Quali sono i diritti dei consumatori quando si va sulle spiagge italiane

Scopriamo i diritti e i migliori comportamenti da adottare in spiaggia per una vacanza serena, sicura e rispettosa dell'ambiente e degli altri bagnanti.

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Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Conoscere i propri diritti in spiaggia è fondamentale per godersi al meglio il tempo trascorso al mare ed evitare spiacevoli sorprese o, peggio ancora, abusi. Dall’accesso libero al mare ai regolamenti su ombrelloni e sdraio, passando per la presenza dei nostri amici a quattro zampe e il piacere di consumare un pranzo al sacco, esistono norme precise che regolano una fruizione corretta e sicura delle aree balneari. In questo articolo facciamo chiarezza sui principali diritti e doveri che ci spettano in spiaggia, per assicurarci una vacanza serena, sicura, rispettosa dell’ambiente e degli altri bagnanti.

Accesso al mare gratuito

Uno dei diritti fondamentali dei consumatori è l’accesso libero e gratuito al mare, anche attraverso gli stabilimenti balneari. Nonostante alcuni gestori tentino di far pagare l’ingresso ai bagnanti, la legge è chiara: la spiaggia è un bene pubblico e l’accesso non può essere ostacolato né soggetto a pagamento. La legge n. 217 del 2011 e la legge n. 296 del 2006 stabiliscono chiaramente l’obbligo per i concessionari di consentire il libero e gratuito accesso alla battigia, ovvero la striscia di sabbia dove l’onda si infrange. Se un gestore tenta di impedire l’accesso o richiede un pagamento, è possibile chiamare i vigili urbani per far rispettare la legge.

Ombrelloni e sdraio

Diverso è il discorso per l’utilizzo di ombrelloni e sdraio sulle spiagge italiane. La legge garantisce l’accesso e il transito gratuito per raggiungere la battigia, ma è meno chiara sull’uso di tali attrezzature sulla battigia stessa o nelle sue vicinanze. Le Regioni e i Comuni hanno il compito di individuare un equilibrio tra le aree concesse ai privati e gli arenili liberi. Molte ordinanze comunali vietano di occupare la fascia di 5 metri dalla battigia con ombrelloni, sdraio o anche semplici teli mare, per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso. Questo divieto vale per tutti, compresi i gestori degli stabilimenti.

Spiaggia libera

Lasciare ombrelloni o altri oggetti in spiaggia libera per garantirsi un posto il giorno successivo è illegale. Si tratta di un’occupazione abusiva del demanio pubblico, e gli oggetti lasciati possono essere sequestrati dalle forze dell’ordine.

Giochi sulla battigia

Giocare a pallone sulla spiaggia può essere soggetto a restrizioni locali imposte dalla Capitaneria di Porto o dai Comuni. Non esiste una normativa nazionale che regoli queste attività, quindi è sempre bene informarsi sui regolamenti locali e usare il buon senso per evitare di disturbare gli altri bagnanti. Creare campi sportivi improvvisati è consentito, a patto che le installazioni vengano smontate dopo l’uso. Lasciare installazioni in piedi oltre il tempo di gioco costituisce un’occupazione illegale del suolo pubblico, a meno che non si disponga di un’autorizzazione comunale.

Animali domestici al mare

Per quanto riguarda gli animali domestici, non esiste una legge nazionale che regolamenti l’accesso di cani e altri animali alle spiagge libere. In assenza di divieti espliciti da parte di autorità locali, si applicano le regole generali per i luoghi pubblici, che prevedono l’uso del guinzaglio o della museruola. I concessionari degli stabilimenti possono vietare o consentire l’accesso ai cani, richiedendo un’autorizzazione al Comune. I cani di salvataggio e i cani guida per non vedenti sono sempre esclusi dalle limitazioni.

Cibo in spiaggia

Mangiare in spiaggia è consentito, purché si rispetti l’ambiente. Non è vietato consumare cibo di qualsiasi genere, ma è obbligatorio evitare di lasciare rifiuti non biodegradabili come plastica, che possono inquinare l’ambiente marino. È consentito portare cibo e bevande negli stabilimenti balneari, anche se non si è clienti, ma è importante mantenere il decoro del luogo. Insomma, non si possono organizzare picnic con tavole imbandite o barbecue, ma portare un panino, una bibita o dei biscotti è assolutamente permesso.

Fumo all’aperto

La legge vieta il fumo in luoghi chiusi aperti al pubblico, ma non all’aperto. Tuttavia, alcune amministrazioni locali stanno introducendo divieti di fumo anche in spiaggia. Tali limitazioni devono essere chiaramente segnalati con cartelli. In ogni caso, è sempre vietato abbandonare mozziconi di sigaretta in spiaggia.