Cosa vedere ad Addis Abeba, sulle orme dei nostri antenati

In viaggio ad Addis Abeba e dintorni, ripercorrendo i passi del nostro progenitore Lucy, per scoprire popoli, culture e tradizioni religiose d’Etiopia.

L’Etiopia può vantare una storia antica quanto la stessa presenza dell’essere umano sulla Terra e una commistione di culture e religioni unica nel suo genere che ha lasciato una profonda traccia nel magnifico territorio dell’Africa orientale. La capitale, Addis Abeba, che in amarico significa “nuovo fiore”, è la base ideale per iniziare un itinerario alla scoperta della storia dell’Etiopia verso il nord del Paese, tra chiese rupestri e suggestivi castelli.

La prima tappa dell’itinerario è Addis Abeba, la grande capitale d’Etiopia; qui troverete le strutture turistiche migliori del Paese e le istituzioni culturali più prestigiose, come il Museo nazionale, che conserva i resti di Lucy, l’australopiteco scoperto nel 1974, e il Museo etnologico, che mostra l’incredibile ricchezza di culture e etnie che si sono incrociate in Etiopia. Vale la pena passare qualche giorno nella città per scoprire i suoi lati nascosti e le sue imponenti chiese, come la cattedrale di San Giorgio e la cattedrale della Santissima Trinità che con le loro eleganti architetture si stagliano sui moderni edifici in vetro e acciaio.

Per esplorare il lato più antico e affascinante del Paese dovrete lasciarvi alle spalle Addis Abeba e dirigervi a nord, verso la città di Bahar Dar, un’antica colonia spagnola costruita attorno ad una missione gesuita nel XVI secolo, e successivamente sede della corte dell’Imperatore d’Etiopia. Una volta arrivati, visitate dapprima il centro urbano con l’antica missione gesuita e il piccolo museo locale; quindi, trovate un’imbarcazione che vi porti alla principale attrazione del lago Tana – il grande lago che bagna la città e si collega al Nilo – i monasteri e le chiese rupestri scavati nelle ripide pareti attorno alle sue rive. Queste incredibili strutture sono espressione della chiesa ortodossa etiope e sono abitate ancora oggi dai monaci e dagli eremiti che vivono in isolamento e custodiscono i meravigliosi affreschi che si trovano nelle sale delle grotte scavate a mano.

Durante la visita al lago, non dimenticate di fare una sosta alle cascate del Nilo Azzurro, a circa una trentina di chilometri da Bahar Dar, dove si trovano le magnifiche cascate a tre ramificazioni che si gettano in un salto di quasi 50 metri. Cercate di informarvi già ad Addis Abeba, prima di arrivare alle cascate, sulla loro situazione poiché da quando è stata costruita una diga a monte a volte il flusso d’acqua viene grandemente ridotto per la produzione di energia idroelettrica.

Dopo aver lasciato il lago Tana, dirigetevi ancora a più nord fino alla città di Gondar, tra i monti Simien e il fiume Angereb, per trovare uno dei siti più suggestivi del Paese dove vi sembrerà di essere entrati in una fiaba. Infatti, questa città, per molti anni sede della corte itinerante dell’Imperatore d’Etiopia, conserva i meravigliosi castelli della cittadella imperiale, una serie di rocche e strutture edificate nel corso del XVII secolo con una singolare mescolanza di stili moresco, indiano e portoghese. Se volete raggiungere Gondar direttamente da Addis Abeba, tenete presente che sono disponibili più voli al giorno della compagnia Ethiopian Airlines; il viaggio aereo dura circa 1 ora.

Per visitare la cittadella imperiale di Gondar cercate nel locale ufficio del turismo e preparatevi ad una esperienza indimenticabile tra questi affascinanti strutture ricche di storia , come il castello di Fasilidas con le sue alte torre e cupole, o il palazzo di Iyasu con la sua insolita forma stellata. Anche se la famosa sala dei banchetti, le stalle e la biblioteca sono state pesantemente rimaneggiata durante l’occupazione italiana, resta ancora intatta la magia del luogo che al tramonto assume un’atmosfera sognante e indimenticabile. Dopo aver visitato la cittadella potrete trovare ogni tipo di servizio turistico e locale nella piazza principale di Gondar, dove si concentrano le attività commerciali e i ristoranti più rinomati.

A circa un centinaio di chilometri da Gondar si trova il Parco nazionale dei monti Simien, una grande area naturalistica visitata ogni anno da migliaia di turisti che vengono da tutto il mondo per le spettacolari viste che offre questa regione e per scalare le sue impressionanti pareti rocciose. Situato al centro del triangolo formato dalle località di Gondar, Lalibela e Aksum, dista da Addis Abeba circa 900 km. Questo grande parco, patrimonio Unesco dal 1978, è un intricato reticolo di crepacci e scoscese pareti a strapiombo formatosi per erosione che viene chiamato il Grand Canyon africano e ospita una delle più alte cime del continente, il Ras Dascian.

Se vi sentite abbastanza coraggiosi e avete una preparazione tecnica adeguata, nel Parco nazionale dei monti Simien troverete un paradiso per gli scalatori e gli amanti del trekking tra le montagne, dove godere di magnifici paesaggi e ammirare una fauna maestosa fatta da stambecchi, grifoni, lupi e i misteriosi babbuini Gelada. Ricordate che prima di avventurarvi tra questi picchi è fondamentale avere tutta l’attrezzatura adatta, un’ottima preparazione fisica; le guardie del parco vi forniranno tutte le informazioni per una visita in sicurezza. Nel caso in cui vi servisse maggiore assistenza, ci sono agenzie con sede ad Addis Abeba che organizzano tour del parco della durata di alcuni giorni.

Ripartite di direzione est per raggiungere uno dei luoghi più suggestivi e meravigliosi di tutto il Paese, Lalibela e le sue chiese rupestri, inserite nella lista dei siti “patrimonio dell’umanità” nel 1978, come ricorda l’ente per il turismo di Addis Abeba. In questo luogo sacro per la chiesa ortodossa etiope troverete la massima espressione di questa civiltà millenaria, che ha scavato nella roccia una vera e propria rete di monolitici luoghi di culto a simboleggiare la mappa di Gerusalemme. La maggior parte di queste chiese, ancora oggi molto ben conservate, risale al XII e il XIII secolo; potrete decidere se affidarvi ad una guida per visitarle o avventurarvi da soli… considerate che però è molto facile perdersi in questo dedalo di cunicoli, anche se molti vengono appositamente per “perdersi” all’interno del complesso sacro.

Delle 13 chiese principali di Lalibela la più maestosa e meglio conservata è la straordinaria chiesa di San Giorgio, alta 15 metri e organizzata su tre livelli, è una possente struttura monolitica che lascia a bocca aperta i visitatori, mentre la Bet Medhane Alem ha la struttura di un antico tempio greco ed è considerata la più grande chiesa monolitica del mondo. Prima di lasciare la città sacra e tornare ad Addis Abeba passate la notte aspettando che arrivino i fedeli in processione, è una delle più suggestive e potenti visioni che potrete ammirare in questo viaggio alla scoperta della storia dell’Etiopia.