È stata scoperta la più antica forma di alfabeto che si conosca

Una scoperta in Siria a Umm El-Marra potrebbe riscrivere la storia della scrittura: segni alfabetici risalenti al 2400 a.C., precedenti di 500 anni rispetto all’Egitto. Ecco i dettagli.

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Priscilla Piazza

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Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

Pubblicato: 25 Novembre 2024 13:30

La storia della scrittura potrebbe essere destinata a cambiare radicalmente grazie a una scoperta archeologica avvenuta recentemente in Siria. Durante uno scavo nell’antica città di Umm El-Marra, un team di ricercatori della Johns Hopkins University, guidato dal professor Glenn Schwartz, ha rinvenuto dei frammenti di cilindri contenenti segni che sembrano essere i più antichi esempi conosciuti di scrittura alfabetica, risalenti addirittura al 2400 a.C.

Questo ritrovamento sposta la datazione delle prime testimonianze di scrittura alfabetica di ben 500 anni indietro rispetto alle attuali evidenze, che indicano come i primi esempi di scrittura alfabetica siano risalenti al 1800 a.C. in Egitto. Vediamo nel dettaglio come è avvenuta la scoperta e quali novità porta con sé.

La scoperta nella tomba di Umm El-Marra

L’importanza di questa scoperta è tanto più significativa considerando che il sito di Umm El-Marra, situato nel nord-ovest della Siria, è noto per aver ospitato una delle civiltà più antiche della regione, risalente alla prima età del bronzo.

Durante gli scavi, i ricercatori hanno portato alla luce una tomba straordinariamente ben conservata contenente sei scheletri, oltre a gioielli in oro e argento, vasi in ceramica, e una punta di diamante, tutti databili al 2400 a.C. Ma la vera sorpresa sono stati quattro cilindri di dimensioni ridotte, simili a un dito, su cui erano incisi dei segni misteriosi che potrebbero rappresentare i primi esempi di scrittura alfabetica.

Questa scoperta invita a riconsiderare l’origine della scrittura alfabetica e il contesto in cui è nata. Se questi segni risalgono veramente al 2400 a.C., allora è possibile che l’alfabeto non sia stato un’invenzione esclusiva delle civiltà dell’Egitto o della Mesopotamia, ma che fosse già in uso in altre regioni del Medio Oriente. L’introduzione dell’alfabeto ha avuto un impatto enorme sulla cultura e società umana, cambiando il modo in cui le persone comunicavano e pensavano. Il fatto che questo sistema possa essere più antico di quanto creduto finora potrebbe rivelare nuovi dettagli sulla storia delle prime civiltà del Vicino Oriente.

Se i segni ritrovati a Umm El-Marra dovessero davvero essere confermati come scrittura alfabetica, i libri di storia dovranno essere aggiornati, e il concetto di “scrittura” dovrà essere riconsiderato alla luce di nuovi ritrovamenti. La scoperta non solo sfida le conoscenze precedenti, ma offre anche un affascinante spunto di riflessione sulle prime forme di comunicazione umana e sul loro impatto sullo sviluppo delle società antiche. L’invenzione della scrittura alfabetica, infatti, ha segnato una rivoluzione culturale che ha cambiato per sempre il corso della storia.

L’alfabeto: una rivoluzione culturale

L’alfabeto è una delle invenzioni più significative della storia umana, poiché ha permesso di comunicare in modo più semplice e veloce rispetto ad altri sistemi complessi di scrittura, come i geroglifici o i cuneiformi. Le prime forme conosciute di scrittura alfabetica risalivano fino a oggi all’Egitto centrale, intorno al 1800 a.C., e si trattava di alcuni graffiti incisi su pietra. Ma la scoperta in Siria potrebbe riscrivere questa cronologia.

I cilindri trovati a Umm El-Marra potrebbero, infatti, appartenere a una scrittura alfabetica primitiva, un sistema di simboli che potrebbe essere stato utilizzato per etichettare contenitori e vasi, come suggerisce lo stesso Schwartz. Gli archeologi ipotizzano che i fori visibili sui cilindri potrebbero essere stati usati per legarli o appenderli ai contenitori, come etichette per identificarne il contenuto.

La difficoltà principale per gli archeologi è la decifrazione dei segni trovati. Al momento, infatti, non ci sono abbastanza strumenti o dati per tradurre con certezza i testi incisi sui cilindri. Nonostante ciò, l’importanza di questi ritrovamenti non può essere sottovalutata. Se davvero questi segni sono alfabetici, la scoperta rappresenterebbe una testimonianza di una tradizione scrittoria completamente diversa da quelle finora conosciute e aprirebbe dunque scenari nuovi sulla nascita della scrittura e sulle popolazioni che la utilizzavano.