La montagna sconosciuta e bellissima che non si può scalare

Per la sua forma e la sua posizione è considerata una delle montagne più belle al mondo. Ma resta il sogno proibito di ogni scalatore

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Redazione

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Pubblicato: 23 Giugno 2021 13:46

Non è l’Everest. Né nessuna delle altre sette vette più alte del Paese che superano gli 8000 metri d’altezza. Ma nonostante la sua altitudine sia di 6993 metri, che non è proprio poco, la montagna Machapuchare, facente parte dell’Himalaya nepalese, è una delle più belle del mondo.

Conosciuta anche come Machchapuchchare, la montagna si erge maestosa dinnanzi alla città di Pokhara, conosciuta soprattutto come punto di accesso al Circuito dell’Annapurna, famoso sentiero escursionistico sull’Himalaya. Tuttavia, nonostante ci troviamo all’interno di un Paese che ha abbracciato totalmente il turismo di montagna al punto tale da sovraffollare persino il punto più alto del mondo, questa montagna non è accessibile agli scalatori.

Machapuchare, infatti, è una montagna sacra per le popolazioni locali. Sia per la sua particolare forma che per il panorama in cui si inserisce, è considerata oggi una delle più spettacolari al mondo, anche se forse meno conosciuta rispetto a tutte le altre.

Il suo nome, che si traduce in coda di pesce, deriva proprio dalla sua peculiarità, per quella doppia vetta che caratterizza la montagna in maniera univoca e che le ha fatto guadagnare anche l’appellativo di Cervino del Nepal. Alzandosi come due guglie gemelle che si attorcigliano una nell’altra, le due vette regalano uno spettacolo sensazionale e unico al mondo.

E sarà proprio per questo che Machapuchare ruba senza sforzo la scena alle sue colleghe, grazie anche alla sua posizione lontana dalle vette più alte della catena dell’Annapurna. Anzi, è proprio la posizione geografica della montagna a offrire un ampio panorama dei suoi diversi profili da ogni angolazione o distanza.

Così, proprio per la sua indiscussa bellezza, il Machapuchare è diventato con il tempo una vera e propria ossessione per gli escursionisti che hanno visto infrangersi la possibilità di scalare questa montagna. Il motivo? Si tratta di un massiccio venerato dalle popolazioni locali, ritenuto particolarmente sacro al dio Shiva. Così è stata quindi vietata la pratica dell’alpinismo.

Ufficialmente, nessun alpinista, individualmente o in spedizione, ha mai raggiunto la sommità del Machapuchare fino a oggi. L’unico tentativo documentato risale al 1957, quando l’alpinista inglese Wilfrid Noyce, in spedizione con altri colleghi, tentò la scalata, fermandosi però a 50 metri dalla vetta per rispetto, a detta sua, delle tradizioni locali.

Fish Tail Nepal
Fonte: iStock
Machapuchare