Civitella del Tronto è una delle perle d’Abruzzo. Sito nella Val Vibrata, è iscritto al prestigioso club dei borghi più belli d’Italia. Un mix esaltante di storia e arte, posto su di una rupe rocciosa, al di sotto dell’imponente fortezza borbone che dall’alto tutto domina. Il nome del borgo è composto da due elementi di origine differente. Civitella deriva dal latino civitas, al quale va ad aggiungersi Tronto, che riferimento al fiume delle Marche, che ha però origine proprio in Abruzzo.
La storia di Civitella del Tronto
Le origini del borgo risalgono al IX-X secolo, periodo nel quale l’attuale nucleo urbano iniziò a prendere forma. È il periodo dell’incastellamento, nel quale sorse la Tibidella, che già nel Mille vantava una struttura fortificata. Divenne una vera e propria fortezza nel tempo, resistendo all’assedio di Francesco di Lorena nel 1557. Tutto cambia nel 1734, quando i Borbone hanno la meglio sugli Asburgo, scalzati nel territorio. Una nuova bandiera, che continuò a sventolare fino al 1861, eccezion fatta per il periodo napoleonico. Una lunga storia caratterizza Civitella del Tronto, costretta a ospitare tre campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi il borgo abruzzese conserva un animo antico nella propria struttura, con il centro storico organizzato in fitte trame, tra incroci, scale, rampe e vicoli. Tra questi non si può non citare la via più stretta d’Italia, ovvero la “Ruetta”. Stradine che racchiudono storia al loro interno, quasi incastrando i visitatori tra gli edifici, per poi aprirsi magicamente in affascinanti piazze, con stili caratterizzati soprattutto da angioini e aragonesi.
Civitella del Tronto, cosa vedere
L’architettura del borgo vanta alcuni elementi ricorrenti, dallo stile d’erezione alle vesti decorative. Caratteristiche comuni facilmente rilevabili soprattutto nelle strutture ecclesiali. Tra queste si distingue la Collegiata di San Lorenzo, di chiaro stampo rinascimentale. La facciata presenta una doppia coppia di lesene trabeate, il tutto su di un’impronta a croce latina. Al suo interno è custodito un organo risalente al Settecento. Tra gli ornamenti è possibile ammirare invece altari e stucchi di pregio, come ad esempio una Madonna del Rosario, una Visitazione, un’Annunciazione e una Deposizione. Tutt’intorno vi sono invece arredi lignei dal grande valore. Restando in ambito ecclesiastico, non può mancare nell’elenco di luoghi da visitare la Chiesa di San Francesco, affiancata dall’antica torre campanaria. La struttura vanta un’estetica tipicamente gotico-romanica, con uno splendido rosone in pietra. Chiunque decida di recarsi a Civitella del Tronto avrà fatto delle ricerche sui beni custoditi nel borgo.
Saprà bene dunque dell’esistenza del Cristo morto. Questo è custodito con cura nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Si tratta di una scultura in legno ammaliante. Un’opera grandiosa, capace di suscitare forti emozioni. Il centro storico vanta inoltre il Palazzo del Capitano, caratterizzato dallo stemma degli Angiò in facciata. Recandosi presso il Largo Rosati è invece possibile ammirare la figura monumentale in marmo di Carrara di Matteo Wade. A eseguirla furono Bernardo Tacca e Tito Angelici, su commissione di Francesco I di Borbone. Per comprendere il valore dell’opera è necessario fare un passo indietro, fino al periodo napoleonico. Al tempo il borgo venne posso sotto assedio da una grande armata. A guidare le difese fu il maggiore irlandese Matteo Wade, in grado di resistere per oltre quattro mesi, nonostante fosse alla guida di un esiguo contingente. Risale invece al 1863 la Fontana degli Amanti, celebre per la sua aura romantica.
La Fortezza Borbone
Impossibile pensare di recarsi presso Civitella del Tronto e non abbandonare l’ammaliante sperone roccioso per recarsi presso la Fortezza Borbone. Questa venne eretta nel Cinquecento. Un’opera d’ingegneria militare che si estende per un totale di 25.000 mq di superficie e una lunghezza di 500 metri. Dati che ne fanno una delle roccaforti più grandi di tutta Europa. Al suo interno trova spazio il Museo Storico delle Armi e delle Mappe Antiche. La struttura vanta inoltre un massiccio ponte levatoio e i caratteristici bastioni e camminamenti. Addentrandosi è inoltre possibile scoprire gli alloggiamenti militari, così come le polveriere, le piazzette, i forni, le stalle e le carceri.
Migliaia di turisti si recano presso la Fortezza ogni anno, scoprendo inoltre lo splendido Palazzo del Governatore. All’esterno delle mura fortificate del borgo vi sono anche altri elementi da scoprire, come il Convento di Santa Maria dei Lumi. Struttura francescana risalente al Trecento, al cui interno è custodita una Madonna in legno policromo e dorato. A questa struttura storica si aggiunge l’Abbazia di Montesanto, ben più isolata. Per raggiungerla occorre avventurarsi su di un colle, dove si potrà scoprire uno dei complessi benedettini più antichi d’Abruzzo. Tutt’intorno si potrà godere inoltre di un vero e proprio paradiso degli escursionisti, il Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Lega.