Ormai tutte le compagnie aeree rilasciano una carta d’imbarco nel formato elettronico. La si può ottenere facendo il check-in online sul sito del vettore con cui si deve partire oppure tramite la app della singola compagnia aerea che consigliamo sempre di scaricare sul proprio smartphone quando si è in procinto di volare, specie se si è soliti viaggiare spesso con la stessa compagnia. Tuttavia, avere anche la versione cartacea della carta d’imbarco non è da nerd né da persone poco attete all’ambiente, in quanto, a volte, può salvarvi il viaggio.
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Carta d’imbarco elettronica: vantaggi
Nel primo caso, si riceve la boarding card via e-mail o SMS tramite un link, a seconda della scelta di ricezione che è stata fatta una volta effettuato il check-in online, nel secondo è sufficiente aprire la app della compagnia aerea per accedere alla propria prenotazione tramite PNR (Passenger Name Record) che corrisponde al codice di prenotazione. Il codice a barre o QR code che distingue ogni carta d’imbarco viene poi avvicinata allo scanner degli addetti al controllo bagagli e al gate d’imbarco e, in modo veloce, si accede all’aeromobile.
Carta d’imbarco elettronica: svantaggi
Questi sono i tanti vantaggi del fatto di avere una carta d’imbarco elettronica. Tuttavia tenere un documento così importante solo ed esclusivamente sul proprio cellulare può essere anche controproducente oltre che rischioso. Banalmente, basta che il telefono si scarichi o che cada inavvertitamente rompendo il display o peggio ancora che lo smarrisca o che venga rubato che nessuno vi imbarcherà sul vostro volo e vi ritroverete a terra, costretti ad acquistare un altro biglietto.
Il consiglio, quindi, è quello di stampare sempre e comunque il documento di viaggio. Tenere sempre con sé anche la versione cartacea della carta d’imbarco (così come di tutti gli altri documenti di viaggio) è sempre una buona idea. La si potrà gettare via una volta atterrati e concluso il viaggio. Per fare ciò esistono tre modi:
1. stamparla dal computer di casa o dell’ufficio;
2. stamparla utilizzando uno dei totem che si trovano in tantissimi aeroporti nei pressi dei banchi check-in (basta inserire i propri dati e il codice numerico del biglietto (e-ticket) o PNR, dati univoci che identificano il passeggero dell’aereo presente su un data base;
3. chiedere di stamparlo recandosi al banco check-in – come si faceva una volta – solo che ora alcune compagnie, specie le low cost, fanno pagare la ristampa della carta d’imbarco anche 20 euro.