Corciano è un curioso borgo dell’Umbria che si erge su un colle a 408 metri di altitudine tra Perugia e il Lago Trasimeno. Una posizione affascinante, la sua, grazie a cui ammirare una vista che arriva persino fino al Monte Amiata (nelle giornate particolarmente limpide). Ma non è di certo solo questo a rendere speciale questo antico abitato, perché esso vanta anche un’altra particolarità: possiede una struttura urbana rara e quasi intatta, che è il risultato di secoli di evoluzione medievale.
Le sue strade sono concentriche, mentre i vicoli sono così stretti che si intrecciano tra scalinate improvvise, piazzette nascoste e cortili interni. Tutta questa meraviglia, tra le altre cose, è racchiusa da una triplice cinta muraria costruita tra XIII e XIV secolo con pietra calcarea e travertino.
Una combinazione di architettura e difese che rende ogni angolo un custode di leggende e testimonianze di epoche diverse, dal mito della fondazione ad opera di Coragino, compagno di Ulisse, fino ai reperti concreti risalenti al Neolitico (molti dei quali oggi conservati nell’Antiquarium comunale).
Indice
Cosa vedere a Corciano
Certamente gli edifici medievali di Corciano sono una preziosa testimonianza della sua storia, ma la verità è che questo è un nucleo abitato che racconta le sue vicissitudini con la forza dei dettagli e la ricchezza dell’arte. Corciano, infatti, sorprende per i particolari più piccoli che lo punteggiano.
Torre Comunale
La Torre Comunale troneggia sul punto più alto del colle e domina il borgo. Simbolo di autorità e difesa, venne costruita nel XIII secolo ed è talmente ben conservata che presenta ancora feritoie e merli. Salirci è un’esperienza da provare, perché dalla sua cima la vista si apre sul Lago Trasimeno e sulle armoniose colline circostanti.
Palazzo Municipale
Ex residenza dei duchi Della Corgna, il Palazzo Municipale è un edificio cinquecentesco che custodisce affreschi seicenteschi della scuola degli Zuccari. Il visitatore che varca la sua soglia può posare lo sguardo su soffitti decorati, stemmi nobiliari e sale di rappresentanza decisamente affascinanti.
Chiesa di Santa Maria Assunta
Un’altra sosta che vale la pena fare è quella presso la Chiesa di Santa Maria Assunta, culla di opere di straordinario valore. Ne sono degli esempi l‘Assunta del Perugino (1513) e il Gonfalone di Benedetto Bonfigli (1472). La prima possiede un rilevante valore rinascimentale, mentre la seconda è una delle più significative testimonianze del tardo gotico umbro.
Chiesa e convento di Sant’Agostino
Edificati nel 1334 su un’altura di fronte alla Porta Santa Maria, Chiesa e convento di Sant’Agostino offrono una fusione di spiritualità, arte e natura. Il coro ligneo del 1746 e le tele settecentesche testimoniano secoli di devozione e cultura artistica, mentre la posizione sopraelevata permetteva di sorvegliare la valle. Ma non è tutto, perché a completare il quadro ci sono olivi e un panorama sulle colline umbre che rendono la visita sia un’esperienza visiva che sensoriale.
Museo della Casa Contadina
Poi ancora il Museo della Casa Contadina che è allestito in un’abitazione storica del centro. È un’attrazione da prendere in considerazione perché ricostruisce la vita rurale tradizionale della zona. Cucina, camere da letto, granaio e strumenti agricoli narrano l’evoluzione quotidiana delle famiglie prima dell’industrializzazione. Visitandolo, quindi, si scopre una prospettiva diretta sulla cultura materiale e sulla logica degli spazi domestici in Umbria.
Chiesa di San Francesco
La chiesa e l’ex convento di San Francesco risalgono alla fine del XIII secolo. La facciata alterna pietra calcarea bianca e rosa, mentre l’interno a croce latina conserva frammenti di affreschi umbro-senesi tra XIV e XV secolo. La tradizione lega l’edificio al passaggio di San Francesco di ritorno dall’isola Maggiore del Trasimeno, ma è giusto specificare che le evidenze storiche suggeriscono una costruzione più tarda.
Castello di Pieve del Vescovo
A pochi chilometri dal borgo, il Castello di Pieve del Vescovo è un esempio di architettura fortificata trasformata in residenza rinascimentale. Restaurato nel XVI secolo per volere del cardinale Fulvio della Corgna, permette di muoversi tra affreschi e ambienti che uniscono funzione difensiva e prestigio estetico. Anche da qui c’è una vista ampia sul territorio che vi suggeriamo di osservare e contemplare.
Monte Malbe
Il Colle della Trinità, ovvero la sommità del Monte Malbe a 652 metri di altitudine, è una angolo della regione ricco di boschi di leccio, cerro, corbezzolo e ginepro. Si tratta di un territorio puntellato di sentieri che attraversano doline carsiche, piccole pozze d’acqua chiamate Trosce e antichi eremi, tra cui il Romitorio di San Salvatore.

Cosa fare a Corciano
Non solo storia, perché Corciano è patria anche di attività enogastronomiche e naturalistiche in grado di coinvolgere visitatori di tutte le età.
- Partecipare al festival “Corciano Castello di Vino”: per degustare vini locali lungo le vie del borgo.
- Vivere il ponte di aprile con laboratori, spettacoli per bambini e street food: il tutto nei vicoli animati.
- Visitare musei tematici: come l’Antiquarium, il Museo della casa contadina e il Museo della Pievania.
- Assistere al Corciano Festival in agosto: caratterizzato da cortei storici, musiche, danze e rievocazioni medievali.
- Esplorare il borgo di Solomeo: esempio di villaggio-fabbrica restaurato con visite guidate alle aziende di cachemire.
La vita contemporanea, tra le altre cose, convive con il passato. Ciò vuol dire che il paese è ricco anche di negozi di prodotti locali, botteghe artigiane e caffè che danno il benvenuto ai visitatori con aromi di pane appena sfornato, caffè tostato e erbe aromatiche raccolte nei dintorni.
Come arrivare
Il borgo di Corciano, in provincia di Perugia, è raggiungibile in auto tramite SS75 o SP203. La posizione centrale in Umbria fa sì che i collegamenti siano rapidi con il Lago Trasimeno e altre città d’arte della regione (e non solo).
Per chi preferisce non guidare, a disposizione ci sono autobus locali che connettono il borgo a Perugia e ai paesi vicini, mentre le strade pedonali interne aiutano a esplorare con calma piazze, palazzi e musei di questo luogo che pare rimasto fermo nel tempo.