Maestosi o in miniatura, estremamente contemporanei o addobbati secondo la tradizione, gli alberi di Natale sono i veri protagonisti della festa. Sono proprio loro che, in maniera discreta, ci accompagnano durante tutto il periodo delle feste, osservando silenziosi lo scambio dei doni e gli abbracci, i baci sotto il vischio e le emozioni che proviamo in quei giorni.
E sono ancora loro che, con tutte quelle luci e i colori che li contraddistinguono, creano delle scenografie sorprendenti all’interno delle nostre case, per le strade e nelle piazze delle città diventando delle vere e proprie attrazione turistiche. Ma perché ogni anno, quando il calendario segna l’8 dicembre, ci affanniamo a preparare gli alberi più belli?
Dall’Estonia all’Antartide, questo simbolo, un tempo pagano, affonda le sue origini in storie e culture che provengono da molto lontano. Al di là delle culture, delle etnie e delle tradizioni che si differenziano in ogni parte del mondo, ecco che quell’albero di Natale sembra annullare ogni confine e diversità.
E questo accade da sempre: le celebrazioni pagane per il solstizio d’inverno prevedevano, infatti, l’utilizzo di alberi come decorazioni stagionali. I sempreverdi venivano utilizzati nel mondo antico per celebrare l’arrivo dell’inverno, ma a oggi è difficile tracciare una linea storica precisa della nascita e del luogo di questa tradizione.
Sia la Lettonia che l’Estonia hanno affermato a lungo di essere i Paesi apripista di questa tradizione. La Lettonia, nello specifico, fa risalire le origini al 1510, tempo in cui una corporazione di mercanti chiamata la Casa delle Teste Nere trasportava un albero attraverso la città, lo decorava e in seguito lo bruciava. L’Estonia ha risposto a queste affermazioni dichiarando di avere le prove dell’esistenza di una tradizione simile già nel 1441.
Tuttavia, sono molti gli storici che ritengono che l’albero di Natale, così come lo conosciamo oggi, sia nato nella regione dell’Alsazia durante il XVI secolo, quando il territorio era sotto il dominio tedesco. I documenti storici, infatti, testimoniano che un albero di Natale fu allestito nella cattedrale di Strasburgo nel 1539 e che da quel momento la tradizione divenne così popolare in tutta la regione che la città di Friburgo fu costretta a porre il divieto di abbattere alberi in occasione del Natale nel 1554.
Ma l’incantesimo, ormai era stato creato e non ci è voluto poi molto affinché la tradizione prendesse piede prima tra le famiglie tedesche, poi nel resto del mondo. Secondo alcune fonti storiche, tra i primi a mettere le luci sull’albero, fu Martin Lutero. Certo ai tempi, vennero apposte candele, vista la mancanza dei fili elettrici che abbiamo oggi, ma il risultato finale fu comunque magico e sorprendente.
Così gli alberi di Natale si sono diffusi in Europa e sono arrivati anche in Gran Bretagna. Nel 1848, la Regina Vittoria, e suo marito il Principe Alberto, catturarono l’attenzione di tutti con l’allestimento di un grandioso albero di Natale nel palazzo reale. La regina, trend setter del suo tempo, diffuse la tradizione in tutto il mondo.
Ed eccoci arrivare ai giorni d’oggi: alberi meravigliosi decorano le nostre case, le capitali europee e le città del mondo, diventando un vero e proprio simbolo di celebrazione dell’arrivo delle festività natalizie. Del resto, che Natale sarebbe senza albero?