Il ghiacciaio Vatnajökull, uno dei più grandi d’Europa, si stende sull’Islanda come un immenso oceano di ghiaccio che copre quasi il 10% del territorio nazionale. Con una superficie di oltre 8.000 chilometri quadrati e spessori che raggiungono (in alcuni punti) il chilometro, le sue creste e fenditure raccontano milioni di anni di storia geologica.
Sotto questa massa silenziosa si nascondono vulcani tra i più attivi del Paese, come Öræfajökull, Grímsvötn e Bárðarbunga, e tra le sue pieghe prende vita quella che è la vetta più alta dell’Islanda, Hvannadalshnjúkur, che si innalza per ben 2.200 metri. I ghiacciai di sbocco (tra cui Dyngjujökull, Breiðamerkurjökull e Skeiðarárjökull) scorrono come vene ghiacciate verso le vallate, alimentando fiumi che diventano arterie vitali per l’ecosistema circostante.
Nonostante la loro imponenza e le meraviglie che nascondono, i ghiacciai islandesi mostrano evidenti segni di ritiro: il Vatnajökull ha perso decine di metri di spessore negli ultimi decenni a causa del riscaldamento globale, un promemoria tangibile della fragilità di questi colossi naturali. Un luogo, quindi, che va esplorato con cautela e attenzione, ma che consente di vivere esperienze davvero difficili da dimenticare.
Indice
Storia ed evoluzione del Vatnajökull
Il Vatnajökull raggiunse il suo massimo volume intorno al 1930, ma da allora (e purtroppo) ha cominciato a ritirarsi seguendo cicli di espansione e contrazione legati al clima. La sua storia è segnata da vulcani nascosti sotto la coltre di ghiaccio, le cui eruzioni hanno costantemente rimodellato la superficie.
Dal cuore del ghiacciaio si diramano enormi lingue di ghiaccio che scorrono lentamente verso le vallate, alimentando lagune scintillanti come Jökulsárlón e fiumi possenti che hanno scavato canyon profondi e pianure di sabbia e detriti. Secoli di erosione, alluvioni e sedimentazione hanno dato forma a un panorama di silenziosa grandiosità, in cui l’immobilità apparente del ghiaccio convive con la potenza segreta del fuoco sotterraneo.
Escursioni nel Parco Nazionale Vatnajökull
Tale meraviglia della natura prende vita nel cuore del Parco Nazionale Vatnajökull, un’area protetta di 14.141 chilometri quadrati nel sud-est dell’Islanda. Si tratta di un territorio che entra dritto nell’anima, in quanto impreziosito da montagne scoscese, fiumi impetuosi e distese di ghiaccio che rendono il paesaggio ricco di straordinaria bellezza e potenza.
Nella zona di Skaftafell, le escursioni sul ghiaccio aiutano a vivere esperienze magiche: camminare tra crepacci profondi, archi di ghiaccio e cime scintillanti modellate da millenni di erosione vulcanica e glaciale stimola tutti i sensi. Il rumore dei ramponi che mordono il ghiaccio si mescola al vento che sibila tra le creste, mentre la luce riflessa sulle superfici blu e bianche mette in scena un caleidoscopio di riflessi cangianti. Guide esperte accompagnano i visitatori, raccontando la storia geologica della regione e mostrando come il ghiacciaio e il fuoco abbiano plasmato ogni valle e pianura.
A disposizione ci sono anche escursioni in jeep grazie alle quali raggiungere angoli più remoti del parco, in cui la natura appare nella sua forma più selvaggia, mentre gite in barca nella laguna di Jökulsárlón donano un contatto ravvicinato con iceberg galleggianti che ondeggiano lentamente tra le acque (talvolta accompagnati da foche curiose).
A nord, il canyon Jökulsárgljúfur e la maestosa cascata Dettifoss mostrano la forza erosiva dell’acqua glacializzata; Ásbyrgi, formazione geologica a forma di ferro di cavallo, conferisce un tocco mitologico al paesaggio. Andando a est, invece, ci si ritrova dinnanzi a montagne e zone umide che sono la casa di renne selvatiche e una ricca avifauna, mentre vero sud le pianure sabbiose sono testimoni della storia dei fiumi che trasportano sedimenti dal ghiacciaio verso il mare.
Esplorando le grotte di ghiaccio
Tra le esperienze più straordinarie che si possono fare presso (sua maestà) Vatnajökull, c’è l’esplorazione delle grotte di ghiaccio che, manco a dirlo, rappresentano un mondo a sé. Esse, infatti, appaiono come vere e proprie cattedrali di cristallo in cui immergersi in un mondo silenzioso e dove il freddo pungente viene stemperato dal bagliore blu intenso delle pareti, punteggiate da sfumature di bianco traslucido e grigio perla.

La Grotta Occidentale, accessibile dal fronte glaciale vicino a Jökulsárlón, accoglie i visitatori con il suo labirinto tortuoso di archi e passaggi stretti. Il suono dei propri passi rimbomba tra le pareti ghiacciate, amplificando l’eco in un silenzio che pare fermare il tempo. Molto emozionante è la luce che filtra dall’esterno e che valorizza riflessi argentati e blu, rendendo ogni superficie una sorta di mosaico luccicante.
La Grotta Orientale, invece, offre spazi ampi e maestosi che sono in grado di ospitare fino a 100 persone, ma senza mai far smarrire la sensazione di meraviglia e isolamento. Passeggiando al suo interno, si percepisce la densità e la compattezza del ghiaccio sotto i piedi, mentre l’aria fredda porta con sé un odore leggero di acqua pura e minerali.
Ogni visita a queste grotte richiede guide esperte che conducono i gruppi lungo percorsi sicuri, raccontando la geologia del ghiacciaio, le eruzioni vulcaniche che ne hanno manipolato la struttura e i cambiamenti climatici che oggi ne stanno riducendo lo spessore.

Come arrivare e quando andare
Il Vatnajökull si trova nel sud-est dell’Islanda ed è raggiungibile da Reykjavik con un viaggio di diverse ore lungo la Ring Road, la strada principale che percorre l’isola. I tour possono partire direttamente dalla laguna di Jökulsárlón o dai parcheggi attrezzati vicino a Skaftafell, permettendo di scegliere tra escursioni giornaliere o avventure più lunghe di più giorni.
L’inverno, per la precisione da novembre a marzo, è il momento topico in cui andare in quanto consente di visitare le grotte naturali e le formazioni più spettacolari. Per chi noleggia un’auto, l’itinerario lungo la costa meridionale fa sì che si possa combinare la visita al ghiacciaio con cascate, vulcani e spiagge di sabbia nera.
La prenotazione anticipata delle escursioni è essenziale, poiché le condizioni meteo possono limitare l’accesso alle grotte e ai percorsi sul ghiaccio. I cieli sereni esaltano le sfumature dei ghiacci, mentre le condizioni atmosferiche instabili possono trasformare rapidamente il paesaggio, rendendo l’esperienza unica e sempre diversa.