Daskalio è un isolotto piccolo piccolo: le sue dimensioni superano di poco quelle di uno scoglio. Si trova in Grecia, nell’arcipelago delle Piccole Cicladi, poco lontano da Naxos e dall’isola di Keros che – disabitata – è ancora fuori dalle rotte del turismo di massa. È un’isola ricchissima di reperti archeologici, Keros, e un enorme reperto archeologico è venuto alla luce Daskalio. A vederlo dall’alto, la sua forma è del tutto simile a quella di una piramide: non solo la sua naturale conformazione contribuisce a dargli questa forma, ma anche le strutture a gradoni rinvenute. Che sia da cercare qui l’origine del mitico Monte Olimpo?
Perché qui, in quest’angolo di Grecia, sono state fatte sensazionali scoperte: opere ingegneristiche nel sottosuolo, canali di scolo, testimonianze che lasciano presagire la presenza di un sito per la lavorazione dei metalli. Doveva essere molto attivo nell’antichità, questo isolotto. E doveva anche essere sacro: la sua roccia, infatti, presenta una struttura a gradoni che la sabbia ricopriva per renderla luminosa.
Oggi, però, gli studiosi hanno formulato un’ipotesi ancor più suggestiva sulla sua origine e sulla sua funzione: i reperti rinvenuti sono precedenti all’epoca Minoica, a significare che, qui, secoli e secoli fa, doveva abitare una popolazione tecnicamente progredita.
Ecco quindi che la piramide che accarezza il mare attorno a Keros si tinge di un affascinante mistero: chi l’ha costruita? E con quale modalità? Della civiltà a cui quella costruzione si deve, infatti, non si sa pressoché nulla. Ecco quindi che, ammirarla, è ancor più suggestivo. Per farlo, bisogna recarsi a Keros: da qui, Daskalio dista solamente una cinquantina di metri. Tuttavia, questa piccola isola delle Cicladi non è esattamente un luogo turistico: non c’è nulla, se non la natura. Non ci sono negozi, non ci sono alberghi. Ci si arriva con un’imbarcazione privata, generalmente da Pano Koufunissi e, una volta sbarcati, ci si gode l’assoluta tranquillità e quella sensazione di benessere che pare sia dovuta al magnetismo che impregna le sue rocce.
Tuttavia, spingersi fino a qui significa immergersi nella storia. A Keros sono stati rinvenuti manufatti e statue datati tra il 2000 e il 3000 a.C., e alcune rovine si possono ancora oggi ammirare sul fondo del mare. È un luogo perfetto, per gli appassionati di archeologia. E per chi vuole scoprire una Grecia insolita.