Il borgo di Compiano, la “San Marino della provincia di Parma”

Un luogo magico con una storia tutta da scoprire, un crocefisso santo e molti eventi imperdibili

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 16 Settembre 2019 23:36

Stretti vicoli lastricati e un imponente castello che domina l’abitato: Compiano è un delizioso borgo appenninico, racchiuso dall’antica cinta muraria in provincia di Parma.

Poco più di 1000 anime che abitano a 500 metri sul livello del mare, il paese è stato per molti anni il centro di un piccolo principato indipendente, ma anche fulcro di qualche spunto più odierno: qualcuno si ricorderà sicuramente che nelle sue strade un tale Francesco Moser è diventato il campione di ciclismo nel 1981.

Il sovrastante castello ha una lunga storia alle spalle, ma la morte di Lina Raimondi Gambarotta, la marchesa che per anni ci ha vissuto in compagnia dei suoi due cani, ha definito l’attuale sistemazione: da allora è passato in eredità al Comune di Compiano, che ha dovuto sottostare al suo testamento. Le condizioni erano molto chiare: il maniero avrebbe dovuto essere aperto al pubblico e le sue stanze avrebbero dovuto rimanere ai posteri insieme alle collezioni mentre il suo corpo posto all’interno della struttura.Nella piccola cappella, ricavata dal parroco di Compiano agli inizi del ‘900, si trovano infatti la sua lapide e due musei: la Collezione Raimondi ricca di oggetti d’arte, arredi e dipinti settecenteschi e alcune stanze a tema, e il Museo Massonico, realizzato in seguito alla donazione di Flaminio Mus, ex partigiano, medico, scrittore, poeta e fondatore dell’Università Popolare e della Lega Italiana per la lotta contro ai tumori, di cui è stato presidente per anni.

Poco lontano, in una piccola chiesa sconsacrata, ecco il Museo degli Orsanti, dedicato ai girovaghi originari del luogo, che dalla metà del ‘700 fino alla metà dello scorso secolo andavano per le strade d’Europa cercando di guadagnarsi qualcosa con gli spettacoli di strada: scimmie, cammelli e orsi ammaestrati ballavano al suono degli organetti.

Compiano di Parma
Fonte: iStock foto di naturaltexture
Veduta del borgo da lontano

I girovaghi, il borgo e le curiosità

In memoria di quegli uomini che partivano, ancora oggi si organizza il Festival dei Girovaghi, spettacoli gratuiti che si svolgono all’aperto. Altra manifestazione da segnalare è quella delle Antiche Botteghe nei mesi di luglio e agosto. In questa occasione vengono riaperte per ospitare artigiani e artisti: tutte le manifestazioni di Compiano sono organizzate dall’Associazione Barbara Alpi, fondata da Maria Teresa Alpi per ricordare la sorella scomparsa.

Il giro del borgo di per sé non è molto lungo, ma porta in un’atmosfera davvero emozionante: piccoli vicoli lastricati in pietra di fiume si arrampicano su un paio di saliscendi dove si affacciano i palazzi nobiliari e le case dai tetti in ardesia.

La piazzetta si affaccia sul panorama, abbellita dalla chiesa barocca di San Giovanni Battista che custodisce il prezioso manto della Madonna delle Monache Agostiniane: al suo interno la leggenda narra del prodigio del crocefisso, quello di un povero giovane infermo che ottenne la completa guarigione pregandolo.

Ultima curiosità: è definito “cittadella della cultura” in ragione dell’insediamento del Premio letterario PEN Club, mentre per la sua posizione viene chiamato anche la “San Marino della provincia di Parma”.

Se avete in mente un viaggio qui, deliziate il vostro palato con i piatti gastronomici tipici: gnocchi di castagna con la ricotta e vitello alla Valtarese (vitello arrosto con contorno di funghi porcini), ma degna di nota resta anche la faraona alla castellana (in umido con sapori dell’orto).

Compiano a Parma
Fonte: iStock foto di fiore26
Compiano