Non è di certo una novità: l’Italia, da Nord a Sud e Isole comprese, è un susseguirsi di borghi antichi – spesso perfettamente conservati – che ci permettono di fare un viaggio indietro nel tempo e di vivere i fasti di un’epoca che abbiamo solo studiato sui libri di storia. Ne è un esempio Savignano sul Panaro, un incantevole borgo della provincia di Modena che lascia incantato chiunque lo visiti. Scopriamo insieme perché questo è un paesino particolarmente suggestivo e cosa visitare assolutamente.
Indice
Cosa aspettarsi
Savignano sul Panaro è oggi un nucleo urbano moderno, ma che nella sua parte più alta conserva gelosamente un prezioso centro storico assai antico. Sorge tra le sinuosità delle colline e l’immensità dell’Alta Pianura, in una posizione strategica che da sempre gli permette di controllare il corso del fiume Panaro.
Senza ombra di dubbio, arrivando da queste parti ci si ritrova al cospetto di un esempio tra i più suggestivi di borgo fortificato medievale: è racchiuso in una doppia cinta di mura. Sì, Savignano Sul Panaro è uno dei borghi più affascinanti della provincia di Modena, e una visita da queste parti è consigliata a tutti, perché non lascia di certo indifferenti.
L’itinerario di Savignano sul Panaro
È inutile girarci intorno: Savignano sul Panaro è un borgo ben conservato, ricco di storia e di grande interesse architettonico. Essendo poi distaccato dal nucleo moderno, pare quasi di entrare in un’altra dimensione.
Per accedere al suo interno e toccare la storia con mano, occorre superare una massiccia torre difensiva dove è possibile scorgere persino delle fessure che indicano che, in un tempo molto lontano, proprio qui sorgeva un ponte levatoio. Osservando ancor più attentamente si possono notare due piccole finestre ancora abbellite da un affresco del ‘600 della Madonna col Bambino.
Da lì si imbocca una brave strada che conduce presso una piccola piazza assai suggestiva, in cui si affacciano tante deliziose casette di cotto. Continuando la vostra passeggiata, incontrerete anche una serie di belle abitazioni in pietra. Poi ancora un’altra svettante torre in sasso risalente al 1026, che una volta superata catapulta di fronte a un’ampia scalinata grazie alla quale si arriva alla chiesa dedicata a Maria Assunta.
E poi ecco che si giunge sulla sommità del Castello, forse uno degli angoli più belli di tutto il borgo.
Gli edifici di particolare interesse
Seguendo l’itinerario che vi abbiamo suggerito, sarete in grado di incontrare diversi edifici di particolare interesse. Uno di questi è il piccolo oratorio di San Rocco, risalente al 1631, ed eretto come ringraziamento per lo scampato pericolo della peste del 1630.
Vale la pena fare un salto anche presso la chiesa parrocchiale di Savignano, quella dedicata a Maria Assunta: è nata persino prima del duomo di Modena e di altre importanti chiese della provincia. Ad osservarla non si direbbe, perché l’intero edificio è stato rifatto nel 1746, ma la realtà dei fatti è che si hanno notizie della sua esistenza già dal 1027.
Molto suggestive sono le decorazioni che si trovano al suo interno, e in particolare la Cappella della Madonna del Rosario dove giace un dipinto del XVIII del bolognese Paolo Varrotti, raffigurante i SS. Caterina da Siena e Domenico.
C’è poi “Casa di Matilde”, dove secondo la leggenda era solita soggiornare Matilde di Canossa; la “Casa del Capitano”, detta anche “del Vescovo”, in cui si possono intravedere le tracce di alcuni affreschi e uno stemma dei Contrari, la famiglia che conquistò la Signoria di Savignano nel 1409.
Poi ancora le opere di Giuseppe Graziosi, un famoso scultore originario di Savignano, come una statua in bronzo del Redentore presso la tomba di famiglia e un monumento ai Caduti nello spazio che sorge di fronte al cimitero.
Infine, il maestoso Castello di Savignano sul Panaro che si fa notare per la sua possente torre in sasso che domina tutto il borgo.
Altri luoghi di interesse
Le meraviglie di Savignano Sul Panaro non sono finite qui e, anzi, vale davvero la pena andare a scoprire anche il suo Museo dell’elefante. Il nome non è una casualità, perché qui sono conservati i resti dello scheletro di questo mastodontico animale vissuto circa 2 milioni di anni fa.
Sono le ossa di una femmina di Mammuthus, da scoprire tramite un percorso arricchito di diorami, pannelli esplicativi e copie di altri reperti. Un viaggio nella storia e nello sviluppo di questa specie ormai estinta, un luogo da non sottovalutare in quanto rappresenta uno dei ritrovamenti archeologici più importanti al mondo.
Molto interessante è anche il Museo della Venere, che in realtà è una sezione del Museo dell’elefante. Qui è conservata la copia della celeberrima Venere di Savignano, una scultura dell’età paleolitica ritrovata in zona. L’originale, per chi fosse interessato ad ammirarla, si trova presso il Museo Pigorini di Roma.
Infine, non dimenticate di dedicare un po’ del vostro tempo alle Colline dei Vini: Savignano sul Panaro è molto famoso per la sua dedizione alla coltura e produzione del vino. Ciò vuol dire che è molto facile imbattersi in cantine locali dove spesso è possibile anche acquistare il vino e scoprire la storia antica di questa deliziosa produzione.
Gli appuntamenti da non perdere
Ogni giorno è quello ideale per visitare Savignano sul Panaro, ma gli amanti delle tradizioni saranno felici di sapere che qui, durante il mese di settembre, va in scena La Lotta per la Spada dei Contrari: il borgo si riempie di centinaia di figuranti in costume d’epoca che rappresentano le vicende storiche risalenti al 1400. Aprono anche antiche locande e alcune botteghe artigiane.
Tra agosto e novembre si può invece partecipare al Poesia Festival in cui incontrare, ammirare ed ascoltare celebri poeti, attori, comici, scrittori e cantautori.
Per ultima, ma non per importanza, l’enogastronomia che qui è ricca di prodotti davvero gustosi: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, l’aceto Balsamico di Modena IGP e il Parmigiano-Reggiano DOP, i Lambruschi, Zampone e Cotechino e i piatti della tradizione come la pasta fresca all’uovo. In più, di ottima produzione è anche il Prosciutto di Modena.
Non resta che organizzare un visita in questa piccola – ma con grandi meraviglie – perla del modenese.