8 nel centro storico.

Sotto piazza del Popolo si apre un’altra città, quella dei frantoi ipogei. L’olio d’oliva in queste terre fu principale fonte economica, nell’antichità intorno al XI-XIII secolo, si diffuse l’uso di scavare stanze sotterranee per ricavare luoghi freschi dove lavorare le olive. I frantoi ipogei, detti anche “trappeti”, sono scavati nella roccia tufacea, il pavimento è terra battuta e i torchi sono costruiti in due modi diversi alla genovese o alla francese. Con l’incremento sistema urbanistico i frantoi furono spostati in campagna e alcuni di quelli esistenti furono trasformati in cantine.

Il centro abitato si trova in una vallata particolarmente ricca di acqua. E’ dominato dalla Serra di Pozzomauro, un’altura organizzata in terrazzamenti e muretti a secco lungo i pendii e ricoperta di macchia mediterranea, distese di uliveti secolari e vigneti.

Una storia di sangue è quella legata alle origini del termine “mascarani”, soprannome degli abitanti di Presicce. Un tempo nel principato seicentesco era in vigore la legge dello ius primae noctis, durante il carnevale dell’anno 1655, secondo la leggenda il principe si affacciò da una finestra dell’antico Castello per salutare i festosi cittadini, quando tra la folla apparve un uomo mascherato che sparò un colpo, uccidendo il principe.

La chiesa madre di Sant’Andrea Apostolo sorge sullo stesso luogo dell’antica parrocchiale distrutta dal terremoto del 1743. Conserva ancora intatto il campanile rinascimentale. La Casa Turrita fa parte del sistema difensivo dell’abitato di Presicce insieme ad altre due torri poste agli ingressi del borgo. La torre divenne poi un’abitazione. Mantiene ancora le feritoie e nella parte inferiore è presente un bugnato a punta di diamante.

Gli edifici eleganti di via Gramsci, espressione del benessere acquisito da alcune famiglie, si alternano alle corti in cui vivevano i contadini. Nelle case a corte, di origine cinquecentesca, uomini e animali vivevano in simbiosi, e l’architettura era fatta per consentire alla comunità di svolgere le proprie funzioni. Nella corte c’era sempre il pozzo e il lavatoio.

Da Lecce si imbocca la SS 275 Lecce-Maglie, che si collega a Maglie per 30 km circa. Da lì per raggiungere Presicce si può scegliere un percorso panoramico immerso tra gli ulivi: Maglie – Casarano – Presicce (meno di 40 km).

La costa ionica è a poca distanza dal centro di Presicce. Dall’abitato si può raggiungere facilmente la provinciale 193 che porta a Torre Pali, antico borgo di pescatori, oggi meta turistica importante. Il suo mare limpido e le spiagge pulite gli hanno valso negli anni diverse Bandiere Blu.